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DANCING ON ICE E L’EUTANASIA DA REALITY

di Nadia Montuori Boyes

21/03/2012 - 12:44

DANCING ON ICE E L’EUTANASIA DA REALITY

Dancing on Ice - Chico

Se in Italia gran parte dei reality viene tenuta in vita da un complesso sistema di ventilazione artificiale, in Inghilterra si sta seriamente pensando di staccare la spina e mandare “Dancing on Ice” nel paradiso dei reality.

In onda sulla rete commerciale ITV dal 2006, anno che segnò il trionfo dello show con ben 13 milioni di spettatori in occasione della finale, Dancing on Ice è giunto ormai alla settima edizione. Qualche settimana fa lo show ha raggiunto il record negativo di 6 milioni di spettatori, perdendo contro le fiction in onda sulla BBC “Call the Midwife” e “Birdsong”.

La scelta di vip di serie B, una poco convincente Christine Bleakley nel ruolo di presentatrice, lo standard del pattinaggio sempre più scarso, ed una buona dose di SdR (Stanchezza da Reality), hanno spinto gli spettatori ad orientarsi verso altre produzioni.

Certo, il format potrebbe essere modificato o i concorrenti cambiati, ma l’esperienza insegna che la SdR è sempre terminale e, francamente, sembra che poco si possa fare per risollevare le sorti dello show.

Se il “Big Brother” di oltremanica si è trascinato per 10 anni, altri reality show, come “Celebrity Wrestling”, sono stati cancellati già durante la prima serie.

Sappiamo che ci vuole coraggio a staccare la spina, ma almeno risparmiateci l’accanimento terapeutico…

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3 commenti su "DANCING ON ICE E L’EUTANASIA DA REALITY"

  1. 6 milioni di ascolto fatto in Italia significa essere a Porta a Porta ogni settimana e poi all'Arena e altri programmi altroche' flop, solo che qui in Italia quando la Carlucci lo ha presentato non andava oltre i 3.500.000 per questo non lo hanno piu' proposto

  2. Vedo che non è solo prassi italiana spremere un programma fino all'osso!

  3. PierVivaCanale5 dice:

    mediaset firmerebbe per 6 milioni di spettatori..