5
settembre

LA TV SECONDO VIDEOCRACY: FABRIZIO CORONA NUDO E LA SUONERIA FASCISTA DI LELE MORA

Fabrizio Corona nudo (Videocrazy)

Il giudizio sulla tv italiana si fa sempre più impietoso e dire che i nostri palinsesti sono pieni di robaccia è diventata la moda intellettuale più chic. Proprio su questa scia di riserve sulla qualità della programmazione made in Italy si innesta il documentario che tanto ha fatto discutere già prima dell’arrivo nelle sale, datato 4 settembre. Parliamo naturalmente di Videocracy, accolto con grande entusiasmo alla Mostra del Cinema di Venezia.

In attesa di conoscere la reazione del pubblico italiano al film, anche se è prevedibile un successo solo presso alcune nicchie che fanno dello snobismo verso la tv il loro manifesto ormai da tempo, possiamo sicuramente notare come già a partire dal trailer, ci sia un montaggio a tesi volutamente eccessivo, a tratti pretestuoso, che usa sapientemente gli scandali mediatici degli ultimi mesi come presunto collante culturale capace di giustificare, a parere del regista Gandini, il degrado dell’italico sistema audiovisivo.


Ora, premesso che è giusto e legittimo avanzare delle richieste mirate a dare più spazio all’arte, alla letteratura, al cinema d’autore, e considerato che non solo il regista svedese ha espresso perplessità sulla gestione del nostro sistema televisivo, il problema di Videocracy è la forzatura dei teoremi e l’ipocrisia della ricostruzione. Andiamo a vedere quali sono gli assiomi più estremi.

E’ molto, troppo, facile partire dalle figure di Lele Mora e Fabrizio Corona, decisamente i personaggi più televisivamente provocatori nella storia della recente tv italiana, e pretendere di rivestirli di emblematicità, come se fossero davvero i burattinai di uno spettacolo squallido atto a produrre business e lobotomizzare le menti per fini poco puliti. Sia chiaro, è lecita ogni critica ma è anche corretto non restare in silenzio dinanzi a ricostruzioni ingiuste e poco generose.

Al di là di ogni considerazione politica che, occupandoci di televisione, tralasciamo volutamente, costruire un trattato sulle immancabili dichiarazioni ad effetto di Fabrizio Corona, talmente ossessionato dalla voglia di far parlare di sè da vendere ancora una volta le sue nudità alla telecamera con incredibile nonchalance e sulle immagini patinate delle lussuose ville di Lele Mora (colto mentre si dimena a bordo piscina mostrando orgogliosamente il suo screensaver nazista e la sua suoneria fascista) facendo credere che l’ambiente della Sardegna delle feste glamour è quello che poi decide tutte le sorti italiane… tutto questo è davvero troppo, soprattutto se aggiungiamo che queste allusioni gettano scorrettamente nel calderone anche volti come quello di Simona Ventura, che viene invischiata assurdamente solo sulla base delle sue frequentazioni mondane estive.

E’ come se un regista italiano sfruttasse qualche piccolo scandalo oltreconfine e da lì montasse un valzer di immagini fortemente connotate dall’erotismo (basti vedere qualche puntata di Grande Fratello estero, come abbiamo spesso evidenziato nella nostra rubrica), supportate da interviste ad aspiranti starlette arriviste o a manager bizzarri, e il gioco è presto fatto.

Caro signor regista se il suo obiettivo era veramente quello di individuare, con serietà e pazienza, i problemi del nostro sistema televisivo e culturale, ritenti, sarà più fortunato. E poi saprebbe illuminarci con qualche modello televisivo svedese da imitare, perché a noi risulta solo che la tv scandinava sia tra le peggiori in Europa a livello di qualità.



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66 Commenti dei lettori »

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1. sirio ha scritto:

5 settembre 2009 alle 18:27

Che dire di Corona..oltre al fatto che ci lascia sempre più sgomenti. Quale sarà la sua prossima mossa…ci dobbiamo aspettare di tutto



2. warrior ha scritto:

5 settembre 2009 alle 18:32

Non mi sorprende…Poi Lele Mora ha sempre detto di avere idee di estram destra, non vorrei dire una fesseria, però mi sembra che abbia anche il busto di Mussolini in casa…



3. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 18:45

ah però. questa chicca mi mancava. Grazie warrior



4. Lorena ha scritto:

5 settembre 2009 alle 18:53

vabbè la ventura è stata tirata in causa, probabilmente, perchè apparteneva (non so se sia ancora del clan) alla corte di Mora.
Metà dei “personaggi” televisivi, soprattutto i cari tronisti, appartengono all’entourage di Mora. La televisione è parzialmente, tutta o anche, quella orchestrata da Lele Mora.
Non credo sia il caso di far finta che Corona sia un estremo trascurabile del nostro panorama televisivo, non credo sia una mina impazzita, forse è solo la punta dell’iceberg, o il meno ipocrita, il più spudorato surfista del sistema.
Personalmente ritengo sia anche errato dargli spazio, anche criticandolo o mettendone a nudo la pochezza, come sembra faccia il film.
Non dimentichiamo che folle di ragazzini urlanti si contendevano le sue mutande da un balcone qualche tempo fa: non è forse questo un sintomo di malessere culturale?
Io non credo che qualche regista straniero possa arrogarsi il diritto di darci lezioni di alcunchè, però credo che il diritto di critica sia legittimo: obiettivamente il mondo dello showbiz, come tanti altri settori, è un po’ sporco, non possiamo certo censurarlo, nemmeno ostracizzarlo, ma almeno prenderne atto.



5. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:02

per carità ben vengano tali occasione di riflessione ma non si può giudicare un paese dalle forme d’intrattenimento che produce collegandoli a teorie copsirazioniste un pò esagerate. Inoltre tali forme ‘degradate’ hanno corrispettivi perfetti in tutte le altre programmazioni del mondo quindi trovo poco pertinente l’analisi



6. stefano66 ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:06

cristian
pur non avendo ancora visto il documentario
concordo in pieno con la tua analisi.
Invito il regista Gandini a farsi un giro a Predappio e/o nella Romagna rossa per vedere cosa ne pensano i cittadini comuni di questi luoghi comuni
del passato italiano.
E anche sul presente.



7. Lorena ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:09

sono d’accordo.
possono giudicarci male, e lo fanno, perchè oltre a questo possono attingere a tanta di quella roba, su di noi, da farci un’enciclopedia.
Vero che esistono forme di trash parallele, ma da noi forse c’è un legame più stretto, e pericoloso, tra alcuni settori, come l’insiemistica delle scuole medie, per capirci: le aree si sovrappongono, e i meccanismi di potere passano attraverso il video.
Il video E’ il modello, è il potere, inteso nella sua più ampia accezione.
Io non lo so, ma altrove funziona così?



8. Luca ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:09

Chi ha scritto questo post forse non si rende conto in che razza di paese viviamo e pur di difendere il sottoprodotto televisivo che ci circonda, accusa di snob chi critica, anche in maniera feroce, quello che viene trasmesso dal tubo catodico. io non sono nè snob, nè moralista, ho 30 anni, quindi neanche un’età che mi permette di filosofeggiare sull’esperienza ampia del passato, ma è una vergogna quello che ogni giorno passa la televisione, in mano al presidente del consiglio, sia a livello pubblico, che a livello privato. la cosa di cui mi vergogno è che la stragrande maggioranza dei miei connazionali se ne strafrega dei problemi del mio paese, e si abbeverà a cio’ che passa la tv, dai reality, ai talent show, alle signorine ‘villa certosa’ passando per il nulla di fiction e quiz senza senso e di una stupidità che rasenta la vergogna. te ne accorgi di cosa siamo noi italiani quando devi aprire bocca e non sai quando è stata l’unità di italia o qual’è l’ultima riforma costituzionale. continuate a difendere i vostri lele mora, fabrizio corona, mara maionchi, simona ventura, e tutti questi personaggi da 8-10, 12 milioni di spettatori, come se è giusto giudicare le persone da quanto attraggono il pubblico televiso, con il nulla. credo che videocrazy sia un gran film, io per il mestiere di giornalista che faccio l’ho vista in anteprima un mese fa. un film che dovrebbe anche solo far riflettere l’1% di ognuno di noi sul razza di paese che siamo diventati. uscendo dai confini nazionali ci si accorge di come siamo giudicati come popolo, di come sia giudicati come sempre piu’ ‘non democrazia’, di come i nostri prodotti cinematografici e televisivi vengano giudicati non negativi, ma vergognosi
rappresentero’ anche lo 0,5% dell’italiani che legge i giornali, quando deve parlare di un qualsiasi argomento, dall’economia alla storia, un libro o una rivista su quell’argomento l’ha aperta, schifa i lele mora ed i fabrizio corona, e si vergogna sinceramente del paese in cui vive, ma solo chi volta la testa dall’altra parte, può accettare quello che sta accadendo in Italia, non solo a livello politico.
In questo forse esagero, ma sinceramente mi fanno ribrezzo non tanto i produttori o i personaggi che frequentano certi prodotti televisivo (dalla d’urso, alla clerici, passando per la ventura etc etc), ma mi vergogno del mio connazionale che li guarda. mi vergogno davvero per loro



9. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:26

Luca leggi bene quello che scrivo. Ho detto più volte che non contesto la giustissima richiesta di una tv più culturale e più libera e sono tra i primi a volere un servizio pubblico diverso. Quello che voglio sottolinaere col mio post è altro invece: non credi sia un pò forzato fare tali collegamenti per descrivere la realtà italiana? Trovo troppo facile sfruttare gli affaire di cronaca degli ultimi mesi e aggiungere espressioni di marcio per affossare un’intera nazione e fare soldi su questo teorema dato che in qst moment tira parecchio la moda di dare degli stupidi ingrifati agli italiani… c’è un’emergenza culturale e nessuno la nega ma le radici vanno cercate altrove: la tv non può essere senpre additata come la cattiva maestra, anche perchè non dovrebbe fungere necessariamente da maestra. Dimmi se espresso così il mio pemnsiero mi salva dalla tua invettiva, manco fossi un forsennato difensore del coronismo



