Moana Pozzi



15
settembre

Moana Pozzi, a 25 anni dalla scomparsa Iris dedica un’intera serata alla celebre attrice

Moana Pozzi

Moana Pozzi

A 25 anni esatta dalla scomparsa, avvenuta il 15 settembre del 1994, questa sera dalle 21.15, Iris, il canale “a tutto cinema” Mediaset, ricorda Moana Pozzi, proponendo in prima visione il suo ultimo film dal titolo Amami ed uno speciale inedito intitolato Moana Pozzi: storia di una diva. Un’intera serata dedicata alla celebre diva, mancata a soli 33 anni, ed ancora oggi ricordata come un personaggio iconico del cinema “a luci rosse”. Libera e sensuale, ironica ed intelligente, Moana Pozzi ha dominato la scena mediatica per tutti gli anni ‘80 e i primi anni ‘90, travalicando i confini delle pellicole erotiche con numerose incursioni nel cinema “tradizionale”, in tv, e addirittura in politica.

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1
ottobre

Grande Fratello Vip, Silvestrin contro Merola: «E’ entrato Valerio Merola, è uscito Richard Benson». Enrico scatta al racconto della storia d’amore con Moana Pozzi

Valerio Merola

Valerio Merola

Enrico Silvestrin ha deciso: Valerio Merola è il peggiore dei concorrenti della casa agiata di Grande Fratello Vip 2018. L’ex veejay romano, durante un momento distensivo con Maurizio Battista, Fabio Basile, Lisa Fusco e la Marchesa Daniela Del Secco di Aragona, non ha usato mezzi termini per esprimere il suo pensiero sul “Merolone”, paragonando anche il suo percorso nel reality a quello di Elia Fongaro, altro concorrente a lui poco simpatico.


16
febbraio

DMLIVE24: 16 FEBBRAIO 2014. A LUCIGNOLO FILM INEDITO DI MOANA POZZI, GIRATO POCHI MESI PRIMA DELLA MORTE

Moana Pozzi

Moana Pozzi

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.

Moana Pozzi: ultimo film inedito a Lucignolo 2.0

Domenica 16 febbraio 2014, alle ore 21.30 su Italia 1, nuovo appuntamento con “Lucignolo 2.0”, con Enrico Ruggeri e Marco Berry. Di seguito alcuni servizi di questa puntata:

- A Lucignolo una pellicola inedita girata da Moana Pozzi pochi mesi prima della sua morte: le immagini esclusive di quello che sembra essere l’ultimo film della pornodiva.

- Coraggio, grinta e adrenalina: un giorno con Alex Zanardi nella pista di Adria, dove il campione sta testando la macchina con la quale tornerà a correre.

- Inchiesta di Lucignolo su storie di violenza che hanno avuto come protagonisti ragazzi minorenni: da Finale Ligure, dove una ragazzina ha raccontato di essere stata aggredita da una branco nei bagni della scuola, a Padova, città in cui una 14enne, vittima di cyber bullismo, si è tolta la vita gettandosi da un palazzo.

- La Svizzera ha recentemente deciso di porre un limite all’immigrazione: il viaggio di Lucignolo tra i frontalieri, inclusi quelli del sesso.

- Intervista a tu per tu di Enrico Ruggeri a Emis Killa, idolo del rap italiano.

- Palermo, quartiere di Brancaccio: la storia di Gaetana, morta a 18 anni per un ascesso ad un dente.

Violetta 3 in produzione

The Walt Disney Company Italia è lieta di annunciare la produzione della terza stagione di Violetta, la straordinaria serie TV firmata Disney Channel che ha conquistato e continua ad appassionare milioni teen in Italia e nel mondo.

La notizia in Italia è stato data ieri in concomitanza con la messa in onda dell’ultimo episodio della seconda stagione programmato la serata di San Valentino.





27
febbraio

MISTERO: MOANA POZZI COME MARILYN?

Moana Pozzi nel servizio di Mistero

Non solo oscure presenze aliene in grado di esercitare il controllo sulla psiche umana; non solo le predizioni del popolo Maya sulla fine del mondo, ma anche i risvolti inattesi e curiosi di una delle figure più enigmatiche degli anni Ottanta: Moana Pozzi. Dopo aver indagato nel corso della precedente puntata le misteriose cause della morte della pornostar più famosa d’Italia, Mistero torna ad occuparsi di Moana, delle sue speranze, dei suoi progetti e, soprattutto, dei suoi segreti.

