La Tribù, Missione India


28
maggio

LA TRIBU’ – MISSIONE INDIA: MANCATA MESSA IN ONDA COLPA DI TRIANGLE PRODUCTION. TESTI RICORRERA’ IN APPELLO

La  Tribù Missione India

La Tribù Missione India

Per essere un programma che in video non c’è mai arrivato, La Tribù – Missione India ha suscitato non poco clamore e continua a farlo ancora oggi, a quattro anni di distanza dalla data prevista di messa in onda e dalla successiva cancellazione definitiva dal palinsesto di Canale 5.

La storia è lunga, e ve l’abbiamo raccontata. La novità è che il Tribunale di Roma ha stabilito che Triangle Production, casa di produzione che doveva realizzare il reality show, condotto da Paola Perego, deve restituire a RTI gli 88.500 euro ricevuti per la cancellazione del programma e risarcire anche i due terzi delle spese processuali sostenute dalla società del gruppo Mediaset.

La colpa della debacle sarebbe infatti da imputare totalmente alla Triangle che non rispettò i tempi stabiliti per la consegna, nonostante una diffida scritta ricevuta da RTI, e che risulta dunque inadempiente agli obblighi contrattuali. La società invece, come disse a DM il CEO Silvio Testi, considerava responsabile RTI che aveva definito il cast troppo tardi.




8
novembre

LA TRIBU’ – MISSIONE INDIA: TRIANGLE CHIEDE A MEDIASET 40 MILIONI DI EURO DI RISARCIMENTO DANNI

La Tribù - Missione India

La Tribù - Missione India

Silvio Testi non si è affatto dimenticato della ferita aperta (e dei soldi persi). Ma per capire meglio di cosa parliamo, bisogna fare qualche passo indietro. Visto il successo su Italia1 della terza edizione de La Talpa, Mediaset decise di commissionare a Triangle per l’autunno 2009 un reality show che ricalcasse la struttura dell’adventure condotto da Paola Perego, non ritenendo opportuno riproporre La Talpa tout-court sulla rete ammiraglia.

Dopo la proposta di alcuni format esteri da parte dell’azienda, Testi decise – ritenendo le due proposte troppo simili a prodotti già esistenti in Italia – di puntare su un formato inedito, nonostante i tempi stretti per la produzione del programma. Nasce così La Tribù – Missione India, produzione di cui Triangle si è fatta carico nella sua totalità, escluso il cast e le riprese a Roma. E sarebbe stato proprio il cast uno dei tasselli che avrebbe causato il ritardo della messa in onda, con tutte le conseguenze ormai note.

Stando a quello che ci raccontò il produttore, Mediaset era stata incaricata di consegnare i nomi dei concorrenti entro la prima settimana di agosto, affinché Triangle potesse procedere con tutti gli adempimenti burocratici in India. Ma il cast fu chiuso solo il 10 settembre, con un mese di ritardo rispetto ai termini previsti, giorno in cui poi Testi confermò al Biscione che dal punto di vista tecnico produttivo (scalette, contenuti, collaboratori, set indiano e set romano) era già tutto pronto. Peccato che nel mentre si presentò un ennesimo problema relativo ad una concorrente, che scatenò un ulteriore ritardo a cui dovette mettere una pezza lo stesso Testi, seppur non direttamente responsabile. Si arriva così al 23 settembre e Mediaset invia una comunicazione a Triangle nella quale si informa la società che il contratto veniva considerato risolto in quanto il programma non era andato regolarmente in onda.


3
aprile

ISOLA DEI FAMOSI 8: ORA E’ SIMONA VENTURA A “FREGARE I PERSONAGGI” ALLA TRIBU’

La Tribu'

‘In realtà di loro non avrei voluto nessuno, abbiamo già in mente le nostre teste di serie. Ora che loro sono partiti noi possiamo iniziare a chiudere i nostri contratti … prima non potevo fare un provino che il giorno dopo Mediaset cercava di fregarmi i personaggi’. Era il settembre del 2009 quando Simona Ventura lanciava frecciate contro  La Tribù, il reality, mai realizzato poi, di Paola Perego, giudicato addirittura in un primo momento come una copia di serie b che in quanto tale avrebbe favorito ancora di più l’Isola dei Famosi.

Si sa che il tempo però è tiranno non solo nel senso più classico dell’espressione. E allora a distanza di un anno e mezzo tutto cambia e forse si è costretti a mordersi la lingua. Con lo sbarco di martedì a Playa Uva sono infatti ben tre gli ex ‘indiani’ della Perego arruolati per il naufragio della Mona: Nina Moric, forse il personaggio principale nelle dinamiche attuali del gioco, Eleonora Brigliadori, ovvero l’ottimo fattore di disturbo che ogni direttore di casting sogna per un reality perfetto e il presentatore-cantante-ballerno-principe Emanuele Filiberto di Savoia

Proprio il principe promette un colpo di scena di quelli che potrebbero fare impennare la trasmissione ben oltre il folle volo della padrona di casa. Sarà un pesce di aprile come quello del fido amico Pupo, che scherzosamente si è offerto alla Ventura via radio, l’annuncio di voler sbarcare in versione adamitica, ma con al posto della foglia la copertina del suo libro? Dopo il proverbiale re nudo, è arrivata anche l’ora del principe ignudo?





