
19
gennaio
Back to School: un banale ritorno a scuola

Nicola Savino - Back to School
Avete presente quello stato di noia misto ad ansia che pervade (o pervadeva, per chi è più “in là” con gli anni) nel giorno del fatidico ritorno a scuola dopo tre mesi di vacanze estive? Guardando Back to School la sensazione che si prova è esattamente la stessa; peccato che non arriviamo da mesi di vacanze, ma questo è un altro discorso.
Il nuovo programma di Italia 1 che rimanda i vip a fare l’esame di quinta elementare lascia perplessi, nonostante la buona idea di alternare la scena tra il campus, dove i ripetenti studiano, e lo studio televisivo, nel quale Nicola Savino commenta con i protagonisti i loro “strafalcioni” e soprattutto dove questi ultimi sostengono l’esame. Un’impostazione che fa molto anni ‘90, ma non sempre è un deficit.
Un alone esagerato di “cazzeggio”, in parte giustificato dalla partecipazione di bambini, nel ruolo dei maestrini chiamati a preparare gli studenti, rende la parte del campus soporifera, forzatamente goliardica ma in realtà poco divertente. Soprattutto perché, nel momento dell’esame, l’atmosfera in studio si fa piuttosto seriosa, scollata completamente dal campus, con una commissione di veri maestri di Scuola Elementare che non tradiscono il loro ruolo.
Provare a far ridere con le “mancanze scolastiche” di personaggi famosi è roba da Paperissima e il fatto che questo sia il fulcro del programma la dice lunga sulla forza del format, debole e poco originale. Non basta un buon cast di vip se la parte più spensierata, i bambini, è ridotta a pochi interventi e qualche faccetta; né serve una buona conduzione, ma in questo Savino non tradisce! Diciamo pure che a Back to School non si è accesa la luce giusta, nemmeno in studio, a tratti incomprensibilmente mezzo buio.


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1 Commento dei lettori »

Ho guardato una parte del programma ieri sera ed effettivamente è un pò lento. Lo avrei impostato un pò più in stile Collegio di Rai2

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1. pietrgaf ha scritto:
19 gennaio 2022 alle 12:05