A parlare è ancora Eva Henger che rivela, ai microfoni del programma di Italia1, la verità sul fratello di Moana, Simone. Stando alle dichiarazioni dell’ex conduttrice di Paperissima Sprint, Simone non sarebbe il figlio della pornostar come era stato rivelato nel 1999, bensì il figlio di sua sorella Tamiko, in arte Baby Pozzi. Una rivelazione inattesa, quindi, quella della Henger che continua a mettere in luce le ombre di un’icona dell’immaginario italiano, avvolta da misteri e intrighi pericolosi.

Infatti, il testimone anonimo di Mistero rivela che Moana, grazie ai rapporti intrattenuti con i servizi segreti, era al corrente di alcuni risvolti inediti sul rapimento di Aldo Moro facendone una testimone scomoda e da tener d’occhio. Questo avvicinerebbe Moana all’altrettanto enigmatica e seducente Marilyn Monroe, icona di stile e di bellezza soggiogata, anche lei, da una morte avvolta ancora nel mistero. Dai rapporti con i fratelli Kennedy alla minaccia di rivelare al mondo la sua relazione con l’uomo più potente d’America, molte sono le assonanze con la Pozzi la cui scomparsa, avvenuta il 15 aprile 1994, per alcuni resta ancora da verificare.

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8
settembre

MOANA: LA PORNOSTAR PIU’ DISCUSSA SBARCA IN CHIARO SU LA 7 STASERA E DOMANI

Moana

Moana Pozzi, la sua vita sospesa tra le luci rosse dei set porno e il perbenismo e le trasgressioni dell’alta borghesia a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, il suo spirito immortale e la sua prematura scomparsa arrivano in chiaro su La 7. L’emittente di Telecom Italia Media trasmette questa sera e domani alle 23.00 la miniserie dedicata alla vita della celebre pornodiva (per altre info clicca qui). Protagonista della due puntate Violante Placido. Dietro la macchina da presa Alfredo Peyretti. Casa di produzione Polivideo FILM.

Nel cast Giorgia Wurth, nel ruolo di Cicciolina, Elena Bouryka, nei panni della sorella Baby Pozzi, e Giuseppe Solari, che interpreta il truccatore e amico di Moana Mario/Maddalena. Fausto Paravidino e Michele Venitucci prestano il volto ai due uomini più importanti della vita della pornostar: il produttore Riccardo Schicchi e il marito Antonio Di Ciesco. Tra gli altri interpreti Gaetano Amato, Giampiero Judica, Augusto Zucchi e Claudio Angelini (nella parte del Nonno Ugo).

La miniserie è andata in onda l’1 e il 2 dicembre 2009 su Sky Cinema. L’emittente satellitare ha contrassegnato il prodotto con un bollino rosso, sconsigliando la visione ai minori di 14 anni. La 7 ha ovviato al problema optando per la seconda serata. La realizzazione di Moana è stata caratterizzata da una causa intentata da Ilona Staller, in arte Cicciolina, contro la produzione della serie. L’ex pornostar lamentava l’utilizzo del marchio Cicciolina, regolarmente registrato all’ufficio brevetti, senza che le fosse stata chiesta l’autorizzazione e chiedeva a Sky un risarcimento della bellezza di 30 milioni di euro.





1
dicembre

MOANA, L’EVENTO: VIVI COME SE DOVESSI MORIRE DOMANI E PENSA COME SE NON DOVESSI MORIRE MAI

Moana, Sky (Violante Placido)

La trasgressione che diventa sinonimo di libertà, che sovrasta il perbenismo e riesce a imporsi oltre lo scandalo. La continua rincorsa verso tutto ciò che è estremo, tra le mille contraddizioni dei tempi e l’ossessiva ricerca dell’effimero. Le luci e le ombre che hanno consegnato alla storia un’icona libera da tutto e tutti ma prigioniera di sé stessa. Tutto questo è Moana,  la miniserie in due puntate, in onda su SKY Cinema e SKY Cinema HD, stasera e domani alle 21, con cui l’emittente satellitare sembrerebbe aver centrato il bersaglio.

