Alla fine scopri che tutto il mondo è paese. Belpaese. E che pure i francesi, maestrini per vocazione, non sono poi così diversi da noi. Ieri sera i cugini d’oltralpe hanno assistito all’atteso dibattito televisivo tra Nicolas Sarkozy e Francois Hollande, i due candidati alle elezioni presidenziali. Davanti a circa 18 milioni di telespettatori, i contendenti si sono affrontati sui principali temi d’attualità e di contesa politica, senza esclusione di colpi. À la guerre comme à la guerre: nel faccia a faccia non sono mancate stoccate reciproche, interventi a gamba tesa e artifici retorici.
Sarkò ed Hollande hanno dibattuto per oltre due ore e mezza, secondo uno schema che prevedeva interventi cronometrati ed inquadrature ‘imparziali’. I nostri connazionali più maliziosi (che potevano seguire il confronto su Tgcom24, Rainews24 e SkyTg24) avranno pensato che in Italia un faccia a faccia così ce lo scordiamo. Razza di esterofili: a far vacillare tale convinzione ci hanno pensato gli stessi protagonisti della sfida.
Ad un tratto, mentre discettava di politica economica, Hollande ha accostato il nome di Silvio Berlusconi a quello del suo concorrente. E lui: “non è mio amico perché ha auspicato la tua elezione“. Di lì a poco, il candidato socialista avrebbe citato anche Mario Monti come un esempio virtuoso. Parbleu! Complici le frecciatine di cui sopra, di colpo sembrava quasi di assistere ad uno di quei talk show nostrani in cui il Cavaliere viene usato come clava (o vessillo) per dare credito alle proprie tesi.
Nel confronto francese, trasmesso a reti unificate da Tf1 e France 2, sono state davvero tante le occasioni di contrasto tra i due protagonisti, ma è interessante notare come pure il fattore Berlusconi abbia fatto scintille, stizzendo un Nicolas Sarkozy che appariva già molto teso. Giorni fa, il Presidente uscente aveva chiesto al suo sfidante tre dibattiti tv invece di uno solo, ma questi aveva rifiutato il confronto. Proprio come fecero Prodi, nel 2006, e il Cavaliere, più recentemente.
Insomma, per certi versi i francesi ci somigliano, anche se – di questi tempi – non è così facile assistere sulle emittenti italiche ad un dibattito così completo, vivace e allo stesso tempo equilibrato. Siamo in recessione pure con scazzottate dialettiche, le valutazioni dei Tecnici hanno soppiantato le contese politiche.
E se vogliamo infiammare un dibattito non ci resta che nominare Berlusconi e i suoi “amici”. E’ l’Europa che ce lo chiede.
Ecco il video:
1. Pippo76 ha scritto:
3 maggio 2012 alle 14:08