Mauro Masi



30
agosto

MAURO MASI A VALANGA DA CORTINA: SANTORO CI SARA’ MA NON SO CON CHE PROGRAMMA, MINZOLINI E’ UN INNOVATORE, VESPA A SANREMO? VALUTIAMO

Mauro Masi

Forse perché i detrattori lo dipingono come lo ‘Yeti’ della tv pubblica, l’abominevole uomo dei palinsesti. Sarà per questo che Mauro Masi ha deciso di ritornare all’attacco proprio dalle alte cime delle Dolomiti. Ospite della rassegna culturale “Cortina Incontra”, ieri il Direttore Generale della Rai si è raccontato in un’intervista di Giovanni Minoli, nella quale ha parlato a tutto campo della prossima stagione televisiva. Il rompicapo Santoro, la mina vagante Dandini, l’accoppiata Fazio-Saviano, l’obiettività di Minzolini e altro ancora: l’aria di montagna ha ispirato Mauro Masi, l’ha reso più loquace del solito. Da Cortina il DG è tornato a ruggire.

Il primo macigno nella scarpa, quello che riguarda Michele Santoro, se l’è tolto subito. Sul futuro in video del giornalista, Masi ha dichiarato:”La sentenza dice che Santoro deve fare un programma, non quale programma”. Non è detto che ritorni l’Annozero che tutti conosciamo, in poche parole. E ancora:”Il suo è un caso peculiare, regolato da una doppia sentenza. Ho già firmato le carte che servono per avere un incontro costruttivo con lui, la stima per la persona e per il professionista è fuori discussione”. Solo allora potremo sapere con esattezza quale collocazione avrà Santoro all’interno del palinsesto.  In attesa del vis-à-vis con l’arcangelo Michele, Masi ha ricevuto Serena Dandini. “Ero molto perplesso, ma mi ha convinto che farà un programma con caratteristiche un po’ diverse, sempre quattro sere a settimana” ha raccontato il DG Rai.

Sulla messa in onda della coppia Fabio Fazio e Roberto Saviano, che nei mesi scorsi già aveva fatto discutere di sè con dichiarazioni tanto risentite quanto prevenute, Masi ha ammesso: “Possono essere un punto importante del palinsesto autunnale. E’ una scelta prestigiosa che condivido”.  E sulle solite critiche a Minzolini, “Non è vero che il Tg1 sia di parte, Minzolini è un giornalista di punta, un innovatore con i pregi e i difetti degli innovatori”.  Ma il Masi a valanga, da Cortina fino a Viale Mazzini, non si è fermato qui.




30
agosto

DM LIVE24: 30/8/2010. VIANELLO RACCONTA, MASI NON SVENDE, AMICI PROMUOVE, SILVIO AL PROCESSO.

Diario della Televisione Italiana del 30 agosto 2010

>>> Dal Diario di ieri… 

  • Agorà

lauretta ha scritto alle 12:37    

Andrea Vianello dalle pagine di Libero parla del suo nuovo programma, Agorà che partirà dal 27 settembre di mattina dal lunedì al venerdì su Raitre: “L’idea è ambiziosa e affascinante: provare a raccontare l’Italia e l’attualità attraverso la politica e in modo semplice, cercando di colmare un po’ quel varco tra il palazzo e i cittadini provando a capire il cuore pulsante del popolo. Parleremo di tante cose che hanno a che fare con la politica, ad esempio di tasse, pensioni e scuola…ma non usando il politichese e senza essere ansiogeni”  [...] Parlando poi della storica trasmissione ‘Mi manda Raitre’, aggiunge: “È un pezzo della mia vita, sono stati sei anni molto intensi. Mi sento come quando lasci una casa che hai amato, per una più grande e ugualmente bella: c’è sempre un po’ di nostalgia nel chiudere la porta, nel vedere quello scorcio per l’ultima volta dalla finestra. Ma ho voglia di cimentarmi in una nuova avventura, di rimettermi in discussione: spero di mantenere anche nel nuovo progetto, quel pizzico di fiducia da parte della gente che mi sono guadagnato con Mi manda Raitre”. 

