“Non mi aspetto mai la riconoscenza. Io penso che una persona debba lavorare senza aspettarsi nulla dall’altra parte”. E’ una Luisa Corna risoluta quella che incontriamo a Sanremo in occasione del Premio Tv 2013 (in onda il prossimo 27 marzo, salvo ulteriori cambi di palinsesto, in prima serata su Rai1). Grazie al successo di Tale e Quale Show, la showgirl si è messa alle spalle un periodo difficile a causa di una serie di insinuazioni e di pettegolezzi che hanno inevitabilmente danneggiato il suo percorso artistico. L’obiettivo che si pone ora è quello di puntare tutto sulla musica, basta con i ruoli da conduttrice: Luisa è pronta a calarsi definitivamente nei panni di cantante. Con l’auspicio, prima o poi, di poter tornare in gara al Festival di Sanremo…
Luisa, il Premio Tv ti ha riportato all’Ariston. Chissà quanti bei ricordi…
Sanremo mi ha dato moltissimo. Da quando ho avuto il piacere di calcare il palco dell’Ariston con Fausto Leali per me le cose sono cambiate sotto il profilo professionale. La Rai mi ha dato molto più spazio e poi sono tornata qui in tante occasioni presentando per due anni Campioni per sempre, un programma dedicato alle eccellenze dello sport italiano, e Sanremo si nasce.
Però ti piacerebbe anche tornare in gara. Ci hai provato in questi anni?
Sì, proprio quest’anno. Mi è dispiaciuto molto non essere stata presa perché avevo presentato due canzoni molto interessanti. Avrei partecipato con Tony Hadley (il frontman degli Spandau Ballet, ndDM) e sarebbe stata una cosa nuova per il Festival che avrebbe potuto incuriosire anche all’estero.
Hai pagato lo scotto di essere “troppo televisiva”?
Non lo so, questo è stato un anno un po’ particolare. Hanno bypassato tanti nomi importanti…
Potete riprovarci con Sanremo 2014 anche se l’anno prossimo con ogni probabilità sarà confermato Fazio…
Allora non conviene… (ride, ndDM)
Converrà aspettare la conduzione di Carlo Conti?
Carlo è sempre stato stupendo, lui è una persona che ti fa rendere conto di quanto ti stimi. Per Tale e Quale Show mi ha chiamato ad aprile e mi ha chiesto: “Ti va di divertirti cantando?”. E io ho accettato subito. Quando mi ha detto che si trattava di fare delle imitazioni, sono rimasta perplessa perché non ne avevo mai fatte. Invece, piano piano, si è trasformato tutto in una bella esperienza.
Non ti spaventa da donna il fatto di doversi, a volte, travestire da uomo o colorarsi la pelle?
No, è proprio quello il bello! Io sono una persona che ha sempre dimostrato coraggio, mi sono sempre lanciata. Credo che si debba sperimentare perché ogni cosa ti arricchisce.
Negli ultimi anni ti abbiamo visto meno sul piccolo schermo…
Beh, ho fatto Domenica In per diversi anni, poi Ho sposato uno sbirro. Adesso, però, vorrei puntare di più sulla musica e se dovessi tornare in tv lo farei solo per un varietà classico perché mi darebbe la possibilità di cantare.
L’allontanarsi dalla tv può facilitarti in ambito musicale?
Io le mie gratificazioni le ho prese. In estate facciamo i concerti e le piazze sono sempre gremite e questa è la forza della televisione. E’ il rovescio della medaglia, se – da un lato – c’è il rischio che ti mettano un’etichetta, dall’altro la tv di dà grande popolarità.
Come mai sei uscita di scena da Domenica In? Il programma con te andava bene…
Non mi hanno dato grandi spiegazioni, vai a capire i motivi. Siamo andati avanti, però, per ben quattro anni, anche se è vero che ci sono programmi che hanno gli stessi conduttori per tanto tempo.
Quanto hanno inciso i pettegolezzi sulla tua carriera?
Nella vita mi hanno condizionato tantissimo. Non erano pettegolezzi ma si è trattato di qualcosa di più forte. Sul lavoro hanno contribuito a stroncarmi proprio nel momento in cui ero all’apice: nel 2002 ho fatto un anno veramente forte tra Sanremo, Notti Mondiali e il sabato sera. Mi hanno attribuito un flirt con una persona che non avevo mai conosciuto, che non avevo neanche mai visto. E’ stato molto pesante, soprattutto per una persona integra come me.
E’ vero che dovevi partecipare a Music Farm?
Si, quello me l’avevano proposto. A volte si sbaglia…
Tornando a Tale e Quale, c’erano rivalità? C’era una competizione tra gli artisti?
C’erano persone che erano più amiche di altre, però nessuno va lì con la presunzione di essere un imitatore. Prevaleva l’idea di mettersi in gioco.
Ti piacciono i talent musicali?
X Factor mi piace, adesso sto seguendo anche The Voice…
Il giurato lo faresti?
Si, mi piacerebbe lavorare tra i giovani…
Se ci fosse stato un talent ai tempi dei tuoi esordi, avresti tentato di parteciparvi?
Si, sicuramente. Prima la discografia era forte e potevi anche arrivarci direttamente ma al giorno d’oggi tutta la discografia è proprio all’interno di questo tipo di programmi. Oggi è difficilissimo trovare strade diverse rispetto a quelle del talent show.
[Ha collaborato Gianluca Camilleri]
1. Marco89 ha scritto:
22 marzo 2013 alle 21:09