2
aprile

SCHERZI A PARTE: COME ANDRA’ IL DEBUTTO DI LUCA E PAOLO SU CANALE 5?

Luca e Paolo

Finalmente! Dopo rinvii e polemiche a distanza, assisteremo questa sera all’attesissimo debutto di Scherzi a Parte con Luca e Paolo, chiamati a una vera e propria prova di maturità (clicca qui per leggere gli ospiti della prima puntata). Le ex Iene, infatti, per la prima volta nella loro carriera, saranno al timone di un programma prestigioso su una rete ammiraglia, attesi al varco da una critica che non ha esitato a definirli snob e ad accusarli di essersi montati la testa dopo le performance Sanremesi.

La loro mission, a dire il vero, non è delle più facili: al successo di ascolti – che peraltro una trasmissione come Scherzi a Parte ha sempre avuto – dovranno infatti coniugare una certa qualità per un’edizione che si preannuncia rivoluzionaria rispetto alle precedenti. Dalla diretta (fortemente voluta dai conduttori) alla presenza di un corpo di ballo formato da ginnaste (le Rhyth.mix) passando per l’orchestra diretta dal maestro Luca Colombo. Non solo burle e gag, insomma, ma come dichiarato da Paolo Kessisoglu:

Gli scherzi restano fondamentali, ma sono calati in un vero varietà. Non ci limiteremo a cucire uno scherzo con l’altro ma proporremo monologhi e sketch con gli ospiti

Dimenticate insomma la comicità demenziale, le poltrone con la scossa e i gavettoni. I due ”ex amici” di Davide Parenti aspirano a qualcosa di più alto dando spazio anche alla satira politica rivisitata attraverso un espediente originale.

Il pubblico infatti farà la conoscenza di Mini-Luca e Mini-Paolo, due bambini di 9 anni ai quali sarà affidato il compito di interagire ponendo ai politici, ospiti in studio, le domande più difficili: “vittima” di questa prima puntata l’ex Ministro della Gioventù Giorgia Meloni.

Le intenzioni (ottime sulla carta) si tramuteranno in una buona resa? L’incognita principale resta quella di trovare un giusto equilibrio tra gli scherzi e le fasi di trasmissione più seriose. Qualora queste ultime dovessero prevalere infatti si correrebbe il rischio di tradire lo spirito originario del programma.

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2 Commenti dei lettori »

1. fede220490 ha scritto:

2 aprile 2012 alle 14:07

Mah, così sulla carta mi lascia molto perplesso: non vorrei che loro due pretendano di elevare un programma dallo spirito nazional-popolare con il rischio di ottenere un prodotto disomogeneo e, n defintiva, senza né capo né coda. A me, però, loro due piacciono e penso che sappiano il fatto loro. Vedremo …



2. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

2 aprile 2012 alle 14:38

in bocca al lupo



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