E’ quasi tempo per un’altra infornata di talenti, ma prima è bene fare il punto della situazione. Nella prima parte della audizioni, i quattro giudici di XFactor 5 hanno avuto il primo impatto con il sottobosco delle aspiranti popstar tra vocalità sorprendenti e personaggi disposti a tutto pur di conquistare l’attenzione del pubblico. La prima edizione targata Sky si apre all’insegna del nuovo: Valerio De Rosa, 19 anni da Roma. Arriva a XFactor accompagnato dalla madre e propone I Wish di Stevie Wonder. Canta in inglese e questo è già un punto a suo favore: vocalità apprezzabile, la personalità non è ancora definita, ma potrebbe sicuramente essere uno dei protagonisti. Voto 7.
Sicuramente più originali i quattro dei Free Chords: sono la prima rivelazione di questo XFactor, un gruppo vocale con tutte le carte in regole per fare della buona musica. Cantano Rosso Relativo di Tiziano Ferro: il loro arrivo è accolto come una boccata d’aria fresca dai quattro giudici. Declinare i pezzi nel loro stile e renderli popolari sarà la parte più difficile, ma le premesse per un buon risultato ci sono tutte. Voto 8. Discorsi filosofici a parte, se la cava Jeremy Fiumefreddo, 17 anni da Vimercate, che si presenta con Redemption Song di Bob Marley. C’è da lavorare ma le prospettive ci sono. Voto 6.5.
Un’altra rivelazione la babysitter Tania con la sua voce potente. Voto 7. Bravi e affiatati i due dei Just, ma forse troppo poco nello spirito di XFactor. Voto 6. Look alla Blues Brothers per Vincenzo Di Bella, 23 anni da Genova. Canta La luce dell’est di Lucio Battisti. La sua vocalità è più matura, la Ventura di un tempo direbbe che “arriva”. Con l”aria del cantautore potrebbe facilmente sfondare ad un Festival di Sanremo. Voto 7.5.
Si cambia genere con Antonella Lo Coco, una ragazza di 26 anni che fa l’aiuto pizzaiolo. Alle audizioni ha cantato un pezzo pop come Apologize di Timbaland ma la sua figura si avvicina di più al genere alternativo. La vocalità c’è, ma è una stella che per ora non brilla. Voto 6.5. Buone impressioni anche da Michele Cavada, un coreografo di 25 anni padre di una bimba di un anno. Il brano è vivo, tiene un buon ritmo, si muove bene sul palco e trasmette la sua voglia di arrivare: le carte per sfondare ci sono tutte. Voto 7.5.
Peccato per la “figura da disperato” di cui si è volutamente macchiato, perché Giulio Montagna, 25 anni da Verona, ha la giusta vocalità. Mentre canta Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli, forse come ennesimo affronto ai quattro giudici. L’esibizione richiama le performance al limite di Nevruz. Il rischio in questo caso è di sparire una volta che il personaggio si è bruciato. Ai giudici va il merito di aver visto del talento dietro la maschera da clown. Voto 6.5.
La più giovane dei talenti che si sono presentati sul palco di XFactor è anche una dei più sorprendenti: si chiama Francesca Michelin, ha 16 anni. Per la sua prima esibizione ha scelto Whole Lotta Love di Led Zeppelin: voce grintosa ma sulla personalità c’è sicuramente del lavoro da fare. Inquadrarla in un discorso discografico al momento risulta ancora difficile. Voto 6.5.
Il giudizio complessivo è comunque buono: le prime audizioni sono ricche di spunti e personalità originali che lascia ipotizzare un’edizione con fattore X per l’XFactor di Sky.
1. Nina ha scritto:
25 ottobre 2011 alle 17:58