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2
luglio

SKY: CHIUDONO FX E MEDIASET PLUS. MOCKRIDGE POLEMIZZA: RTI NON RISPETTA GLI IMPEGNI CONTRATTUALI

Tom Mockridge, Ad di Sky Italia

I conti non tornano. A rigor di logica un aumento dei prezzi dovrebbe corrispondere ad un miglioramento della qualità o della quantità dell’offerta ma evidentemente in quel di Sky non ragionano in questo modo. 2 Euro/mese in più per chi si abbonerà da lunedì prossimo mentre chi ha già sottoscritto un contratto con la piattaforma satellitare pagherà questo surplus a partire dal 1 settembre, però stupisce che tutto ciò avvenga in concomitanza di un decremento dei canali a disposizione sul decoder.

Ieri, infatti, è stato l’ultimo giorno di programmazione per FX (ex canale 131) e Mediaset Plus (al numero 136). Due defezioni non da poco: soprattutto il primo era uno dei fiori all’occhiello di Fox Channels Italy, pensato per un pubblico maschile “attivo ed esigente” (come ricordava lo slogan) e ricco di serie tv internazionali di successo come Dexter e Mad Man. Nonostante il restyling del marzo 2010 – con cambiamento di grafica e lancio in grande stile della terza stagione in prima tv della fuori-serie italiana Boris, ’scippata’ per l’occasione a Fox – gli ascolti di FX non sono mai decollati.

Basti pensare che un titolo importante come Dexter raggiungeva a stento i 40.000 spettatori durante la messa in onda ‘live’ per poi attestarsi sui 70.000/80.000 con il contributo dei dati differiti. Troppo poco per il gruppo Fox che in una nota ha spiegato i motivi della soppressione ammettendo che: “era una scelta necessaria per proteggere e valorizzare il grande patrimonio di prodotti di qualità che formano il palinsesto del canale, finora non premiato dagli abbonati, e ottimizzare i budget e costi di gestione”. Con la logica conseguenza che i prodotti di punta del canale si trasferiranno in blocco su Fox e Fox Crime.