  • La Rai vale

lauretta ha scritto alle 20:33   

“La trattativa con Sky è saltata perchè ho rinunciato a svendere la Rai”. Così il d.g. della Rai, Mauro Masi, a CortinaIncontra. Intervistato da Giovanni Minoli, il direttore generale ha detto di aver ricevuto l’offerta dell’intero bouquet della Rai per 7 anni a 50 milioni l’anno, mentre il suo valore è di almeno 200 milioni. Per Masi il Tg1 “non è di parte” e “Minzolini è un giornalista di punta” che sta portando importanti innovazioni nel linguaggio dell’informazione tv. (Ansa) 

  • Promosso

Ettore ha scritto alle 20:41    

Per Stefano De Martino arriva la promozione ad Amici. Nella prossima edizione, infatti, il ballerino diventerà un collega di Kledi e Josè. (Tgcom)


2
agosto

RAI: I TALK SHOW NON RIAPRONO. FLORIS: “PECCATO, AVEVAMO UNA PUNTATA PRONTA”

Silvio Berlusconi vs Gianfranco Fini

La situazione politica italiana è piuttosto critica, ma i talk show della Rai non riapriranno i battenti nella calura agostana. Se ci saranno approfondimenti, saranno affidati ai tg e ai direttori delle varie testate. È l’esito della riunione a viale Mazzini fra il direttore generale, Mauro Masi, e i direttori di telegiornali e giornali Radio Rai.

“I direttori delle testate potranno chiedere ampliamenti degli spazi previsti e, ove ritenuto necessario, anche variazioni di orario nei palinsesti” sottolinea la nota diffusa dalla Rai. Le proposte che arriveranno da Minzolini & Co. dovranno essere vagliate prima dal Vicedirettore Marano chiamato a coordinare le iniziative fra le diverse testate e poi dal Dg Masi che dovrà dare l’ok definitivo. 

In sostanza dovrebbe cambiare poco: il Tg1 approfondirà l’evoluzione del quadro politico all’interno di Tv7 e di Speciale Tg1, mentre il tanto atteso ritorno di Ballarò non ci sarà. Queste le parole di un rammaricato Giovanni Floris. «Peccato, un vero peccato» commenta Floris. «La puntata era pronta, avevamo coinvolto ospiti autorevoli, avevamo dei bei servizi da far vedere, come sempre sarebbe stata una puntata rigorosa ed equilibrata. Sarebbe stata insomma secondo noi un’ottima puntata»





1
agosto

MASI CONVOCA I DIRETTORI DEI TG: SITUAZIONE POLITICA DELICATA. LA RAI VALUTA UNA RIAPERTURA ANTICIPATA DEI TALK SHOW

Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

Se succede il patatrac, l’informazione Rai non deve farsi trovare impreparata. Mauro Masi ci tiene, vuole tutti sul pezzo. Il Direttore Generale della tv pubblica infatti ha convocato per domani, lunedì 2 agosto, alle ore 11.00 i direttori di Tg1, Tg2, Tg3, Tgr, Rainews e Gr Radio Rai. Il motivo è presto detto: le vicende politiche di questi giorni, culminate con il divorzio tra Berlusconi e Fini, annunciano un periodo incandescente e pieno di colpi di scena, di fronte al quale i talk show e i programmi d’approfondimento della prima serata non possono attendere. Se dovessero aspettare l’autunno, campa cavallo. Non c’è tempo da perdere.

Una nota di Viale Mazzini diramata in queste ore giustifica la convocazione da parte di Masi con un bisogno urgente di “un approfondimento sugli impegni della comunicazione del gestore del servizio pubblico radiotelevisivo in relazione agli sviluppi della situazione politica nazionale“. Basta con le repliche a random e con i programmi frivoli tipici del periodo estivo, nel giro di pochi giorni i palinsesti potrebbero subire un sensibile aggiustamento in funzione di un’informazione più completa. Nel vertice di domani, cioè, si parlerà della possibilità di (ri)mettere in piedi già dalle prossime settimane alcuni programmi d’approfondimento, per raccontare meglio i futuri scenari politici del Paese.  

