“In televisione sei più limitato nel messaggio che vorresti comunicare rispetto al live che non crea una barriera tra l’artista e il pubblico“. E’ un Moreno “carico a palletoni”, quello che incontriamo poco prima di salire sul palco degli Mtv Awards. Un’occasione per fare una breve chiacchierata sulla recente esperienza ad Amici e sul fenomeno in ascesa del rap in Italia.
Com’è stato fare il coach ad Amici?
Emozionante. Ho avuto modo di dare consigli ai ragazzi perchè c’ero già passato, non potevo insegnargli chissà quale carriera ma potevo trasmettergli della determinazione, della cazzima, chiamatela come volete. E ha pagato: Deborah ha vinto il programma, Vincenzo la categoria. Miguel sono due anni che non vince, malgrado quest’anno sia stato davvero battagliero.
A cosa è dovuta l’esplosione del rap in Italia?
E’ dovuta ad una contaminazione che sta continuando ad avvenire. Nel mio piccolo ho fatto un disco e con Amici ho dato un mio contributo, J Ax ha vinto The voice e ha dato il suo contributo, Fedez andrà ad X Factor e darà il suo contributo, Rocco Hunt ha vinto Sanremo Giovani…
E Suor Cristina in tutto questo cosa c’entra?
Le strade del signore sono infinite.
Ti aspettavi la vittoria di Deborah?
Continuavo a tifare e a lottare ma non me l’aspettavo. Pensavo che non avrei fatto una brutta faccia alla vittoria di un sogno da parte dei Dear Jack. Del resto stavano già spaccando con il video, ed erano già primi o secondi della classifica Fimi, ci poteva pure stare una loro vittoria.
Come hai preso l’endorsement dei Modà nel corso della finale? Poteva influenzare e di parecchio il televoto.
Ci sta, se avessi avuto un cellulare a portata di mano l’avrei fatto anch’io.
Ci sarai ad Amici 2015?
Non lo so, ma se non sarò io mi piacerebbe avere la possibilità di passare il testimone al coach che verrà, come Emma ha fatto con me.