Sono passati quasi due anni da quando Simona Ventura è approdata a Sky e, a contratto biennale quasi concluso, ora è il momento di tracciare i primi agrodolci bilanci. Se all’inizio il coup de théâtre della conduttrice di Chivasso si è rivelato più fortunato del previsto grazie al successo mediatico di X Factor, col passare del tempo la nuova era venturiana è stata deludente.
Tralasciando lo strampalato Simona Goes to hollywood che poteva essere pure una simpatica “parentesi artigianale”, i problemi sono arrivati quest’anno quando si è deciso di mettere in piedi Cielo che gol. Frutto dell’acquisto del ‘pacchetto 6A’ della Serie A da parte del canale 26, l’insipido contenitore domenicale è stato rigettato persino dal nano pubblico della rete che prontamente ha fatto un passo indietro. Peccato che quando hai una del calibro di Simona Ventura in squadra dovresti provarle tutte prima di gettare la spugna. Ma questa è un’altra storia.
Di fatto, però, a pochi mesi dalla scadenza del contratto, l’avventura da conduttrice di Simona in the Sky si può riassumere solo con Cielo Che Gol (che, ironia della sorte, non va neanche sul satellite). Nessun programma innovativo o reality di frontiera: il matrimonio tra Simona Ventura e Sky è stato avaro e incapace di cogliere opportunità. Ora si parla di una versione televisiva di Cooking Simo, ennesimo progetto satellitare che sembra non promettere niente di buono e che probabilmente lascerà con l’amaro in bocca gli estimatori della conduttrice. Alla luce di quanto accaduto, dunque, il rinnovo con Sky sarebbe una decisione azzardata anche a fronte dei grandi progetti annunciati ma mai arrivati. Tralasciando il ’sottoutilizzo’, Simona deve fare i conti con il pubblico, quello reale e non quello di twitter, che si chiede che fine abbia fatto e che ha voglia di rivederla in tv, quella generalista. Sky sarà bello e ’super innovativo’ ma rimane comunque una nicchia.
Simona potrebbe allora riabbracciare Mamma Rai. Un ritorno non così scontato come sembra, però. Se da un lato a spalleggiarla ci potrebbe essere l’amico Antonio Marano, dall’altro la Rai tecnica, ad occhio e croce, potrebbe non essere in linea col suo temperamento e soprattutto – al momento – non si intravedono spazi adeguati a lei. Ancor meno plausibile il passaggio a Mediaset, che difficilmente si accollerebbe in questo periodo un altro contratto milionario, nonostante le caratteristiche di Simona si sposerebbero perfettamente con l’anima e i bisogni della televisione commerciale.
La soluzione preferibile – salvo irrinunciabili offerte da parte di Rai e Mediaset – sarebbe quella di lavorare a progetto. Simona così potrebbe tornare in giuria a X Factor ma, allo stesso tempo, cogliere eventuali opportunità in Rai o Mediaset.
1. fabolous ha scritto:
29 marzo 2013 alle 13:26