Giovanni Floris, da maestrino diligente, è stato il primo a rispondere all’appello: “Noi siamo pronti: se ci danno il via libera, Ballarò è pronta ad andare in onda martedì” ha detto il giornalista, il quale ha poi aggiunto “d’intesa con la rete abbiamo chiesto di fare uno speciale perché ci sembra che il momento politico lo meriti“. Floris si è poi dichiarato favorevole alla messa in onda sia dei talk serali che degli appprofondimenti da parte dei Tg perchè -ha detto- “non siamo mai stati  alternativi l’uno all’altro“. L’Usigrai, invece, non è dello stesso avviso, e vorrebbe che dell’informazione sugli avvenimenti politici di questi giorni si occupassero solo i tg.


27
luglio

RAI, DOMANI MASI SUONA IL VALZER DELLE POLTRONE TRA LE POLEMICHE. ECCO LE NOMINE PIU’ ATTESE

 

Il Direttore Generale della RAI, Mauro Masi

UPDATE: (ANSA) – ROMA, 28 LUG – Slittano ancora le nomine Rai. A quanto si apprende, la questione – prevista oggi all’ordine del giorno del Cda – e’ stata rinviata a domani. Il voto domani alle 11. A quanto si apprende da fonti di Viale Mazzini, il dg Mauro Masi avrebbe chiesto il rinvio per approfondimenti tecnici. Masi non e’ presentato oggi in Vigilanza: uno schiaffo al Parlamento, insorge l’opposizione. Nelle nomine occorre il rispetto della dignita’ professionale, ribadisce il presidente della Commissione Zavoli.

Le nuove nomine sono pronte, le eccellenti sostituzioni pure: ormai a Mauro Masi non resta che sparare il colpo, è solo questione di ore. Il Consiglio d’Amministrazione Rai di domani darà il via al valzer delle poltrone e all’assegnazione di nuovi incarichi, alcuni dei quali già discussi da tempo e annunciati anche da DM. Il Direttore Generale della tv di Stato ha infatti compilato un pacchetto di ‘nominations’ contro quello che aveva già definito il “conservatorismo in Rai”, una soluzione per rendere più dinamici gli organigrammi dell’azienda o forse (come insinuano alcuni) un  modo per dare una sterzata filo-governativa a Viale Mazzini dopo gli inefficaci sgambetti a Ruffini, Santoro e Dandini. I triumviri della sinistra (ma ce ne sono altri) stanno ancora lì: Masi deve darsi una mossa sennò lo zio Silvio, dicono i ben informati, gli darà presto lo sfratto.

Ecco i principali cambiamenti che si attendono. Le poltrone più calde destinate, da tempo, a una sostituzione sono quelle di Rainews 24 e Rai2. Corradino Mineo, sotto pressione da qualche settimana, lascerà la direzione del canale di informazione ‘no stop’ e andrà con tutta probabilità al Gr Parlamento. A sostiturlo, pare ormai certo, Franco Ferraro di Skytg24. Traballa anche la poltrona di Massimo Liofredi che, come anticipato da DM, dovrebbe lasciare il posto a Susanna Petruni del tg1 (amica di Paolo Bonaiuti). Silvio Calandrelli, vice direttrice di Raitre, viaggia in direzione Rai Educational e Pasquale d’Alessandro, che attualmente si occupa di marketing, punta a Rai5. Il valzer delle poltrone non è finito, Masi ci ha dato dentro: Alessio Rocchi sarà promosso a vice di Minzolini al Tg1, Gianni Scipione Rossi (di area finiana) dovrebbe andare a Rai Parlamento e Gianvito Lomaglio sarà il braccio destro di Mauro Mazza a Raiuno.

Le nomine, c’era da aspettarselo, hanno già suscitato alcune polemiche. Tra i più critici, il Consigliere Nino Rizzo Nervo che ha accusato il DG di essere affetto da una “bulimia di nomine”. Dalla parte degli “epurati” (ormai il termine è gettonatissimo in Rai) ha fatto sentire la propria voce Corradino Mineo che ai microfoni di Radio 24 ha dichiarato di comprendere le motivazioni di quei colleghi che si sono detti pronti a ricorrere al magistrato per tutelare il loro posticino (leggi Liofredi, contagiato dalla “moda Ruffini“).





