Precarie



24
settembre

DM LIVE24: 23 SETTEMBRE 2012. IL NUOVO LOOK DELLA AMOROSO, LE VELINE PRECARIE, ARCHIVIO RAI A RISCHIO, MIA FACCHINETTI BATTEZZATA, I REGGICHIAPPE DELLA MARINI

Alessandra Amoroso riccia

Alessandra Amoroso riccia

>>> Dal Diario di ieri…

Il look riccio di Alessandra Amoroso nella foto d’apertura.

  • Mia Facchinetti battezzata

tinina ha scritto alle 11:49

A Mariano Comense si è celebrato il Battesimo di Mia Facchinetti, la figlia di un anno di Francesco e Alessia Marcuzzi. Erano presenti, ovviamente, i parenti, noti (Roby Facchinetti e i Pooh) e meno noti, compreso Tommaso, il primogenito della Marcuzzi nato dalla relazione con Simone Inzaghi e mamma (di lui) Rosaria. A fare da padrino alla piccola è stato Daniele Battaglia, figlio di Dodi e grande amico di Francesco Facchinetti. (Fonte Gossipblog)

  • I reggichiappe!

Valeria Marini lancia il back up: il jeans che sostiene il lato B. “Ho sempre creduto nel rapporto tra moda e web sin dal 2007, quando ho fatto sfilare un avatar, facendo poi vivere questa modella virtuale su Second Life. Anche per queste collezioni ho tratto infinite ispirazioni dal mondo del computer. In particolare mi ha suggerito l’idea del back up: lo short di jeans che alza il lato B, come un reggiseno a balconcino. Lo considero un po’ il simbolo del mio denim. Il nome di questo capo è virtuale ma il sostegno alla seduzione femminile è reale. In tutti i sensi”.

  • Veline precarie

Critico Tritatutto ha scritto alle 16:20

In tempo di crisi anche le veline sono precarie. Le neo prescelte Alessia Reato, la bruna, e Giulia Calcaterra, la bionda, sono in prova: «La chiamiamo “strategia del panettone”, restano in carica fino a Natale, poi valuteremo», spiega il patron di Striscia Antonio Ricci. [fonte: liberoquotidiano.it]

  • Archivio RadioRai a rischio

Giuseppe ha scritto alle 17:59

L’archivio storico di Radiorai, 400 mila nastri di registrazioni dal 1950 ad oggi, sta per finire distrutto dall’incuria e dal degrado senza che nessuno muova un dito. Il paradosso è che tutto questo materiale non è neppure catalogato. E quando andranno in pensione i suoi ultimi custodi, nessuno sarà più in grado di ritrovare nulla e, dunque, sarà come non avere più nulla. Digitalizzare l’intero archivio Rai costerebbe poco più di 100 mila euro, se fatto con personale interno; una briciola per la tv pubblica. (fonte il FattoQuotidiano.it)

  • Malore per Sharon Stone a Milano