Livornese, classe 85, un unico desiderio: cantare. Conosciuta dal grande pubblico grazie al talent show di Canale 5, Amici, si era già avvicinata alla televisione con Bravo Bravissimo. Ora, con alle spalle un Festival di Sanremo, l’apertura di due concerti di Whitney Houston, una collaborazione con Burt Bacharach, fa parte del cast de I Migliori Anni, show del sabato sera diRai 1 che propone una versione aggiornata e riadattata di Canzonissima. Abbiamo fatto due chiacchiere con Karima Ammar.
Sei venuta fuori da un talent show ma è come se ne avessi preso le distanze ritagliandoti un’immagine diversa. Tenersi fuori dal circo mediatico è stata una scelta o fa parte del tuo modo di essere?
Non è essere fuori dal circo mediatico ma è essere dentro qualcosa che mi appartiene di più. Non è che voglio fare l’alternativa o fare delle cose di nicchia perchè così sono figa. Faccio cose di nicchia perchè rispecchiano quello che sono e la musica che amo. Quando sono arrivata ad Amici avevo già un bel bagaglio di teatro, musical, festival e quindi è stato un modo per farmi conoscere al grande pubblico con la consapevolezza che, una volta finita quell’esperienza, sarei tornata a fare ciò che ho sempre fatto.
Per te cosa rappresenta Maria De Filippi?
E’ una persona che nel periodo della trasmissione ti coccola molto… ma perchè stiamo parlando di Amici?
Perchè ho voglia di ripercorrere i tuoi trascorsi…
Maria è molto partecipe, sin dalle selezioni. E molto spesso sceglie le persone per ciò che le trasmettono emotivamente.
Perchè non ti piace parlare di Amici?
Non è che non mi piace parlare di Amici ma magari una persona fa un percorso e c’è anche dell’altro oltre ad Amici…
Parlami dell’altro…
Ma io devo tantissimo a Maria De Filippi, devo tantissimo a Mediaset, devo moltissimo a Fascino anche se quell’esperienza mi ha fatto stare male, mi ha messo di fronte a tante cose. Stare lì dentro non è un gioco ed emotivamente ti mette alla prova: perdi i contatti con la famiglia, per un mese e mezzo non puoi vedere e sentire nessuno. Ti vengono quindi a mancare dei punti fermi della tua vita anche se sai che ci sono; in più devi lottare per rimanere nella scuola, è un continuo vivere sul filo perchè alla fine nella scuola vuoi rimanere. Dunque… Tensioni su tensioni, paure su paure. Ecco perchè piangevo sempre: era il mio modo di sfogarmi.
Adesso per cosa piangi e per cosa lotti?
Si lotta e si piange perchè la vita non è facile, ti presenta sempre ostacoli da superare e gli ostacoli si superano credendo nei propri sogni, lavorando costantemente tutti i giorni. L’importante è provarci, se poi non raggiungi l’obiettivo almeno potrai dire ‘ce l’ho messa tutta’. Io a volte sono stata etichettata come quella che se la tira ma non è così: a me i più grandi hanno sempre insegnato a puntare a fare 100, in maniera tale che almeno ad 80 ci si arrivi. Purtroppo, poi, in televisione, spesso ciò che viene mandato in onda è tagliato affinchè tu sia un’altra.
Adesso da 0 a 100 dove sei?
Secondo me la carriera di una persona oscilla molto, specialmente in un momento come questo dove non ci sono garanzie di nessun tipo: un giorno sei alle stelle, un giorno alle stalle. Dove sono ora non lo so, ma sto bene. Faccio una trasmissione che mi piace, Carlo Conti è una persona di grande cultura e mi piace molto. Spesso i conduttori non sono parte integrante di quello che succede; Carlo, invece, è sempre presente, è parte viva del programma, vive tutto insieme a noi.
Che legame hai con la televisione?
Ho iniziato a farla per la prima volta nel 97 con Bravo Bravissimo, ma era un’esperienza legata al teatro. Quella in studio, invece, è arrivata nel 2002 quando entrai a far parte del cast fisso di Domenica In con Mara Venier.
Te lo chiedevo perchè volevo sapere quanto possa incidere nella carriera di un cantante una presenza costante in tv. Porta dei benefici o è solo gratificazione personale?
Io penso che ci siano tutte e due le facce della medaglia. Noi viviamo di emozioni e quando si accende quella spia rossa della telecamera sai che sei collegato con milioni di persone. Non puoi far finta che non ci sia.
Secondo te perchè i mammasantissima della musica italiana snobbano la tv (vedi Sanremo)?
Non lo so. Ma magari, visto che i passaggi in tv vengono fatti per promuovere un disco e i veri big quelle copie le vendono a prescindere, non hanno bisogno della pubblicità della tv.
Tu sogni?
Sogno tanto. Dicono che sognano tutti…
Parlavo proprio di sogni notturni…
Io sogno e me li ricordo anche.
L’ultimo?
L’ultimo è deleterio: ho sognato di perdere tutti i denti della parte sinistra della bocca che ho scoperto essere legata al cuore. Pare che in un uomo indichi la perdita di virilità, in una donna una parte aggressiva repressa.
Dove abiti adesso?
Dove sono nata: a Livorno! In Toscana c’è un gran bel fermento.
Hai aperto due concerti di Whitney Houston… è grazie alla casa discografica o è stata la Houston a notarti?
E’ stato grazie alla mia ex produzione: D’Alessandro e Galli.
Ma era il tuo fidanzato?
No no. Ho smentito a suo tempo questa cosa, anche perchè avevo una storia con un’altra persona che adesso purtroppo non c’è più. Spesso i fotografi ci giocano un po’.
Dicevi sulla Houston…
Ci furono dei problemi perchè Whitney già tre anni fa non aveva più la voce che aveva un tempo e ascoltando il mio disco dissero che c’erano delle cose che ricordavano un po’ la Houston dei tempi d’oro. E’ stato un onore, è stata la mia musa ispiratrice.
1. tinina ha scritto:
2 marzo 2013 alle 22:05