6
ottobre

SIMONA VENTURA SI SCUSA CON PAOLA PEREGO: “LA TRIBU’ UN CLONE DELL’ISOLA? POTEVO TENERMELO PER ME”

Simona Ventura (La tribù)

In fondo fu Paola Perego in persona a chiedercelo proprio qui, sulle pagine di DM: “Trash la Tribù? Come fate a dirlo ancora prima che il programma sia iniziato?” Giusto. Chissà allora cosa avrà pensato qualche tempo dopo Paola sentendo le speziate parole spese a riguardo della sua missione indiana dalla Ventura: “La Tribù? Un clone dell’Isola dei Famosi, disse Simona in conferenza stampa presentando ai giornalisti Quelli che il calcio; “Comunque bene, i cloni non sono mai fortunati e la gente davanti alla Tribù non farà altro che chiedersi «Ma quando inizia l’Isola, chiosò la presentatrice chivassese.

Poi, com’è noto, la Tribù di rimando in rimando alla fine è naufragata e, dal momento che si può essere anche dei pessimi vincitori, intervistata dal quotidiano Libero Simona Ventura ha trovato fosse opportuno fare un bel passo indietro. Così, sfoderando un esemplare quanto raro savoir faire (ragion per cui eviteremo di affrontare in questa sede la presunta s-mutandata live su Raidue domenica scorsa, ndDM), la show-woman ha fatto pubblica ammenda chiedendo elegantemente scusa alla collega: “Quell’esternazione potevo tenermela per me anche perché non avevo visto il programma, ha dichiarato la Mona con gran signorilità, “Mi scuso con Paola Perego e Presta, non era cattiveria: non puoi farlo un reality in un mese e mezzo, per l’Isola ci mettiamo un anno” – e in fondo come darle torto, considerando l’infausto destino karmico del reality di Canale5.

Resta solo da chiarire un dubbio: com’è, Simona, che dei concorrenti della Tribù non avresti voluto nessuno, mentre ora si fa con insistenza proprio il nome di un ex indiano, il principino Emanuele Filiberto, per la prossima Isola dei Famosi? Chissà che la prossima intervista esclusiva per il web di DM a Supersimo non ci sveli l’arcano…


30
settembre

ISOLA DEI FAMOSI 7: EMANUELE FILIBERTO PRINCIPE DEI NAUFRAGHI?

Emanuele Filiberto (Rai - Mediaset)

In effetti l’imitazione che ne fece tempo addietro Maurizio Crozza, con quell’italiano così caratteristico al limite dal naif, e con quella parlata così incespicante al limite del ‘dipietresco‘, potrebbe essere stata involontariamente rivelatoria: che forse forse il giovìn savoiardo confonda ‘reale’ – nel senso di ‘regale’, ‘regnante’ -, con ‘reality‘? Che forse forse maman Marina Doria  l’abbia spedito en Italie senza avergli debitamente spiegato la differenza abissale che corre tra un mancato erede al trono e un aspirante tronista?

Ché a questo punto non ce la sentiremmo di escludere a priori un futuro da principe regnante tra madama Cipollari e Gianni Sperti (il buffone di corte?) per Emanuele Filiberto di Savoia, considerato il curriculum messo insieme dal suo debutto televisivo sulle sacre sponde italiote: prima l’ultima edizione di Ballando con le stelle (vinta, peraltro); poi l’annunciata partecipazione alla Tribù – Missione India, cancellata in extremis per i motivi che ormai tutti saprete; ora, per la regola aurea del non c’è due senza tre, ecco che il nome dell’ultimo nipotino di Umberto II si starebbe facendo strada tra i papabilissimi per entrare nel cast di un ben più fortunato reality (e parliamo dell’Isola dei Famosi, bien sûr).

Ma Sua Altezza non avrebbe dovuto iniziare proprio a gennaio, e proprio su Raidue, un nuovo programma intitolato Manuale d’amore (qui per saperne più)? Eppure Diva e Donna di questa settimana anticipa sicura: Emanuele Filiberto naufrago per Simona Ventura. E per vil danaro. Pare infatti che la produzione sarebbe stata ben contenta di offrirgli il ruolo di inviato sull’isola – certo più consono al suo nobile lignaggio -,  ma che il principino abbia alfin deciso di partecipare al reality sul secondo canale in qualità di concorrente perché meglio retribuito. D’altronde, come risulta dalle lagne riportatevi non più tardi di ieri, per la Tribù il piccolo Savoia aveva rinunciato a Miss Italia, al programma di Vincenzo Salemme e a uno spot – con relativi compensi. E anche lui tiene famiglia, si sa.