22
luglio

MICHELE SANTORO TORNERA’ IN ONDA DAL 23 SETTEMBRE. CON ANNOZERO?

Michele Santoro tornerà in onda dal 23 settembre (con Anno Zero?)

Santo(ro) subito! La canonizzazione è avvenuta: campane a festa in Viale Mazzini. Il Consiglio d’Amministrazione della tv pubblica ha infatti deliberato che Michele Santoro tornerà in onda regolarmente in autunno, a partire da giovedì 23 settembre in prima serata. Alleluja. Per ora la versione finale dei palinsesti presentata dal Direttore Generale Mauro Masi riporta l’indicazione generica “spazio Santoro”, quindi al momento non è dato sapere se il programma giornalistico si chiamerà ancora Annozero. Ma chissenefrega. Ciò che conta, dopo mesi di can-can mediatico, è che il paladino della libera informazione tornerà al timone di un talk politico tutto suo senza particolari restrizioni o bavagli.

Appena appresa la notizia del via libera del Cda alla sua trasmissione, l’arcangelo Michele era già al settimo cielo dalla gioia. Raggiunto telefonicamente dai cronisti per una commento ha dichiarato: “Noi dal 23 settembre andremo regolarmente in onda, come il pubblico si aspetta da noi. Questa e’ l’unica cosa che conta. Non ho da aggiungere altro, se non che sono molto felice di questo”. Uno sprovveduto giornalista gli ha pure chiesto se l’indicazione generica del suo spazio lo preoccupasse, ma Michele, si sa, in questo periodo pensa ad altro. Il conduttore ha preferito non replicare ed ha aggiunto (testuale) “sto per partire per le vacanze!”.  Aridaje.

Il profumo di santità che ora, con la benedizione del Cda, riveste l’anchorman era stato fiutato addirittura da un fedelissimo di Berlusconi di nome e di fatto, Fedele Confalonieri. Proprio mentre  in Viale Mazzini si decideva il futuro di Annozero, dai microfoni di Radio2 il Presidente di Mediaset ammetteva: ”Santoro io lo riprenderei a Mediaset. E’ un signor giornalista. Uno che ti fa il 20% ci pensi su tremila volte, poi lo prendi’‘. Incalzato dai conduttori del programma “Un giorno da pecora” aggiungeva anche “ha delle pessime frequentazioni ma se venisse da noi almeno non farebbe più il martire”. Ieri a tendere la mano al conduttore era stato nientemeno che che Niccolò Ghedini, avvocato del premier, che aveva detto: “deve andare in onda l’anno prossimo. Non va assolutamente chiuso”. Preghiere esaudite: Sant’oro ha fatto ‘o miracolo.

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15
luglio

ANNOZERO, SANTORO SCRIVE A MASI E MINACCIA: BASTA RINVIARE O FARO’ VALERE I MIEI DIRITTI

Michele Santoro

Alla faccia della tintarella, stavolta Michele Santoro è proprio nero. A provocare l’inquietante mutazione, però, non sono state le ore trascorse al sole nella sua modesta villona sulla costiera amalfitana, ma l’ennesimo sgambetto da parte di quel guastafeste di Mauro Masi. Ieri, nel corso di un atteso Cda, il Direttore Generale della Rai ha nuovamente rinviato la decisione sul futuro di Annozero, promettendo di sbloccare la questione solo tra una settimana. Ecco come rovinare le vacanze del povero Santoro. A quel punto, l’arcangelo della libera informazione non ci ha più visto e, prese carta a e penna, ha scritto una bella letterina dai toni infuocati al “caro direttore” e agli alti dirigenti della tv pubblica. Michele è tornato a resistere, a battere i pugni perché la sua trasmissione riprenda a settembre. Costi quel che costi.

