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Gianmarco Tamberi: “Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso ma più felice”
©US Rai
Nella seconda puntata di Belve, in onda stasera in prima serata su Rai 2, Francesca Fagnani ha modo di confrontarsi con l’altista Gianmarco Tamberi (e con Carmen Di Pietro e Valeria Golino). Tra sogni e progetti futuri, il campione olimpico ai Giochi di Tokyo 2020 e campione del mondo ai Mondiali di Budapest 2023 si racconta a 360 gradi, svelando anche la sua predilezione per il basket.
Il fallimento più grande
Incalzato dalle domande di Fagnani, Tamberi parla del suo rapporto conflittuale con il padre.
Non avere rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita
dice, infatti, l’atleta, prima di sviscerare più a fondo i punti più bassi del suo ‘non-legame’ con il genitore:
Sono stati veramente tanti ed è questo il motivo per cui un rapporto si deteriora a tal punto che diventa complicato metterci delle pezze.
Conflittualità dipesa anche dalla regole che gli sono state date:
Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale.
Le Olimpiadi di Parigi
Oltre a pensare “ogni giorno” alle scelte che deve prendere per il suo futuro, Gianmarco è passato al racconto delle Olimpiadi a Parigi, “rovinate” dai problemi di salute dovuti a fortissime coliche che, con molta probabilità, gli hanno negato la gioia di una medaglia:
Ero a Parigi, sicuramente tra i favoriti. Mi sentivo forte. E’ stato il momento più brutto, sia come dolore fisico che mentale, che d’animo.
L’amore per il basket
Parole che hanno fatto da preludio ad una confessione:
Ho giocato a basket fino a 17 anni. Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza. Non è così bello saltare un’asticella. Mi piace tuttora molto di più il basket. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio.
Intervista dove l’atleta non manca di lanciare una stoccata al collega olimpionico Thomas Ceccon per il famoso post di Pucci contro Tamberi da lui condiviso, passando poi per la sua lunga storia d’amore, il rapporto con gli amici e le ambizioni future.