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Che buffonata: Rai1 chiude Parliamone Sabato
di Marco Leardi
20/03/2017 - 17:07

Parliamone Sabato, il programma di Rai1 condotto da Paola Perego, è stato chiuso. A comunicarlo, non senza polemica, è Lucio Presta, agente e marito della presentatrice. La decisione arriva dopo la bufera che aveva investito la trasmissione, che nella più recente puntata aveva proposto un dibattito sui “motivi per scegliere una donna dellʼEst”. I toni della discussione erano stati ritenuti offensivi e avevano provocato anche le scuse dei vertici Rai. Ora, però, è arrivata la soluzione più drastica e inaspettata.
— ellepi_one ® (@PrestaLucio) 20 marzo 2017
“Programma chiuso, Raiuno salva è salva. Ora accanitevi su altro! Buona giornata della felicità. Ai politici che hanno urlato troppo ora tocca tornare a lavorare per davvero“
Con queste parole, Lucio Presta ha comunicato la chiusura di Parliamone Sabato. Ma scriviamolo subito: il provvedimento appare decisamente eccessivo, dettato più da ragioni di facciata (o da regolamenti di conti interni) che da reali motivazioni. Certo, i toni utilizzati nel controverso dibattito sulle donne dell’Est erano stati superficiali, a tratti grezzi ed infarciti di stereotipi, ma non tali da comportare la chiusura di una trasmissione.
Sugli sviluppi dell’accaduto, il DG Rai Antonio Campo Dall’Orto ha dichiarato quanto segue. Affermazioni che, a nostro avviso, suscitano più di qualche perplessità.
“Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose ma non bastano. Occorre agire ed evolversi. La decisione di chiudere Parliamone Sabato non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del Servizio Pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’inizio del mandato. E’ anche una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai1 sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo. Questo al fine di rendere i contenuti Rai sempre più coerenti ai valori che ne ispirano la missione“.
Lascia innanzitutto di stucco il fatto che il DG sia intervenuto sulla questione non prendendosi le eventuali responsabilità ma anzi, scaricandole sull’anello debole e giustificando la mossa con l’intenzione di revisionare il daytime della prima rete. Ma mettere mano ad un palinsesto in maniera così drastica non giova certo alla credibilità e alla buona reputazione di chi opera tali scelte. E, peraltro, tutto ciò fa pensare che la recente bufera sia stata soltanto il pretesto per “accelerare” interventi auspicati in precedenza.
Se davvero così fosse (e le dichiarazioni del DG si prestano ad interpretazioni in tal senso), su questa chiusura peserebbe anche uno spesso alone di ipocrisia, dovuto al fatto che Parliamone Sabato sarebbe stato ‘sacrificato’ non solo a motivo di decisione interne, ma anche in nome di quel politicamente corretto che ormai non distingue e non fa differenze tra una discussione caciarona da salotto tv e una reale offesa sessista. A rendere la vicenda grottesca ed eccessiva, infatti, si è aggiunta pure l’indignazione della Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha parlato di “donne rappresentate come animali domestici“.
“Rinnovo le mie scuse più sincere per quanto accaduto e ribadisco l’impegno per un’offerta sempre ispirata ai valori del servizio pubblico” ha aggiunto il direttore di Rai1, Andrea Fabiano.
In attesa di capire quali siano esattamente i valori in questione, ci chiediamo provocatoriamente se a questo punto il direttore non abbia intenzione di intervenire anche su altri programmi di Rai1 che trattano argomenti simili a quelli di Parliamone Sabato e con ascolti non sempre all’altezza. Avrebbe l’imbarazzo della scelta.