L’idea della fiction, in effetti, riesce perfettamente a conferire all’elitarismo pay le fattezze di evento da televisione generalista. Diretta da Alfredo Peyretti (Gente di mare), si è posta, sin dal principio, l’obiettivo di scavare gli aspetti più intimi di Moana Pozzi, quelli meno esplorati e più nascosti della regina delle pornostar. Una donna che nasce borghese, nella piccola provincia italiana, e che sceglie di ribellarsi ad un’educazione cattolica per condurre una vita estrema e ambiziosa. Una donna che, con intelligenza e savoir faire, ha fatto della rivendicazione della propria identità una missione, e che, per questo, è clamorosamente riuscita a farsi apprezzare anche da coloro i quali, all’inizio, la additavano. Ma la storia di Moana è anche quella di una vita tragica, prematuramente spezzata all’età di trentatrè anni, che la miniserie non ha mancato di raccontare. Allo stesso modo, la fiction è, altresì, un pretesto per narrare il mondo del porno degli anni ‘80, una realtà in fermento e molto diversa da quella attuale.

A prestare volto, ma soprattutto corpo, a Moana è una più che mai splendida Violante Placido, entusiasta del ruolo ricoperto al punto da dichiarare di aver sentito la presenza dell’attrice scompasa affianco a lei per tutte le riprese. Accanto alla Placido troviamo Fausto Paravidino, nei panni del manager Riccardo Schicchi, e Michele Venitucci, in quelli del marito di Moana, Antonio Di Ciesco. Ad interpretare Cicciolina, che recentemente aveva tentato invano di adire le vie legali contro l’uso improprio della sua immagine nella fiction, la giovane Giorgia Wurth

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20
ottobre

CICCIOLINA CONTRO SKY PER LA SERIE “MOANA”: IL SUO PERSONAGGIO E’ STATO UTILIZZATO SENZA AUTORIZZAZIONE

Cicciolina e Moana Pozzi

Cicciolina non è soltanto il nome di una delle pornostar più conosciute al mondo, nè si può ridurre il soprannome di Ilona Staller al facile collegamento con il suo personalissimo record, quello di prima porno attrice ad aver avuto una poltrona in un parlamento.

Cicciolina è anche, e soprattutto, un marchio, che in passato ha fruttato guadagni alla diva del film per adulti legati ai suoi film, alle sue apparizioni e ai suoi scandali, studiati e, c’è da scommetterci, costruiti ad arte per attirare l’attenzione dei media, strumento che la Staller ha saputo sempre usare con enorme maestria. E se attualmente questo marchio è più un cult, una sorta di paradigma del porno declinato in chiave nostalgica, non si può dire che la Staller ci abbia messo, su quelle possibilità di guadagno, una pietra sopra. Fa notizia, dunque, la richiesta di risarcimento avanzata a Sky, rea secondo la procace Ilona, di aver usato senza autorizzazione la sua immagine per la fiction Moana, in onda il prossimo dicembre.

La serie, incentrata sulla figura di Moana Pozzi, tocca da vicino, infatti, anche la figura di Cicciolina, che alla vigilia della messa in onda parla di utilizzo illeggittimo del suo personaggio, interpretato nella finzione televisiva dall’affascinante Giorgia Wurth. “Abbiamo intrapreso un procedimento legale presso il tribunale di Roma” – ha spiegato Luca Di Carlo, il rappresentante legale di Ilona Staller – “Facciamo causa perchè c’è stato un utilizzo illegittimo del personaggio di Cicciolina, del nome e dell’immagine di Ilona Staller in relazione alla miniserie Moana. Tutto questo in assenza di autorizzazione e liberatorie da parte della Staller che ha il diritto esclusivo sul personaggio da lei inventato e registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti“.


21
giugno

MOANA POZZI, IL MISTERO S’INFITTISCE!

La notizia bomba è di questi giorni : Moana avrebbe ottenuto un finanziamento di 2 miliardi di lire dall’Istituto Fondiario di Roma.

Il particolare scottante?!? Sarebbe stato richiesto ben 9 mesi dopo la sua morte.

Ci si chiede, dunque, come mai sia stato richiesto questo mutuo a distanza di nove mesi dalla scomparsa e soprattutto perchè a richiederlo (firmando tutte le documentazioni necessarie) non siano stati gli eredi ma la stessa Moana insieme ad altre persone.

