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TIRABOSCHI INCERTO SE FARE O NO CHIAMBRETTI. DUE NUOVI FORMAT PER QUESTA STAGIONE (E UN REALITY PER LA PROSSIMA?)
di Gianluca Camilleri
19/01/2012 - 13:50

Tempo di cambiamenti per Italia1. Nelle prossime settimane partiranno infatti le nuove produzioni destinate al prime time nella speranza che riscuotano un successo maggiore rispetto a quelle inserite nel palinsesto pomeridiano che a dire il vero stentano ad ottenere buoni riscontri di pubblico. I nuovi episodi di Camera Cafè infatti galleggiano intorno al 6%, mentre l’inedita serie The Middle non si è schiodata dal 5% in questi primi giorni di programmazione.
Il rischio è che questi numeri insoddisfacenti travolgano anche la prima serata: per un prodotto di sicuro successo come Le Iene (al via per quattordici puntate giovedì 26 gennaio, confermato Gassmann per soli cinque appuntamenti) nubi si addensano su Chiambretti Sunday Show. Lo stesso direttore di “lungo corso” Luca Tiraboschi (per l’undicesimo anno alla guida della rete cadetta Mediaset) non nega, in un’intervista a Italia Oggi, di aver avuto perplessità sulla realizzazione della trasmissione domenicale:
“Ero molto incerto se farlo o no. Sia nell’autunno scorso, sia ora, all’inizio del 2012, avevo il timore di essere molto penalizzato: dai tanti nuovi canali, che presi uno a uno non valgono nulla ma che tutti insieme danno fastidio; e dalla crisi economica che ci ha ridotto il budget… Chiambretti è certamente un’operazione complicata ma Italia1 e l’azienda credono di portare il linguaggio, il registro di Piero in prime time.“
Sui contenuti dello show, Tiraboschi rivela quello che – a suo giudizio – potrebbe essere uno dei suoi punti di forza:
“Buona parte del programma sarà dedicata all’attualità. Noi registriamo di domenica ma andiamo in onda di domenica, in una sorta di diretta simulata. Perciò gli argomenti saranno freschi“.
Interessanti le parole del direttore sui progetti futuri di una rete che, per vocazione, deve strizzare l’occhio alla sperimentazione di nuovi prodotti. Anticipato il possibile ingresso di Paola Barale nella squadra di Mistero, sono annunciati per questa stagione altri due format low budget:
“Uno divulgativo-scientifico nel filone di Piero Angela ma per un pubblico giovane, l’altro sarà un programma di dating al femminile. Italia1 è molto forte sul filone maschile ma serviva un titolo femminile, brillante con componenti dei reality che ormai non possiamo più fare perchè troppo costosi.“
Porte chiuse per questo genere di programmi? Non è detta l’ultima parola. La parola d’ordine è risparmiare, diminuire i costi di produzione, non spendere troppo, quindi:
“Sul mercato dei format ci sono delle idee molto interessanti per fare reality low budget. Ne ho visto uno americano, molto carino che non prevede celebrities. Ha elementi de La Talpa, ma è impostato pure sulle relazione interpersonali. Ci sto pensando, potrebbe andare in palinsesto a ottobre o a gennaio 2013“
Ma il vero sogno di Tiraboschi è quello di virare su un genere televisivo attualmente assente sul canale che dirige e, a dire il vero, in tutta Mediaset:
“Se Mediaset dovesse decidere di lanciare un vero e proprio programma di politica io mi candiderei. Noi abbiamo la credibilità per fare cose di questo tipo. Un po’ come Ballarò che fa ascolti da grande rete, ma resta comunque su Rai3 e non viene spostato su Rai1 in prima serata”.
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ilveggente dice:
Sarebbero queste tv che non valgono nulla???? No cosi' per curiosita'.. Mediaset guardati intorno, blockbuster,kodak e molte altre seguire... Sveglia!!!!
IL MIO REALITY dice:
Mi sembra più confuso che persuaso. Ad ogni modo, un programma di approfondimento politico si è cercato sempre di fare su Italia 1 (qualche anno fa c'era l'ex ministro Martelli, prima ancora Santoro e Ferrara, sicuramente dimentico qualcun altro...) ma con scarsi riscontri. Italia 1 non è rete per approfondimento politico. (In realtà non lo sono le tre reti Mediaset nel loro insieme e per il tipo di pubblico che hanno).
Mike dice:
Già me lo vedo il "nuovo" reality di Tiraboschi: se tra i concorrenti c'è un "lelemorino" da TUTELARE, allora il reality va avanti senza problemi ANCHE SE FLOPPA DI BRUTTO; se invece il reality fa DUE PUNTI IN PIU' DELLA MEDIA DELLA RETE ma non abbiamo un "lelemorino" da proteggere, allora si chiude il programma senza appelli (si veda il caso di UMAN). Spiacente, ma io stò ancora aspettando le DIMISSIONI di Tiraboschi dopo quello che ha combinato con UMAN: leggete pure su Wikipedia (la quale cita lo stesso Tiraboschi a DM) e capirete voi stessi... se, come disse a DM lo stesso Tiraboschi, UMAN faceva ascolti, perchè lo ha chiuso, caro Tiraboschi? O devo rivolegermi a Lele Mora per avere la VERA risposta? Beh... come direbbe Crozza-Bersanov, il Tiraboschi "S-I D-E-V-E D-I-M-E-T-T-E-R-R-E!"
erodiochannel dice:
Bah, con Chiambretti risparmieranno di certo, dato che difficilmente arriverà alla terza puntata! Strani gli ascolti di Camera Cafe' che era sempre andato bene, pure in replica. Peccato anche per Trasformat, collocato in un orario sbagliato
Alessandro dice:
La Talpa è una e una sola, con una e una sola conduttrice.. versioni storpiate e azzoppate non ci interessanto u.u
Super 3 dice:
dayting femminle? non vorrà mica farlo diventare un canale rosa? cosè imppazzito ,poi attualità ? non è mica rai 3 , ma non lo sa che italia1 è seconda rete mediaset come è rai rai2 per la rai , poi italia1 è target giovane non può cambiargli genenere , l'unica cosa sarebbe cabiare direttore ma quand'è che cacceranno sto idiota adesso italia 1 non più una identità per copa sua ,Vattene tagliaboschi detto anche tomomont ,non ci sono pù i cartoni (anime ) al pomeriggio ,dove l'italia 1 che conosciamo? devo comunicarvi che italia1 la fascia ragazzi anzi la fascia bim bum bam è morta!
Vincenzo dice:
Il commento di Daniele #31 è strepitoso :D
giuseppe dice:
la talpa della prima edizione perche sia nella seconda che la terza non sono state per niente prove pericolose erano piu sportive
Boh dice:
Chiambretti è un volto Rai, su Italia 1 è penalizzato. È anche vero che ormai il super Pierino di una volta non c'è più. Consiglierei al direttore di inventarsi qualcosa di nuovo, di non andare sempre a ravanare tra i format stranieri. Non sempre le idee brillanti hanno costi di produzione alti.