Questa sera alle 21,15, subito dopo l’appuntamento con Orphan Black, prenderà il via, su Premium Action, la serie Hostages, basata su un format israeliano ideato da Alon Aranya, Omri Givon, Rotem Shami. Nominata quest’anno al People Choice Award come miglior serie Tv, Hostages ha come protagonista Toni Collette nei panni di Ellen Sanders, un affermato chirurgo cardiotoracico di Washington D.C., a cui viene chiesto di operare il Presidente degli Stati Uniti. Il giorno prima dell’operazione Ellen e la sua famiglia vengono però presi in ostaggio dall’agente dell’FBI Duncan Carliste (Dylan McDermott), un uomo disperato, che minaccia di ucciderli tutti se Ellen non dovesse fare ciò che le ordina, ovvero uccidere il Presidente degli Stati Uniti d’America.
La serie, che vede nel cast anche Tate Donovan, Quinn Shephard, Mateus Ward, Billy Brown e Sandrine Holt, non è riuscita ad ottenere il successo sperato e neppure ad emulare i riscontri di altri serial tv mutuati da format israeliani come Homeland e In Treatment. Trasmessa sul network CBS dal 23 settembre 2013 al 6 gennaio 2014, Hostages ha dovuto fare i conti con la forte competizione al lunedì sera di serie di successo come Castle della ABC e The Blacklist della NBC. Gli ascolti sono stati in calo già dalla seconda settimana, ed hanno portato la serie a registrare meno di 5 milioni di telespettatori per il finale di stagione.
Numeri decisamente bassi per la CBS che sperava con un thriller a sfondo politico, particolarmente apprezzati negli ultimi anni, di ottenere maggiori risultati. La serie è stata giudicata dispersiva, con troppi drammi familiari, complotti, ed un eccessivo sentimentalismo. Non hanno aiutato i 15 episodi, probabilmente troppi per un serial politico.