L’ennesimo tassello, questo, che si aggiunge alla tantissime, contrastatissime, falsissime, variegatissime ipotesi che hanno accompagnato la morte (presunta?!?) della star del porno italiano per eccellenza.

Un giallo che non ha ancora trovato soluzione e che, finalmente, s’avvia ad approdare in Tribunale per la seconda volta dopo una precedente inchiesta che aveva lasciato irrisolti tutti i dubbi che avevano fatto scattare l’inchiesta.

Il tutto è partito da Brunetto Fantauzzi (motore e, al tempo stesso, ricercatore della verità), direttore responsabile delle pubblicazioni della Pozzi e autore del libro cult sulla scoparsa di Moana contenente rivelazioni sensazionali –> Moana : la spia nel letto del potere. Fantauzzi ha, infatti, presentato, a dieci anni dalla scoparsa della pornodiva, un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiarire chiarire i dubbi sulla morte della stessa e per fornire ulteriori informazioni.
Fantauzzi dichiara: “Dopo dieci anni nessuno ha chiarito in modo definitivo, o almeno parzialmente, i troppi dubbi sulla morte certa di Moana Pozzi.
Nessuna prova sulla permanenza nell’ospedale di Lione e troppi dubbi sul giallo delle “ceneri” per non parlare del certificato giunto al Comune di Roma solo dopo 6 mesi”.

Ma quali sono tutti questi dubbi e questi sospetti che si agitano intorno alla morte della pornostar più famosa di tutti i tempi?!?

Ho cercato di ricostruire i punti salienti della vicenda (prezioso è stato il sito di Brunetto Fantauzzi).

Partiamo dalla NOTIZIA UFFICIALE DIRAMATA DAI GENITORI 3 GIORNI DOPO LA MORTE :

Moana è morta il 15 Settembre 1994 a Lione per un tumore fulminante al fegato.

Moana avrebbe contratto un virus (epatite) 5 mesi prima, durante un viaggio in India, che sarebbe degenerato in tumore al fegato. Si sarebbe sottoposta alle cure del centro ospedaliero Herriot, specializzato per il trattamento di malattie epatiche, a Lione, dove si sostiene che si sia spenta.

Avrebbe chiesto di essere cremata.

Procederò per punti, per non tediarVi, nel riportare i principali sospetti.

1. MORTE o VITA NUOVA?

  • C’e’ chi sospetta che la diva abbia deciso, ancora giovane e molto ricca, di tagliare i ponti col mondo del porno e cambiare completamente vita inscenando una finta morte. A tal proposito c’è chi parla, infatti, di scomparsa e non di morte.

Moana era diventata una macchina per fare soldi, una pedina importante in un florido mercato di corpi e non potendo liberarsi da quel maledetto gioco ha dovuto architettare la sceneggiata della morte. II suo era ed é un mondo di ricatti, una gabbia da cui è difficilissimo uscire. E per questo, avrebbe inscenato la scomparsa.

A conferma di questa tesi ci sarebbe :

a) L’inspiegabile attesa di 48 ore da parte dei genitori prima di diramare il comunicato ufficiale (come per darle il tempo di sparire nel nulla)

b) L’annuncio della cremazione già effettuata diramato unitamente alla notizia della morte della pornostar (una cremazione-lampo quasi a rendere impossibile qualsiasi riconoscimento)

c) L’assenza del suo nome da qualsiasi registro ospedaliero

d) Il fatto che solo alla madre è stata visibile la salma

e) Le dichiarazioni di un fotografo romano : “Moana Pozzi doveva morire per entrare in un nuovo personaggio. Nuovo nome e nuova identità per fare la seria attrice. Me lo diceva sempre. E l’ultima volta me lo ha detto al Bar della Pace, dove si recava spesso. Lei, quindi, doveva sparire come regina del Porno per poi tornare come attrice seria. Purtroppo le cose non sono andata come voleva e quindi é ancora nascosta”.
II fotografo ci dice ancora che “l’attrice non poteva chiedere nel testamento, essendo ella stessa cattolica, di farsi cremare e gettare le ceneri in mare. Addirittura una volta mi rimproverò di blasfemità per averle chiesto di farsi fotografare mentre prendeva la comunione”.