Non c’è più spazio per rinvii e ambiguità. E non c’è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda di Annozero”. Nella lettera scritta ieri a Mauro Masi, Santoro prende la scure dalla parte del manico e lancia il suo ultimatum, mettendo nuovamente il DG con le spalle al muro. “Oggi sono costretto a constatare che non si è ottenuto il risultato sperato: individuare soluzioni che appaiano e siano dalla parte del pubblico” scrive il giornalista, che poi aggiunge “Annozero, perfino da chi esprime nei suoi confronti critiche violente, è considerato un elemento assai importante del panorama informativo italiano. Il clamore suscitato dalla eventualità di una sua soppressione (…) ha dimostrato inequivocabilmente che un pubblico enorme non vuole rinunciare ad uno dei suoi appuntamenti preferiti”. Guai a chi tocca il mio programma, tuona Santoro.

Ma è nella parte conclusiva della lettera che il conduttore di Annozero dà il meglio di sé, trovando espressioni che suonano quasi come una minaccia. “La mancata messa in onda del programma sarebbe un grave danno per il servizio pubblico e mi costringerebbe ad impiegare tutte le energie per difendere  diritti miei, dei miei collaboratori e degli spettatori”. Hai capito Santoro? Avvertendo il rischio che il suo talk non vada in onda, minaccia tra le righe di rivolgersi nuovamente alla magistratura per risolvere la faccenda. Ancora una volta la tv che punta il dito contro le ingerenze della politica nel servizio pubblico è pronta a piallare i palinsesti a colpi di sentenze. Michele sembra preferire le toghe ai direttori generali e ai consiglieri d’amministrazione profumatamente pagati anche dai suoi adorati telespettatori. D’altra parte, ognuno ha i suoi gusti.


8
luglio

RAI, IL CDA RINVIA SU ANNOZERO. MASI VUOLE INCONTRARE SANTORO, E LUI: STO ANDANDO IN FERIE

Le vacanze di Santoro, quelle sì, ora possono cominciare. Annozero, invece, non si sa. L’infinito braccio di ferro tra l’arcangelo Michele, paladino e martire della libera informazione, e i dirigenti Rai sembrava ormai risolto un mese fa, quando il Presidente della tv pubblica Garimberti aveva lasciato intendere che il talk sarebbe in ripartito a settembre. Santoro aveva fatto i capricci, si era dichiarato mobbizzato e vittima di un complotto planetario contro di lui, ma alla fine sembrava averla spuntata: in un modo o nell’altro sarebbe ritornato in tv. Ieri però non è arrivato l’ok ufficiale, quello atteso e definitivo, e il Cda ha rinviato di una settimana le decisioni sul futuro di Annozero e di Parla con me, di Serena Dandini.

Povero Santoro, non è giusto farlo stare sulle spine per così tanto tempo. Annozero sì o no? La questione gli sta a cuore e l’attesa snervante potrebbe fargli venire un coccolone, con questo caldo poi… Di certo è evidente che il nodo sia uno dei più intricati per gli alti dirigenti Rai. Il talk di Rai2 fa ascolti da record, ma allo stesso tempo porta in prima serata discussioni che mettono alle strette la politica e prendono volentieri di mira il Presidente del Consiglio Berlusconi. Sempre ieri, sulla vicenda Annozero, il DG Mauro Masi ha detto: “Incontrerò Michele Santoro e spero di definire con lui una soluzione concordata”. Da parte sua, il giornalista ha fatto la prima donna precisando: “Sono un dipendente Rai: se il DG mi convoca e sono in orario di lavoro è ovvio che andrò ad incontrarlo. Sono comunque in partenza per le vacanze, tra poco rischia di non trovarmi”.

Anche Santoro, ogni tanto, scende dalle barricate e si fa le vacanze. E che vacanze. Del resto fare il paladino della libera informazione, una volta alla settimana per due ore e mezza, è sfiancante. Quattro mesi di ferie gli spettano tutti, manco avesse sgobbato come un operaio di Termini Imerese. Due giorni fa il giornalista aveva anche spedito una lettera a Garimberti, scrivendo: “Chi ostacolerà Annozero ne dovrà rispondere. Le chiedo di comunicare al direttore generale che vado in vacanza dopo un anno di duro lavoro e tornerò alla fine di agosto per fare Annozero che andrà in onda a partire dal 23 settembre”.