telecronista intellettuale



13
settembre

CARLO PELLEGATTI: IL TELECRONISTA INTELLETTUALE CHE FA SORRIDERE I MILANISTI

Carlo PellegattiTra i pali Palla di gomma, in difesa, da sinistra a destra, Marek Forza 5, Tempesta Perfetta e Vix Vaporum, sulla mediana il Console, Arsenio Lupin e Le Maitre Chocolatier, in avanti supportati da “La fabbrica della fantasia” le due punte, il Duca Bianco e Come d’Incanto. Completano il tabellino della gara i subentrati a gioco iniziato: il regista Campanellino Trilly e l’attaccante Alta Tensione, sempre al posto giusto nel momento giusto.

Fantacalcio di Paperopoli? Le reclute del terribile sergente Hartman di Full Metal Jacket? Niente di tutto ciò, solo la formazione del Milan ieri a Livorno, secondo l’estro di Carlo Pellegatti, giornalista amorevolmente sguinzagliato da Mediaset alle calcagna della società rossonera ormai da anni. Dopo essere stato la voce di Milan Channel, adesso il fido reporter commenta le partite di campionato del club di via Turati per gli abbonati alla piattaforma digitale Mediaset Premium; basta scegliere dalle opzioni il canale audio secondario e i voli pindarici del giornalista sportivo indubbiamente più colto sono a disposizione del tifoso abbonato.

 Le metafore del dotto Pellegatti sono ormai negli annali della tifoseria del Diavolo. Scavando in questo singolarissimo archivio si va dal petto di Christian Abbiati, accostato alla chiglia della nave dell’Eubea, durante le uscite in presa sicura a mezz’aria, agli epiteti brasileiri per Rivaldo e Roque Junior, rispettivamenti etichettati come Crema e gusto e Caffé nero bollente.Per non parlare degli orgasmici inni nei confronti del capitanone Maldini, apostrofato con la perifrasi esaltata, ripetuta più volte, di Capitano del mio cuore ad ogni tocco di palla, per tutte le ultime stagioni che hanno preceduto la decisione di appendere le scarpe al chiodo.