f) Le dichiarazioni di un assistente di una clinica di chirurgia estetica in svizzera rilasciate a Brunetto Fantauzzi. Avrebbe confidato di aver visto verso la fine di agosto la pornostar entrare un giorno nella clinica nella quale lui é assistente nel settore di chirurgia estetica. II giorno successivo sono stati rinviati gli “interventi” programmati, ma il “capo” c’era ugualmente. (Avrebbe cambiato identità)

g) Le dichiarazioni di una presentatrice di una TV privata che ha lavorato spesso con lei. F.F. avrebbe detto a Fantauzzi che Moana é scomparsa perché era stanca e l’aver incassato fior di quattrini con il lavoro e soprattutto con le CHAT LINE le permetterebbe di vivere in eterno in qualsiasi paradiso terrestre, dove lei sognava di recarsi.
La scelta di Moana di sparire nasce prima di tutto da un esasperato narcisismo, dal bisogno di acquistare sicurezza attraverso il potere della propria femminilità e da grovigli psicologici nati da un’infanzia e da una adolescenza problematiche, in mancanza di una solidità familiare”.
Chi la descrive come una donna felice del suo ruolo, sbaglia o mente perché negli ultimi tempi, Moana, dilaniata dal desiderio di una nuova rispettabilità e dall’impossibilità di raggiungerla, nel quadro più ampio del conflitto tra il bene e il male, era vittima di un vero e proprio sdoppiamento di personalità, di una nevrosi, insomma, é stata la causa scatenante del suo male o della sua scomparsa volontaria.
Moana ha tentato disperatamente una riabilitazione sociale e morale che purtroppo le é stata impedita, in vita e anche dopo la sua morte”. Era riuscita però a dare di sé una immagine bella e pulita, ma non la riabilitazione.
Nella sua ultima apparizione televisiva, II Quizzone condotto da Jerry Scotti, andato in onda nei primi giorni di settembre ma registrato il dodici luglio, Moana, contrariamente a quanto si dice, era quella di sempre fisicamente e tentava in ogni modo la riabilitazione.
Moana é stata un sogno della società italiana. Non nel senso di una realtà desiderata, ma nel senso di qualcosa di profondo che affiora involontariamente e con cui si devono fare i conti. Di questo tipo di sogno, che può essere scomodo come una smania buia che agita in sé commenti allarmanti, ma l’apparizione di Moana ha l’aspetto trasgressivo, sacrilego, mitologico di un intellettuale del porno. Non solo e non tanto per la diffusione della sua immagine mediatrice, quanto piuttosto per le implicanze emotive ampiamente condivise, tali cioè da acquisire un preciso rilievo culturale.
E così é scomparsa, inscenando la morte. In questo modo ha lasciato il dubbio a tutti. Un dubbio che, man mano, é diventato mito.

Di tutt’altro avviso

a) alcune colleghe che avevano notato i gravi problemi di salute di Moana che doveva ricorrere a delle controfigure per le scene più hot.

L’OMBRA DI UN FIGLIO

Simone Pozzi, all’anagrafe figlio di Alfredo Pozzi e Giovannina Alloisio – genitori di Moana -, sempre considerato, dunque, fratello dell’attrice, avrebbe asserito di esserne il figlio dicendo : “Si, Moana era la mia mamma”. Simone sarebbe stato concepito con un giovane di Anguillara quando la Pozzi era ancora minorenne.

Il desiderio di cambiar pagina potrebbe essere, dunque, anche legato a questa vicenda.

Figlio o fratello che sia(per la verità c’è chi dice anche che sia figlio della sorella Baby Pozzi), Simone ha pubblicato un libro con rivelazioni recentissime (in foto, la copertina)

2. TUMORE AL FEGATO O AIDS?

  • Nel mondo dello spettacolo si sospetta che il virus contratto da Moana Pozzi fosse il virus dell’HIV (AIDS) essendo difficile che un epatite si trasformi in tumore al fegato nel giro di cinque mesi. 

A confermare questa teoria ci sono :

a) Le dichiarazioni dell’immunologo Ferdinando Aiuti che, in merito alla vicenda, dichiara : “Un cancro al fegato in un soggetto giovane è generalmente causato da un’epatite B o C cronicizzata, contratta dai 5 ai 20 anni prima” – Aiuti continua - “Nei primi anni – spiega – il soggetto non se ne accorge. In Italia ci sono circa un milione di portatori del virus dell’epatite B. Le vie di trasmissione sono il sangue e i rapporti sessuali”.

