Non è che si possa tagliare una sogliola con una motosega, dunque comprenderete la stringatezza con la quale recensiamo l’esordio su Rai 1 del PrimaFestival che cinque minuti doveva durare e cinque minuti è durato. Il merito principale di questo telegiornale speciale e sanremese, in onda subito dopo quello tradizionale e nazionale, è far entrare il pubblico nel vivo (dell’attesa) dell’evento canoro per eccellenza. Punto, per ora.
Anzi, qualche nota a margine l’aggiungiamo. L’idea, non certo sorprendente, è buona: una “all news” ironica e nonsense sul Conti III (il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2017 appare subito recitando la parte del disinteressato e duro padrone di casa, dice a Federico Russo: “solo 5 minuti! 4.59, 4.58…”). E il bravo mezzobusto va effettivamente veloce, benché non sia scioltissimo e benché non tutte le sue battute siano così divertenti (il ruolo non è forse nelle sue corde? Non è ancora entrato nella parte?). Lancia l’inchiesta per scoprire chi siano i due big “imbucati”, visto che l’anno scorso erano 20 e quest’anno 22. E intervista Fiorella Mannoia e Marco Masini i quali partecipano all’assurdo e stringatissimo telegiornale rispondendo a monosillabi.
Per la serie ‘l’originalità prima di tutto’ Tess Masazza, che dovrebbe incarnare il nuovo che avanza, chiede ai sanremesi se ricordano l’ultima canzone vincitrice della kermesse fra i big (Un giorno mi dirai degli Stadio) e fra le giovani proposte (Amen di Francesco Gabbani) mentre Herbert Ballerina fa l’inviato “sfigato” fuori dall’Ariston quasi a riecheggiare il Pif sanremese del 2014.
Per ora, oltre che essere innocua, la messa in pratica della buona idea del PrimaFestival è quasi inesistente: speriamo che avvicinandosi Sanremo 2017 possa acquisire se non spessore almeno una qualche consistenza.