10. paolaok ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:27

Non conoscevo l’esistenza di questo documentario, per cui mi baso su quello che leggo qui…
Non posso che essere d’accordo con chi ritiene assolutamente smontabile questa teoria sulla televisione che fa male alle nostre menti… Basti pensare che basterebbe cambiare Fabrizio Corona, Mora e gente di quel giro lì, con Lucarelli, la Gabanelli e Biagi, solo per dire le prime tre persone che mi vengono in mente, in un panorama televisivo, che secondo me, rimane ancora su un buon livello…
Su questi “intellettuali” che sputano sulla tv ci sarebbe molto da dire… Ne conoscono alcuni, che predicano il “Non guardate la televisione che fa male” e poi firmano articoli su riviste di cronaca rosa parlando dell’ultimo gieffino di turno, o in alternativa, dell’ultimo tronista che sta sulla cresta dell’onda questa estate. Capite da soli, che almeno dovrebbero avere un pò di coerenza tra quello che dicono, e quello che fanno… Credo partano da un punto fondamentale: il pubblico, per loro, è deficiente. Il punto è questo, ed è qui se si sbagliano. Il pubblico televisivo si è svegliato… basta leggere i commenti che vengono scritti quotidianamente anche su questo blog. L’occhio è diventato acuto, attento e sveglio. Sopratutto quello che riguarda l’argomento “finzione”, che per tanti anni ha retto in tv. Il pubblico ama il vero. Il vero antipatico, il vero simpatico, ama il vero. Punto.
Sarò ottimista io ma anche l’effetto Corona sta passando… Per me è in declino… Dell’impero di Mora è rimasto pochissimo, se li sogna i soldi che giravano anni fa…



11. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:37

Cara lorena,
lancio una provocazione; se la tv è piuttosto simile in tutto il mondo sono tre le opzioni:
o gli italiani hanno una natura diversa dagli altri e assorbono volutamente solo i modelli più negativi
oppure sbagliamo il bersaglio delle critiche e dovremmo prima combattere altri degradi a monte iniziando per esempio dal ridare dignità e compatttezza all’educazione scolastica degli italiani.
oppure questa sorta di continua condanna della gente comune per i suoi gusti non fa altro che acuire la tendenza a sconfinare nel ‘basso’.

Sono sicuro che benigni con la lettura della commedia farebbe di nuovo il record di ascolti, ma non per qst un qualsiasi reality non può contemporaneamente interessare gli stessi italiani.

Non è un pò datata questo manicheismo buoni cattivi che proponete per la tv?



12. Michele ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:44

Non ho ancora visto il film…che i nostri palinsesti siano pieni di robaccia comunque è un fatto. Non conosco la tv estera, ma faccio fatica a credere che al mondo ci possa essere di peggio: non esiste un telegiornale decente, c’è pubblicità ovunque, non c’è nessun rispetto per l’arte ( censura: vedi il doppio caso Luttazzi e il caso “Brokeback Mountain”; vedi i tagli pubblicitari nei film, che in alcuni casi vengono fatti nel vivo di una scena o addirittura di un dialogo ), non c’è rispetto per il pubblico ( siamo subissati di repliche e di prodotti scadenti ).
Intendiamoci: la televisione di intrattenimento non è un male…basta che a farla siano dei professionisti seri; basta che i programmi abbiano non dico una premessa filosofica, ma per lo meno una parvenza d’utilità e uno straccio di coerenza. Invece non c’è neanche questo: la nostra tv è piena di dilettanti, di idioti allo sbaraglio ( i vari protagonisti di reality ), e i programmi si riducono a dei contenitori amorfi, dei grandi spazi in cui si dice e si fa tutto, si passa con nonchalance da un argomento all’altro, da un genere all’altro, cercando di parlare a tutti, e che proprio per questo rasentano il vuoto, la totale inutilità ( vedi le varie Domenica In, Prova del Cuoco, Quelli Che… ).
Quanto ai professionisti, sono per lo più degli smidollati, incapaci di esprimere un’opinione che non sia quella del Padrone, oppure dei corrotti ( vedi i vari Bignardi, Fiorello, Bisio, Fazio, etc… ). A questo proposito ( Fazio&compari ) rimando ad un vecchio articolo di Andrea Scanzi, che tuttavia mi sembra attualissimo: http://temi.repubblica.it/micromega-online/fabio-fazio-e-non-solo-i-santini-del-veltronismo.
Un ultimo appunto: credo che, in questo contesto storico, difficilmente si possa parlare di tv senza parlare di politica, o viceversa.