29
settembre

LA TRIBU’ MISSIONE INDIA, IL DRAMMA DEGLI EX PARTECIPANTI: “COME SE MI FOSSE PASSATO SOPRA UN TRENO”

La Tribù Missione India, concorrenti

Non più tardi di ieri l’Inps lanciava via agenzie a radio, tv e giornali la ferale notizia: in una anno in Italia le domande di disoccupazione hanno avuto un incremento del 52,2% salendo a quota 984 mila e 286 unità. Più qualcosina, se si contano anche gli accasati dalla Tribù – Missione India, il reality di Canale 5 morto sul nascere. E così, mentre Mediaset e Triangle, la casa di produzione di Silvio Testi in Cuccarini, si rimbalzano la patata bollente scrollandosi le colpe a vicenda (qui la nostra intervista al produttore), è il dramma per i tredici piccoli indiani del cast che hanno affidato al nuovo numero di Tv Sorrisi e Canzoni i loro sfoghi.

E’ il dramma per Emanuele Filiberto di Savoia: pensate, le petit prince ha rinunziato “ad andare a Miss Italia, da Salemme, e a uno spot perché alla Tribù ci credevo. E’ il dramma per la sempre piacente Federica Moro che sta, dice, “come se mi fosse passato sopra un treno. Credevo a questo reality, per partire avevo rinunciato a una parte nella serie Don Matteo”. E’ “a terra” pure la soubrette Nena Ristic: “Ci sono rimasta malissimo. Avevo puntato molto su questo reality. E adesso che faccio?; qualsiasi cosa facessi prima, Nena: confidiamo tu possa sopravvivere in qualche maniera.

E’ addirittura “un disastro” per Siria De Fazio“Sono stata ferma per due mesi, annullato serate e ospitate. Il mio futuro? Frequenterò la scuola di acrobati di Moira Orfei” -, mentre tende al libro Cuore Elenoire Casalegno: “Ho detto no a serate, convention e a un programma che doveva partire su Sky a ottobre: speriamo di recuperarlo. È un bel danno, ho una figlia da mantenere; ma gli alimenti te li passa Ringo? Deluso anche l’inviato sul posto Paolo Brosio che ha visto venir meno l’occasione per la sua grande rentrée: “Questa per me è una gran bella chance professionale persa. Fare l’inviato dall’India mi affascinava”. Ci sarebbe da chiedersi che ne pensano tutti quelli che fino a una settimana fa avrebbero dovuto lavorare dietro le telecamere dello show, ma vabbè.


26
settembre

LA VERITA’ SULLA TRIBU’ SECONDO SILVIO TESTI. IL PRODUTTORE A DM: LA MANCATA PARTENZA DELLA TRIBU’? RESPONSABILITA’ ESCLUSIVA DI RTI, INADEMPIENTE PER IL CAST

Silvio Testi, La Tribù Missione India - Intervista

Inutile ripercorrere le vicende che hanno portato alla soppressione del nuovo reality di CanaleLa Tribù Missione India. Dopo aver appreso le motivazioni del broacaster (potete trovare tutte le notizie relative al programma cliccando qui), abbiamo pensato di contattare il produttore Silvio Testi, amministratore unico e CEO di Triangle Production, per conoscere anche la sua versione dei fatti. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente in India e ne è scaturita un’intervista fiume che svela qualunque retroscena sulla Missione Indiana di Paola Perego.

Ciao Silvio, innanzitutto dove sei?

Sono a Dehli in questo momento, e il motivo per cui sono qui è perché dovevo supervisionare e seguire la messa in onda del programma; sono abituato, per le produzioni più importanti, ad assistere alla partenza del progetto e dunque… eccomi qua!

Si sarebbe dovuta tenere una riunione proprio per decidere le sorti del programma, com’è andata?

Questa riunione è andata molto bene, al punto che, nel corso di questa riunione, c’è stata assicurata dal Governo Indiano ampia collaborazione e la situazione si è sbloccata.

Tutto questo, quando? Mercoledì?

Mercoledì 23 e la situazione si è sbloccata. Abbiamo segnalato questo a Mediaset ma ti voglio dire di più…

Ti ascolto volentieri…

A questa riunione hanno preso parte le più alte autorità indiane, quelle che, in sostanza, dovevano rilasciare le autorizzazioni ed eravamo presenti ovviamente noi, il mio consigliere di amministrazione e due rappresentanti del corpo diplomatico italiano di Nuova Dehli. Ti dico questo per darti un’idea del livello al quale abbiamo portato il problema per ottenere una soluzione che alla fine abbiamo ottenuto.

Nessun rappresentante di Mediaset?

Abbiamo invitato a questa riunione Massimo Porta (responsabile intrattenimento Mediaset, ndDM), o persona da lui delegata, giacché ci tenevamo a far sapere a Porta come ci muovevamo e per renderlo partecipe della conclusione dell’iter burocratico alla quale eravamo arrivati. In iter rallentato per inadempienze di Rti, della quale ti parlerò tra un attimo.

Addirittura. Ma alla fine Porta vi ha raggiunto?


25
settembre

LA TRIBU’ MISSIONE INDIA: LA VERITA’ SECONDO SILVIO TESTI

La  Tribù Missione India Annullata Partenza

Tra poco, su DM