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NORD SUD OVEST EST: C’ERA UNA VOLTA UN TORMENTONE…

di Mario Manca

23/07/2013 - 11:03

NORD SUD OVEST EST: C’ERA UNA VOLTA UN TORMENTONE…

Max Pezzali e Paola Iezzi (dall'account Twitter di Max Pezzali)

Un furgoncino hippie anni ’70, tre improbabili viaggiatori e quattro tormentoni da scoprire. Inizia con queste premesse la prima puntata di Nord Sud Ovest Est, il nuovo programma musicale di Italia1 che con Studio 5 condivide un obiettivo (la celebrazione del passato grazie a testimonianze e videoclip), ma non la coerenza narrativa (ben più accattivante e lineare dello show di Alfonso Signorini). Nella tipica atmosfera da cartolina tramandata da “Il Viaggio” desichiano, i colori sgargianti dell’estate avvolgono gli inviati Max Pezzali Il Boss, Paola Iezzi La Bella e Jake La Furia, pronti a immergerci nella macchina del tempo della musica e del prorompente ritmo di successi come Easy Lady o Boys.

Come con un vecchio jukebox ricco di hit folgoranti, Pezzali e la sua squadra si accingono a pescare i tormentoni più significativi del nostro passato, a scovare gli artisti che li hanno resi celebri e a raccogliere le testimonianze di chi li ha ballati e cantati a squarciagola nei locali e nelle piazze. Si inizia dalla leonessa Ivana Spagna (1986), si prosegue con Nek e la sua “Lascia che io sia”, vincitrice del Festivalbar 2005, con la sensuale Sabrina Salerno (1987) e si finisce con Alexia e “Uh la la la” (1997). Malgrado i testi lascino un tantino a desiderare, il programma coinvolge e non annoia, immergendosi nel passato con ricostruzioni accurate e prive di retorica, dove anche i meno navigati hanno la possibilità di respirare l’aria di stupore e trambusto intorno ai tormentoni setacciati nel corso della puntata.

Pezzali, gentile e tanto onesto pare, è il perfetto capo-gruppo di un’equipe alle prese con le tessere di un puzzle tutto da comporre: quello dei successi della nostra music leggera. Lo fa con umiltà e voglia di fare, affiancato da due compagni d’avventura un po’ ingessati forse per la scarsa dimestichezza col medium televisivo. Cose da evitare? I commenti scarsamente pragmatici e pretestuosi di critici improvvisati ed esperti nel settore come Federico Moccia o Fiammetta Cicogna: va bene cogliere le emozioni e le reazioni di chi c’era o ci sarebbe voluto essere ma, in questo, la genuinità della gente comune è ben più interessante e condivisibile. Perché interpellarla nelle località balneari visitate esclusivamente per canticchiare il ritornello della hit del momento? Cosa promuovere? L’esecuzione live, spesso a distanza di anni, dei brani ricordati da parte dei cantanti che li hanno fatti conoscere al grande pubblico, da un commosso Nek a una in formissima Sabrina Salerno. L’esperimento può dirsi riuscito e la memoria della musica, almeno per il momento, è salva.

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4 commenti su "NORD SUD OVEST EST: C’ERA UNA VOLTA UN TORMENTONE…"

  1. Aldo Grasso, con molta misura, ha detto praticamente che il programma è mediocre. Ed è stato fin troppo gentile, nell'esprimere palesemente il suo 5... La battuta su Jake la Furia e Paola Iezzi, che riproducono male e con poca spontaneità, le battute imparate a memoria, è da encomio. Tutta gente inutile. Che schifo di TV.

  2. Un programma senza pretese, per il pubblico di Mediaset, appunto. Resta comunque una blanda arma di distrazione di massa. Salvo giusto Pezzali. Boccio il rapper, troppo timido e impacciato nonostante sia "la Furia" e Paola Iezzi "la Bella", troppo trash nel vestire, molto plasticosa (tette vere? Dubito. Zigomi troppo gonfi? Sicuro. Bella vera? No di certo.) e calcolata, oltre che saccente in modo irritante. Cecchetto poteva scegliere meglio i conduttori, ma dati i suoi limiti, era prevedibile che andasse a finire così. Voto 6-

  3. A me è piaciuto tantissimo e devo dire che loro tre insieme non mi dispiacciono. Nonostante Pezzali non mi piaccia! voto 7!

  4. Ieri ci sono capitato per caso e dico "menomale!" perché mi è piaciuto molto: perfetto per l'estate.