Chiedo scusa per essermi dilungato tanto. Credo anche di essere andato un po’fuori tema…la cosa mi è semplicemente sfuggita di mano. Perdonatemi. Un saluto

Michele



13. Davide Maggio ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:50

@ Michele: il vero problema secondo il mio modestissimo parere risiede proprio nelle persone come te che non apprezzano cio’ che hanno. E’ chiaro che ci sono tante, tantissime cose da migliorare ma non riconoscere che la nostra tv e’ tra le migliori del mondo e’ veramente una bestemmia. Se andassi all’estero te ne accorgeresti. Prendi anche l’osannatissima America… li’ il varieta’ e’ completamente out. Se accadesse da noi una cosa del genere, si scatenerebbe un putiferio.
Sui telegiornali, invece, sono d’accordissimo con te anche se, per la verità, io punterei piu’ il dito nei confronti del servizio pubblico che, per quanto mi riguarda, viene fatto spesso e volentieri da Sky anche se, in quest’ultimo caso, siamo di fronte, a parere del sottoscritto, ad un potenziale caso di “monopolizzazione” mediatica molto forte.



14. studentboy ha scritto:

5 settembre 2009 alle 19:53

paolaok,
condivido pienamente il tuo discorso. Se t consola tutti i più recebt studi di comunicazione internazionali parlano di un’evoluzione netta dello spetattore che ha più fiuto nel cogliere il falso, il finto e di contro l’autenticità. Il problema italiano è che non c’è una tale apertura culturale per capire i fenomeni ma si prefersicse ancora la posizione dell’intransigenza



15. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 20:26

C’è una grossa contraddizione in molta parte della critica a mio parere: si invoca spesso per i nostri prodotti la qualità delle serie americane quando è proprio in conformità al successo americano delle produzioni che il nostro panorama è profondamente cambiato (format, gossip, star system, tv della realtà). Dobbiamo risolvere un problema fondamentale: accettare che la tv, la privata in primis, è un’industria culturale, con tutto il corollario che comporta. è difficle accettarlo ma il prodotto televisivo in tale ottica diventa come una qulasiasi altra merce industriale.



16. giulia ha scritto:

5 settembre 2009 alle 20:47

Michele :
La televisione d’intrattenimento dev’essere fatta da professionisti : è questo il punto cruciale , poi si può rappresentare di tutto ma lo si deve gestire in modo intelligente. Anche gli idioti allo sbaraglio (…) possono avere un ruolo se presi per il loro verso : i fondelli. Invece la televisione più oscena è quella che vuole trattare in modo serio un cretino, un impostore, una baldracca, un cafone maleducato e spacciarli
per qualcos’altro.
Per quanto riguarda Fazio, Benigni, Celentano, Fiorello, Bignardi, Bisio e tutti quelli che hai citato o che sono stati citati nel all’articolo di Scanza , io non sarei così selettiva. Hanno sicuramente dei difetti evidenti a buona parte di noi e bisogna prenderli con le molle, ma sono anche tra i migliori che abbiamo. Io detesto il Celentano profeta ma adoro l’artista e penso più o meno lo stesso di Benigni . Ognuno di questi ha luci e ombre , io le vedo entrambe e non mi lascio condizionare però se oscuriamo loro in televisione chi resta?



17. Simone ha scritto:

5 settembre 2009 alle 20:52

È la prima volta che intervengo in questo blog anche se lo leggo anche più volte al giorno. Secondo me stiamo perdendo di vista che anche questo film o docufilm non è altro che un montaggio di ciò che la gente desidera vedere e sapere. Probabilmente dovremmo smettere di dare tutta questa importanza ai vari personaggi che sono alla ribalta in questo momento e un sistema c’è abbiamo tutti un telecomando e quindi basta cambiare canale o premere il tasto rosso e tutti questi pseudo personaggi spariscono. Questa è la vera videocracy . Ma siccome questo non accade non continuate per favore a dire che siamo caduti in basso perché non è vero. Tutto quello che vediamo leggiamo e ascoltiamo è quello che vogliamo . Meditate gente meditate.



18. alex ha scritto:

5 settembre 2009 alle 21:23

personalmente a me i reality show, nel bene ,nel male , nn creano disastri, nn ci rendono ne più intelligenti, ne più stupidi,
la tv italiana nn è certo così squallida come si dice,(anche io a volte lo dico che è squallida ma onestamente, forse è più per sentirmi figo, o super,o per seguire la moda , )
fa più danno una notizia nn data, o raccontata in un cero modo, se nn addirittura falsa, che il bacio di belen a quel rubicondi

trovo per esempio patetico che si spari a zero sul ragazzo che fa il pane e nn sa la storia, la geografia ecc(se fa il fornaio, deve sapere fare il pane, nn certo la divina commedia a memoria)
mi sembra che da questi reality si pretendano delle cose che nn sono di loro competenza

ci stanno poi così tanti canali, anche a livello locale, dove secondo me è quasi impossibile giudicare male la tv,le scelte sono tante
siamo forse abitutati a vedere rai e mediaset come la bibbia televisiva(e che nn devono sbagliare un colpo), ma in realtà le offerte televisive ci permettono di avere tante soluzioni, spesso più buone di quanto pensiamo secondo me

la tv è come una donna, va a gusti, io passo tranquillamente da un buon documentario all’isola, nn mi ritengo stupido, ne intelligentissimo, solo un normale telespettatoire che guarda ciò che gli piace, e nn segue la strada di chi dice: ma come fa uno che guarda piero angela a vedere anche l’isola??’semplice vanno a giorni alterni, o li registri, mi sembra che ci vogliamo impegnare troppo a essere intelligentoni a tutti i costi