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32 commenti su "Che buffonata: Rai1 chiude Parliamone Sabato"
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Parliamone Sabato, quando in Rai hanno le idee chiare. Maggioni: “E’ saltata la catena di controllo”. Campo Dall’Orto: “Ogni passaggio (della catena di controllo) è stato rispettato”
Che buffonata: Rai1 chiude Parliamone Sabato
(S)Parliamone sabato: è bufera per “i moviti per scegliere una fidanzata dell’est”. Fabio Testi: “si prendono la responsabilità dell’orgasmo del proprio uomo”. Le scuse della Rai
Luca dice:
@ silvia Guarda che ballando con le stelle non è un programma fotocopia di Mediaset Ti consiglio di informarti bene prima di scrivere fesserie Ballando è un format inglese riveduto e corretto che si chiama : strictly come dancing Piuttosto è stata proprio Mediaset alcuni anni fa a fare un programma fotocopia di ballando, condotto dalla D'urso dal titolo baila ,interrotto subito da un giudige ,per PLAGIO,su richiesta della BBC e della Carlucci
Luca dice:
Ho visto su Youtube i giudizi di Fabio Testi sulle donne dell'est Devo dire che ha veramente esagerato con commenti beceri e sessisti degni del peggior maschilismo di un tempo passato che pensavo non esistesse più Detto questo ,però ,arrivare a chiudere il programma ,mi pare anche questo esagerato Qui si sta ritornando indietro nel tempo Invece di censurare l'accaduto fanno più in fretta a censurare il programma intero,compliments La papessa talebana Boldrini da brava comunista leninista marxista non sfigurerebbe in una nuova classe dirigente di uno stato dittatoriale dove tutti devono genuflettersi ai suoi piedi Ricordo alla signora che siamo in un paese democratico,e se qualcuno esagera ,possono bastare delle scuse,anche se ben articolate Chiudere la bocca alla gente è sempre pericoloso ed un boomerang che può rivoltarsi contro
silvia dice:
meno male era ora!!!! hanno preso la scusa dell'argomento sulle donne ma la realtà è che il programma non aveva ascolti, che la perego è antipatica e inadeguata e.......speriamo che chiudano presto anche ballando..., la vita in diretta, verdetto finale, domenica in ecc....paghiamo il canone non vogliamo vedere fotocopie orribili dei programmi mediaset
Psquared dice:
Ragazzi... per tutti quelli che "la chiusura mi pare eccessiva".. cioè questi nel pomeriggio di RaiUno parlavano tranquillamente di amici che si sono fatti regalare una ragazza in un bordello. Ma veramente abbiamo perso il senso della ragione? Che poi sia stata l'occasione per fare un po' di pulizia ci può stare, ma una chiusura anche di facciata è sacrosanta
Fra X dice:
Sentendo al Tg1 della chiusura nei titoli mi aspettavo chissà che roba ed invece... allucinante! Dopo il fatto de "la squadra delle cicciottelle" ora questo! Mah! Dove andremo a finire. "Ma dico , prima della messa in onda nessuno sa nulla" Già! "Ci sono programmi che trattano argomenti forti come se stessero parlando di come si fa il casatiello a Pasqua… O ci sono immagini di donne che anche se non parlano mortificano la donna stessa.." Decisamente! Senza dimenticare i giornalisti appostati fuori casa di gente cui hanno da poco ammazzato un famigliare e che stanno lì a chiedere mentre l' intervistato fa fatica a parlare per il dolore! Mah! "lo hanno cancellato perché floppa." E c' era da fare tutto sto teatrino?
Peppe93 dice:
Davvero una decisone esagerata. Bastavano scuse e revisione totale dei contenuti.
Silvano dice:
Direi eccessiva la chiusura del programma, al limite un richiamo oppure una sospensione del programma
smilpie dice:
Certo il Tapiro per Paola Perego, obbligata anche lei, come Gabriel Garko, a riceverlo? Speriamo lo rifiuti.
Luca dice:
@ BohBeh la smetti di fare il TROLL ?
Ivy dice:
A me una buffonata non sembra proprio. E sinceramente l'atteggiamento assolutorio di certe testate come la vostra mi desta perplessità. Dietro quel becero talk c'è stata una ponderata valutazione autorale e mi dispiace ma certi messaggi TROGLODITI non possono e non devono passare sulla prima rete di Stato. Quel che è stato trasmesso raschia il fondo e mi domando come la Perego, da donna, possa aver accettato di condurre uno spazio del genere. Lucio Presta ovviamente tuona perché è il marito della Perego, non potrebbe fare altrimenti. Non si può lasciar passare certa immondizia, consapevolmente mandata in onda da certe persone, soprattutto sulla rete di un'azienda PUBBLICA di cui tutti noi paghiamo il canone.
Davide Maggio dice:
lvy: per alcuni aspetti sono d'accordo. La buffonata sta nella chiusura, bastava un richiamo. Detto questo, invece, secondo me le donne dell'est non si sono sentite offese nemmeno un po'.