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Georgia Luzi accusa: «Un collega per il troppo amore mi lanciò una sedia. Ego spropositato ma mira scarsissima»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

04/07/2020 - 11:06

Georgia Luzi accusa: «Un collega per il troppo amore mi lanciò una sedia. Ego spropositato ma mira scarsissima»

Georgia Luzi
Georgia Luzi

Il troppo amore per il mestiere di conduttore e una richiesta di aiuto indirizzata non si è capito a chi sono le scusanti che Pierluigi Diaco ha usato per giustificare le sue intemperanze a Io e Te. In pochi, fortunatamente, comprendono e credono a questi ‘atteggiamenti riparatori’. E’ il caso di Georgia Luzi, da qualche stagione fuori dal giro che conta in TV, che ha deciso di levarsi un macigno proprio nei confronti di un collega (senza farne il nome) che per il ‘troppo amore’ le lanciò una sedia.

La conduttrice si sfoga così in un lungo post su Instagram:

“C’è chi sceglie il silenzio. E chi decide di esporsi. E ad entrambi va il mio rispetto. Nella mia vita lavorativa ci sono stati periodi in cui ho accettato e subito parole (e non solo) che forse avrei dovuto combattere ancor più energicamente di quanto abbia fatto. Anche se 1 metro e 60 di “bionditudine” non avrebbe spaventato nessuno. In quel momento… ho scelto di non “denunciare” almeno pubblicamente (ho continuato a lottare ogni giorno in silenzio, la testa non l’ho mai piegata). Sapevo a cosa sarei andata incontro e ho avuto paura. Paura di perdere il lavoro, di non essere creduta, di essere donna in un mondo di uomini. Perché alle donne che scelgono di dire di “no” vengono fatte le pulci, ne vengono contestati i tempi e i modi (…) e così da vittime passiamo a carnefici”.

Il ‘racconto’ continua con la dura accusa ad un collega di lavoro che le ha riservato in passato parole e atteggiamenti violenti:

Queste persone sono le stesse che giustificano la propria condotta (meschina) con il “troppo amore” che mettono nelle cose che fanno. Il troppo amore… (un po’ come quelli che ti picchiano perché ti amano troppo). Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale, non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il “caro collega” aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai… e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello.

Di chi starà parlando la Luzi? Chi sarà questo ‘fenomeno’ di collega? La conduttrice, nelle sue esperienze sul piccolo schermo, ha lavorato sempre in coppia; l’ultima nel 2017 con 4 Mamme su FoxLife insieme a Flavio Montrucchio. In precedenza, è stata volto di Rai 1 dal 2011 al 2013 di Unomattina Storie Vere (l’attuale Storie Italiane di Eleonora Daniele) con Savino Zaba; prima ancora ha condotto con Marco Liorni Perfetti Innamorati; nel 2010 l’esordio a Unomattina Estate proprio con il discusso Pierluigi Diaco e il bis l’anno dopo con Gerardo Greco.

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C’è chi sceglie il silenzio. E chi decide di esporsi. E ad entrambi va il mio rispetto. Nella mia vita lavorativa ci sono stati periodi in cui ho accettato e subìto parole (e non solo) che forse avrei dovuto combattere ancor più energicamente di quanto abbia fatto. Anche se 1 metro e 60 di “bionditudine” non avrebbe spaventato nessuno. In quel momento…ho scelto di non “denunciare” almeno pubblicamente (ho continuato a lottare ogni giorno in silenzio, la testa non l’ho mai piegata). Sapevo a cosa sarei andata incontro e ho avuta paura. Paura di perdere il lavoro,di non essere creduta, di essere donna in un mondo di uomini. Perchè alle donne che scelgono di dire di “no” vengono fatte le pulci, ne vengono contestati i tempi e i modi (“come mai hai scelto di parlarne adesso e non prima?” “Ma non lo sai che i panni sporchi si lavano in casa???”) e così da vittime passiamo a carnefici. Queste persone sono le stesse che giustificano la propria condotta (meschina) con il “troppo amore” che mettono nelle cose che fanno. Il troppo amore…(un po’ come quelli che ti picchiano perché ti amano troppo). Quindi, quelli educati e perbene per far capire quanto ci tengono al proprio lavoro, devono insultare qualcuno. Quindi, vale tutto?! Eh no. Minacce, urla, parolacce non valgono. Arroganza, presunzione, violenza verbale,non valgono. E allora mi viene in mente quando un “collega” mi lanciò una sedia. E solo per aver espresso il mio parere. Fortunatamente il “caro collega” aveva sì un ego spropositato, ma anche una mira scarsissima. Mi ribellai… e nel tempo ho pagato le conseguenze anche di quello. Ancora oggi dà fastidio e fa paura che una donna abbia una testa pensante, abbia un’opinione e le sia data anche la libertà di poterla esprimere. Non permettete a nessuno di dirvi cosa potete o non potete dire, abbiate coraggio e siate gentili. Il loro “potere” è nulla di fronte alla vostra fierezza. E invece delle lacrime di coccodrillo, basterebbe portare rispetto. Perché siamo tutti UGUALI. P.s. ora direte che sto a rosicà in quanto attualmente non sto lavorando ad un programma; lo aggiungerò alla lista dei motivi per cui rimanere in silenzio.

Un post condiviso da georgialuzi (@georgialuzi) in data: 3 Lug 2020 alle ore 12:28 PDT

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15 commenti su "Georgia Luzi accusa: «Un collega per il troppo amore mi lanciò una sedia. Ego spropositato ma mira scarsissima»"

  1. - Vuoi davvero che siamo su "te" comunque? “Voglio che siamo come te.

  2. Cara Peppa qui quando hanno finito i loro bersagli, sparano nel mucchio!!!!!!

  3. Alex io qui vedo nick pro Cuccarini, Luzi, Ventura, ecc... insomma gli avvocati delle cause perse

  4. ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni!

  5. Diaco e i suoi accoliti si commentano da soli, non ci sono piu' parole!!!!!!