19. paolaok ha scritto:

5 settembre 2009 alle 21:25

Giulia ha ragione… anche perchè chi sarebbe l’arternativa??? Miglioriamo la tv, ma con cosa??? Mancano le idee… Figuriamoci i personaggi…



20. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 21:32

Simone trovo molto intelligente il tuo intervento quando dici che anche questo è qualcosa che vogliamo vedere. Dietro il documentario c’è la furbata di cogliere al balzo un trend di pensiero che potrebbe assicurare al film rislto e incassi. Se andiamo a vedere tutti quelli che si pongono come alternativa al sistema troviamo spesso che creano a loro volta un sistema di potere che scadono in logiche peggiori rispetto a quello che predicavano



21. Cristian Tracà ha scritto:

5 settembre 2009 alle 21:37

Anche in Alex colgo qualcosa di estremamente bello per un vero dibattito. Il consumatore onnivoro è una realtà culturale in crescita e io stesso appartengo al genere spaziando da quello che definiscono trash ai generi dotti pèr eccellenza quali prosa, tragedia classica, letteratura.
tutto sta nell’educazione che precede il porsi davanti a qualsiasi oggetto. In un reality spesso ho trovato degl spunti di riflessione che dieci film non sono stat capaci di darmi, enon penso di essere l’unico. Vi faccia riflettere l alto grado di gente istruita che ama l’isola: in questi caso il ridurre tutto all’ignoranza mostra chiaramnt a mio parere tutte le sue falle interpretatve



22. stefano66 ha scritto:

5 settembre 2009 alle 21:51

Più vado avanti con gli anni e più penso che in tv vediamo quello che realmente vogliamo vedere.
Quando si creano a tavolino certi casi e ci si specula sono sempre più convinto che sia fatto come forma di pubblicità occulta.
A volte si fa fatica a trovare le notizie che interessano veramente ma a mia memoria questa storia è antica molto di più di quello che vorrebbero far credere coloro che tutti i giorni dicono in tv si sta andando verso una dittatura…ma se sento che lo dicono che dittatura è?
Sinceramente poi il fatto che saremmo inferiori ad altri europei e agli americani mi fa sorridere.
Da chi lo dice gradirei avere un’esempio,concreto.
Siamo diversi,non inferiori.
Ma tutti i paesi sono diversi l’uno dall’altro.
Questo è un bene non un difetto.



23. alex ha scritto:

5 settembre 2009 alle 22:20

grazie cristian

per quanto riguarda il documentario, nn dimentichiamoci che siamo sempre abituati a vedere la ragazza con il piccolo ruolo in tv, come quella che è arrivata li nn per merito, ovvio che questo documentario è quello che ci farà dire: visto avevo ragione!!!!
nn credo sia così, per lo meno nn per tutti e tutte e in ogni parte del mondo

probabilmente se si girasse un documentario in certi uffici, certe aziende, avremmo la stessa identica immagine e opinione,ma anche qua nn per tutti e tutte in ogni parte del mondo



24. Simone ha scritto:

6 settembre 2009 alle 01:16

Grazie cristian . Allora cercherò di intervenire più spesso . Sono un attento lettore del blog . David maggio è un grande come tutti i suoi collaboratori. Continuate così. Buona notte



25. Michele ha scritto:

6 settembre 2009 alle 02:24

Giulia:
Ok, siamo d’accordo. Ma mettere dei poveri idioti in televisione e poi prenderli per i fondelli non è intrattenimento, è una mostruosità. Una cosa è prendere in giro i comportamenti ( in questo caso ci si dovrebbe affidare a degli scrittori che sappiano stigmatizzarli e a degli attori che mettano in scena i loro copioni ), un altro è prendere in giro le persone. Questa mi sembra una cosa immorale. Mi spiego meglio: l’immoralità non sta nella presa in giro in sè: a volte è perfettamente lecita, e anzi ha un che di nobile ( la critica del potente, la satira ). Ma questa è una cosa diversa: in questo caso i “bersagli” non si trovano in una situazione di potere. Il potere gli viene dato al solo scopo di renderli oggetto di scherno. Che senso ha tutto questo? Non sarebbe stato meglio non dargli questo potere, visto che non lo meritano ( dal momento che sono cretini, impostori, baldracche, cafoni etc… ), e darlo invece a chi avrebbe potuto usarlo per fare qualcosa di bello, o magari di utile? Ad esempio per intrattenerci, o per smascherare chi veramente lo merita?
Per i motivi che ho appena spiegato, ritengo che tutti i reality show siano immorali, ipocriti e pericolosi per la salute del paese.

