
19
luglio
RAI, IL CDA APPROVA LE SUPER DELEGHE AL PRESIDENTE. PIU’ POTERI AD ANNA MARIA TARANTOLA

Anna Maria Tarantola
Adesso Anna Maria Tarantola ha anche i “super poteri“. Come previsto, il CdA riunitosi stamane nella prosecuzione della seduta di ieri, ha approvato il conferimento delle speciali deleghe al Presidente della tv pubblica. A comunicarlo è una nota dell’Azienda di Viale Mazzini, che rivela come l’atteso voto sia stato affrontato in due momenti separati riguardanti, rispettivamente, i due ambiti di intervento affidati al Presidente.
Il Consiglio, in particolare, ha proceduto valutando prima le super deleghe inerenti ai limiti di spesa (Tarantola avrà potere di firma per contratti oltre i 2,5 milioni di euro) e poi approvando la facoltà di nomina dei dirigenti di primo e secondo livello dei settori non editoriali. A quanto si apprende, nella prima consultazione i voti favorevoli sono stati 6 e gli astenuti 2 mentre nella seconda – più dibattuta per ragioni di equilibrio interno alla governance – ci sono stati 5 voti favorevoli e 3 astenuti.
Il Presidente Tarantola non ha preso parte alla votazione, come era accaduto nella seduta del CdA che ne ratificò la nomina. Secondo quanto riportato da Adnkronos, la dibattuta questione delle nomine ‘non editoriali’ sarebbe stata affrontata in questo modo: il CdA manterrà il suo potere di designazione sui direttori di rete, di Genere (come Intrattenimento o Fiction), delle testata giornalistiche, ma anche sulle direzioni Nuovi Media, Marketing e Rai Teche. Su tutti gli altri incarichi dirigenziali, il potere di nomina spetterà invece al Presidente.
Le deleghe sono state concesse ad Anna Maria Tarantola come previsto dall’articolo 26 dello Statuto, senza dunque operare modifiche allo stesso. Sul voto che incrementa il tetto di spesa ai dirigenti della tv pubblica si sarebbero astenuti i consiglieri Antonio Pilati ed Antonio Verro, il quale già aveva fatto mancare il suo voto sull’assegnazione di un super stipendio con contratto a tempo indeterminato al neo DG Luigi Gubitosi. A loro si sarebbe aggiunto anche Guglielmo Rositani nella parte riguardante l’ampliamento dei poteri di nomina per il presidente


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5 Commenti dei lettori »

Il fatto è che dei contratti interessa ben poco… a tutti, idem dei dirigenti che potrà nominare. Alla fine ovviamente non può fare nomine editoriali, e questo è quello che interessa alla politica. Se Santoro prende 10milioni di euro l’anno non frega nulla a nessuno, quello che importa ad alcuni è che Santoro non vada in onda e in questo non cambia nulla.


2. Giuseppe ha scritto:
Pare che la neo-presidente Tarantola abbia intenzione di autoridursi il compenso annuo (Garimberti prendeva quasi 500 mila euro e la stessa Tarantola in Bankitalia 400 mila). Se fosse vero, e la riduzione in linea con le esigenze poste dallo spending review, sarebbe un ottimo inizio.
Quanto alle superdeleghe, in particolare sulle nomine non editoriali (strutture amministrative, finanziarie e legali) non capisco perchè si sia dibattuto tanto e perchè qualcuno tema una riduzione delle prerogative del CdA.


3. amazing1972 ha scritto:
tanto sta la solo per fare tagli…..


4. lele ha scritto:
Si possono fare tutti i tagli possibili ma lo stato non ci guadagna nulla (è come intervenire sulle altre partecipate dello stato: sono tutte patrimonilamente autonome).
La Rai deve rivedere le spese soprattutto per sé stessa.


5. lele ha scritto:
chi ci guadagna è la rai stessa che si ritrova con meno spese e più risorse.

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1. Phaeton ha scritto:
19 luglio 2012 alle 14:12