A contrastare questa tesi ci sono :

a) Riccardo Schicchi , manager storico di Moana, che esclude categoricamente l’infezione da virus HIV. Dichiara : “L’AIDS è una grande bugia : Moana è morta di cancro. Di AIDS abbiamo parlato tantissimo, a lungo, prima di sapere cosa stava accadendo nel Suo meraviglioso corpo. Ora siamo davvero certi che con lei non c’entra nulla”.

b) Gli Oncologi che affermano che ciò che ha avuto Moana è il “copione” di ogni cancro al fegato : nessun dolore ma solo qualche piccolo fastidio e poi la morte nel giro di 3,4 o 5 settimane.

3. MORTE O ASSASSINIO (gli AMANTI PERICOLOSI e MOANA SPIA del KGB)?

  • Uno dei punti piò oscuri (e tristi) del Giallo sulla morta di Moana Pozzi è legato alle “amicizie” importanti della pornostar e al Suo probabile  arruolamento come spia del KGB che avrebbe messo in pericolo le “amicizie” importanti della diva del porno. Si parla di un diario segreto dell’attrice contenente i nomi di tutti suoi amanti più famosi tra i quali spiccherebbero un paio di Presidenti del Consiglio, ministri e cardinali, un grande capitano d’industrie e un segretario di Stato americano.

E’ nel già citato testo di Fantauzzi che si sostiene che la pornostar era una spia al servizio del Kgb. “Operazione Moana” era il nome in codice di un’operazione di destabilizzazione contro il capo del governo italiano Bettino Craxi.

Non solo! Moana risulta ancora, a 12 anni dalla sua “presunta ” morte, socia della “Anlivered Corporation Limited”, società specializzata nel commercio legale di scorie. Fantauzzi al settimanale News ha raccontato che “ancora oggi la Digos non si spiega come mai per due, forse tre, volte nell’aereo per New York su cui volava la pornostar, furono trovate valigette con l’uranio”.

Ancora! “Moana aveva relazioni con politici di tutti i partiti, con ambasciatori, ufficiali e perfino alti prelati. Un prelato la propose per il processo di beatificazione. Da questi personaggi traeva informazioni che passava ai servizi segreti dell’Est”.

La vita di Moana poteva essere, dunque, in pericolo!

A confermare tutto ciò ci sono :

a) Le dichiarazioni di uno scrittore italo-americano (che conosceva molto bene Moana avendola incontrata per scrivere un libro su di Lei) al quale la Pozzi avrebbe dichiarato di temere per la Sua vita. Jon Lucano Binni, questo il nome dello scrittore, avrebbe confidenzialmente informato Brunello Fantauzzi che “Quando la incontrai, l’ultima volta a marzo, per chiarire un equivoco sorto tra noi, mi confessò di temere per la sua vita. Moana l’avevo persa di vista dalla pubblicazione del nostro libro, per un’incomprensione. Poi, a marzo, lei mi chiamò per chiarire e per fare un altro libro che cominciava proprio con l’intervista che riproduco all’inizio del volume. Tra le tante cose mi parlò di temere per la sua vita perché nel passato aveva assistito alla consegna di una valigia piena di soldi tra un grosso politico (del quale era amante) ed un cardinale. Nel primo libro già parlava dell’incontro, ma non di questa circostanza che nel passato non aveva senso. Adesso, invece, in pieno tangentopoli una sua “confessione” poteva compromettere grossi personaggi. Ed allora lei temeva che…”

 

In attesa dell’esito di questa seconda inchiesta, concluderei riportando alcune parole di Fantauzzi : 

E’ il desiderio di ogni Mito, si dirá. Resta da vedere se una ragazza di 33 anni piena di vita desiderasse divenire, dopo una così tragica fine, un Mito da divorare in cassetta o su carta. Che importa? Moana é morta, dicono i familiari, Moana é viva, dicono i detrattori. Moana fa comunque, ancora notizia. Dunque é condannata a vivere per sempre nella breve, miserabile eternità dell’informazione”.

[Credits : - Alcuni brani di questo post sono stati tratti da fantauzzicom.com e sono stati riportati in corsivo - Per l'Operazione Moana le informazioni sono state tratte dal Diario di Rocco Biondi. Altre informazioni utili sono state reperite da Dagospia e IlVelino]