Riguardo ai “professionisti”, non credo che siano i migliori che abbiamo. Sono i migliori tra quelli che hanno accesso in tv, il che è un’altra cosa. E, se hanno accesso in tv, è proprio per merito dei difetti che ben conosciamo. Detto questo, niente da dire dal punto di vista artistico ( anche se personalmente non amo nessuno dei personaggi sopra citati…ma questo è un fatto di gusti ).

Davide:
Non volevo fare confronti con le tv straniere, come ho detto non le conosco. Ho voluto soltanto esprimere il mio parere sulla tv italiana.
Comunque, non ho capito l’accenno alla tv americana e al varietà…posso chiederti cosa intendevi ( curiosità )?



26. Cristian Tracà ha scritto:

6 settembre 2009 alle 04:27

reality show immorali: mi sembra pure qualunquismo



27. ester ha scritto:

6 settembre 2009 alle 09:01

L’immoralità di tutto questo sistema è il messaggio che se ne evince: chiunque sia dotato di faccia tosta, chiunque sia pronto (e prono) a tutto può avere spazio in tv. L’immagine dell’Italia la roviniamo noi, siamo noi i primi detrattori e ci rendiamo rdicoli agli occhi di tutti.
Banale e scontato affermare che non ci sono più valori… ma vero
Cominciamo davvero a spiegarlo ai nostri figli, comincino gli insegnanti a impostare le menti dei bimbi sui meriti e sulla fatica per acquisire risultati, insegnamo loro il significato delle parole “dignità” e “rispetto” per se stessi e per gli altri. Comincino per primi i cosidetti giornalisti, lo scempio di questi ultimi mesi ne è esempio, come esempio è stato quello di vedere nei vari telegiornali la discesa trionfale a Venezia di una prostituta fotografata e inseguita dai giornalisti come una diva.
Queste immagini dicono tutto, purtroppo



28. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 09:29

Michele :

Sicuramente sono i migliori fra quelli che hanno accesso alla tv, ci mancherebbe! Questo è sacrosanto.
I canali di snodo alla televisione o sono truffaldini o sbagliati ed è normale che uno veramente bravo ma con pochi santi in Paradiso o con una sua dignità ( mi riferisco soprattutto alle donne ) abbia difficoltà ad emergere. Il prof. Aldo Grasso sostiene che nei suoi anni d’insegnamento accademico , nessun dirigente televisivo , gli ha mai chiesto di segnalargli qualche studente particolarmente brillante . E questo la dice lunga.

Per quanto riguarda gli idioti allo sbaraglio , non credo che sia immorale ridicolizzarli e farne carne da macello per la loro inconsapevole comicità.
E’ gente priva di dignità che fa carte false per un’ unghia di visibilità, il minimo che si possa fare è esaltarne la naturale ridicolaggine.
Certo, se ne potrebbe fare a meno ma visto che ci sono …
E comunque per dimostrare quanto sia cretino, un cretino, ci vuole gente intelligente, invece in televisione il cerchio si chiude perchè il ciarpame è omogeneo.



29. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 09:43

Michele:
I reality immorali sono quelli in cui la finzione più volgare e grossolana viene spacciata per realtà o quelli in cui dei saltimbanchi vengono arruolati per ” prendere in giro ” il pubblico. Però, se ci pensi questo non avviene solo in questo genere televisivo : è buona parte della tv ( e dei giornali ) che si regge su questi presupposti.



30. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 10:05

E c’è un’ ultima cosa che vorrei aggiungere : Cesare Lanza sostiene che la sua televisione produce trash ( il suo è veramente tale ) perchè alla gente piace. Può darsi che una fascia di pubblico sia così : a Buona Domenica arrivavano interi torpedoni di donne scalmanate, ma si è mai chiesto chi sono tutti gli altri?
Prima il pubblico era una cosa astratta, ognuno poteva descriverlo come più gli faceva comodo. Oggi attraverso internet il pubblico si palesa e dice la sua.
Ha ragione Francesca Senette quando scrive che immagina la nostra faccia nei televisori . Forse su questa cosa ci ha un pò giocato ma se lo fa davvero ne saprà più degli altri.



31. paolaok ha scritto:

6 settembre 2009 alle 11:09

Cesare Lanza ha una scuola con corsi di: giornalismo, recitazione, autori televisivi e sceneggiatori, regia televisiva teatrale cinematografica, scenografia, musica e canto, conduzione, e un corso insolito su “psicologia e successo”…
Io vorrei proprio sapere cosa si insegna lì… Nel senso come viene visto il pubblico televisivo dai suoi occhi…



32. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 11:16

paolak:
praticamente è una fabbrica di nuovi mostri. ;)



33. Cristian Tracà ha scritto:

6 settembre 2009 alle 11:24

Noto con piacere che gli apocalittici stann lasciando il posto a persone che con l’aumentare dei commenti mostrao tutto il loro buon senso e vanno ad individuare più alla radice i problemi. Giulia che ciò dici a proposito di Grasso è veramente drammatico ma drammaticamente veritiero e puntuale



34. Nedda ha scritto:

6 settembre 2009 alle 12:51

Mi urta molto leggere il nome di una professionista come simona ventura che di certo non ha niente e nessuno da ringraziare tra i menzionati di questo documentario..e allora questa fregnaccia stessa mi fa subito capire come questo sia uno dei classici pezzi fuori luogo falsamente moralisti e poco originali, che cercano di far leva su pseudo critiche trite e ritrite per ottenere consensi. E dal momento stesso in cui citano corona non fanno che osannarlo, nella logica coroniana. Invece nel momento in cui mi citano la vita mondana della ventura mi chiedo cosa c’entra se va in disco o ad una festa tosto che quello che le va di fare nella sua vita xdivertirsi con quello che fa in televisione, dato che non è certamente una che ha bisogno di far leva su presenze o liti a festini vari..



35. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 13:04

Cristian Tracà :
Comunque io non sono apocalittica : ho sempre detto che in televisione guardo tutto e che l’ Isola è addirittura, uno dei miei programmi preferiti.
In tv, così’ come nella vita, m’indignano l’imbecillità e l’ingannevolezza e i palinsesti ne sono pieni.



36. Cristian Tracà ha scritto:

6 settembre 2009 alle 13:52

nedda hai scritto che è un pezzo fuori luogo e falsamente moralista? o volev dire documentario. Perchè il pezzo mi sembra tutt altro che moralista e va proprio nella direzione in ci dici tu per simona ventura. Quindi credo e spero sia un lapsus



37. Peppe ha scritto:

6 settembre 2009 alle 15:12

In SPAGNA la tv è UGUALE. Perchè da loro la POLITICA è diversa? Forse perchè la TV di INTRATTENIMENTO centra poco con LA DISINFORMAZIONE?



38. stefano66 ha scritto:

6 settembre 2009 alle 15:42

peppe
con tutti i paesi possibili hai proprio trovato il paese giusto per fare paragoni politici…..
Jose maria Aznar è il Presidente del Consiglio di amministrazione della News Corporation.



39. Cristian Tracà ha scritto:

6 settembre 2009 alle 15:58

riprendendo ciò che dice PEPPE mi ricordo che quando son stat in spagna vedev una tv decisamente più forte nei contenuti erotici eppure non si è mai parlato di fine del buon gusto, catastrofi morali e company.Eppure è un paese che negli utimi anni sta dimostrando grande civiltà e maturità. Come dice Peppe l’intrattenimento è un pò un’area a sè.



40. Tania ha scritto:

6 settembre 2009 alle 16:00

Non mi è piaciuto questo post e non vorrei dire una bestemmia ma non è che adesso che Davide Maggio è entrato nelle grazie di Barbara d’Urso questo blog vuole dare meno fastidio possibile a Mediaset? Se avvertissi questo dico già che smetterei di leggerlo.



41. Nedda ha scritto:

6 settembre 2009 alle 16:03

:-D no no il documentario intendevo..il pezzo è tutto il contrario anzi denuncia proprio ciò. In effetti il termine pezzo è fuorviante..



42. Davide Maggio ha scritto:

6 settembre 2009 alle 16:04

@ Tania:

1. questo post non e’ scritto da Davide Maggio;
2. Davide Maggio sposa in pieno quanto scritto dal sul collaboratore;
3. Davide Maggio e’ nelle simpatie di tutti e di nessuno;
4. Davide Maggio cerca di essere sempre il piu’ possibile obiettivo;
5. Davide Maggio e’ libero di scrivere quello che piu’ ritiene opportuno;
6. Tania e’ altrettanto libera di andarsene.



43. Peppe ha scritto:

6 settembre 2009 alle 16:34

STEFANO ma loro hanno ZAPATERO e nessuno mi pare si lamenti del fatto che le mancanze del GOVERNO derivino dalla TV D’INTRATTENIMENTO.



44. Nedda ha scritto:

6 settembre 2009 alle 16:41

Tra l’altro mi ricordo che a studio aperto avevano annunciato la presenza di corona (che chissà che ci azzecca) al festival del cinema a venezia ma non so se c’è poi andato..invece simona c’era e chissà se avrà visto questo simpatico documentario..immaginate che bello per una del suo calibro essere accostata a corona e inserita sempre in argomenti e discussioni del genere (anche se negli ultimi anni un pò meno)..come se una donna di televisione del suo livello dovesse sempre essere messa in discussione e screditata. Non penso ci vogliano troppi sforzi per uscire da questi cliché.



45. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 17:21

Simona Ventura viene tirata in ballo ( mi riferisco al documentario ) tutte le volte che si parla di televisione trash e lei, che ormai ha l’esperienza di un soldato di ventura, appunto, la butta sull’auto-ironia conoscendone i vantaggi mediatici.
Su di lei mi sono espressa tante volte : la sua prorompente spigliatezza, l’energia che trasmette, l’ indiscussa professionalità ne un pezzo unico ed insostituibile della televisione. Il trash che le viene attribuito è relativo ed opinabile . Io dell’ Isola le contesto per esempio, solo i momenti recitati . :) Se la toccata e fuga fra Belen e Rubicondi fosse stata vera
( io ancora non l’ho capito, per la verità ) io non avrei nulla da ridere. Non mi scandalizzo tanto facilmente, non sono una moralista.
Se le due orrende gemelle di Fuorigrotta non fossero entrate con un copioncino già scritto ( forse da loro stesse ) non mi sarei irritata più di tanto ( anche se il solo guardarle risulta fastidioso ).
Si sono comportate da cafone ? Beh, se lo sono davvero ne prendiamo atto , la loro volgarità fa folklore. Però loro sono state folkloristiche ma anche tarocche e non meritavano tutto lo spazio che ha dato loro la conduttrice . In realtà le sorelle De Vivo sono più adatte al mercato del pesce che alla televisione, fermo restando che una pescivendola vera , se autentica e spontanea, è arruolabile fra i Nip dell’Isola.
Poi vabbè, alla Ventura perdoniamo tutto, ma anche lei è monitorata…;)



46. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 17:22

la spigliatezza e tutto il resto…NE FANNO…
scusate.



47. ANTONELLA ha scritto:

6 settembre 2009 alle 17:27

Questo film è un documentario per il popolo svedese. Non è una critica secondo me generalizzata a tutta la tv italiana, ma a una parte di essa, che ormai ha dato vita a un fenomeno sociale e di costume che esiste .

A noi italiani questo film non interessa, non svela nulla di nuovo.

Non possiamo negare che’ c’è una metà di pubblico tv nel ns. paese che vede nella possibilità di apparire in tv la realizzazione dei suo sogni . Queste persone che vedano o meno il film poco importa, fanno parte del fenomeno che descrive il regista e non troverebbero nulla di scandaloso in quello che si racconta, anzi!

L’altra metà di pubblico abituata a vedere tutto ciò con molto distacco se vedesse il fim, non scoprirebbe di certo nulla di nuovo, ma continuerebbe a disprezzare cio’ che già disprezza nel suo piccolo.
Quindi..

Credo solo voglia mettere in in evidenza che una parte di questa tv, quella commerciale maggiormente , ha sicuramente avuto il suo “peso” nel far credere in valori negativi e quindi ha inciso, non possiamo negarlo, sul tessuto culturale italiano

PER ESISTERE BASTA APPARIRE , PER SVOLTARE BASTA ANDARE AL GF O A UOMINI E DONNE … FARE LA VELINA ETC…

e la cosa piu’ grave appunto ..E’ CHE QUESTO ORMAI SIA CONSIDERATO LA “NORMALITA” . (possiamo forse dire il contrario?)

Noi ci offendiamo poi se qualcuno ce lo fà notare, come mi è parso di capire in questo post, sarebbe ipocrita non dare ragione a questo regista italiano che vive in Svezia, che non è uno spettatore passivo, e da italiano si preoccupa giustamente di questo “andazzo” …

Poi tutti i vs commenti vanno benissimo, ma non possiamo far finta di niente anche di fronte allo squallore che emerge dalla cronaca di questi giorni.. e cioè di quanto si è disposti a fare pur di esserci…

e’ normale tutto questo?



48. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 17:41

Antonella :
Il Corriere.it ha pubblicato le foto della D’Addario che a Venezia è stata accolta come una star ( la didascalia recita proprio così ). E’ lo sdoganamento ufficiale delle escort (o p…..e per i nostalgici del termine reale) .



49. ANTONELLA ha scritto:

6 settembre 2009 alle 17:54

appunto
e non dobbiamo preoccuparci???
e’ quello proprio che voleva sottolineare il regista
che tutto questo
è considerato
NORMALE

anche che la prostituta diventi una star, per il solo fatto DI ESSERE APPARSA SUI MEDIA per una presunta vicenda di sesso col premier

Non dimentichiamoci che dopo lo scandalo vallettopoli le starlette implicate dichiararono ai giornali che questa inchiesta aumentò la loro popolarità e di conseguenza portò anche piu’ lavoro

e poi Corona … è un esempio vivente!

E scusate chi ci osserva dall’esterno ha ragione o no a pensare che forse c’è qualcosa che non va?



50. giulia ha scritto:

6 settembre 2009 alle 18:33

Antonella :
Ho appena visto l’intervista di Daphne Barak a Noemi Letizia impupattolata come una bambola di porcellana . C’è poco da aggiungere…



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