Le Questioni di famiglia non sono facili da raccontare. Perché in esse si intrecciano il vissuto personale, la società, le sensibilità culturali. Rai3 ha comunque tentato l’impresa e lo ha fatto ieri sera in prime time: il risultato è stato disastroso negli ascolti (il programma ha ottenuto solo il 2.1% di share). Rispetto ad una tematica troppo ampia per essere sviscerata a modo, l’approfondimento condotto da Marida Lombardo Pijola è inciampato in una narrazione parziale, soggettiva, spesso al limite del luogo comune.
“Parleremo di voi, delle vostre famiglie” aveva promesso la presentatrice in apertura, ma di fatto nella prima puntata la trasmissione ha trattato solo alcuni casi limite. Il programma si è aperto con la storia di una “coraggiosa” separazione introdotta da Ilaria Cucchi, sorella del povero Stefano promossa al ruolo di inviata di Rai3 senza apparenti meriti. Poi spazio ad un’adozione problematica e ad un caso di bullismo, raccontati in tono greve e accompagnati da un dibattito in studio altrettanto duro dal punto di vista emotivo.
Attraverso i modi pacati della conduttrice – forse più adatti alla tranquillità di una seconda serata – il ‘consultorio’ della terza rete ha presentato realtà familiari poco incoraggianti, per non dire negative. Se non in un solo caso: quello di Dario e Andrea, sposati in Canada e genitori di tre bambini. Se fino a quel momento il programma aveva sostanzialmente demolito lo stereotipo della famiglia ‘mulino bianco’, sulla coppia omogenitoriale si è cambiato decisamente tono. Tra sorrisi, tenerezze ed immagini di serenità coniugale, Questioni di famiglia ha accompagnato i due papà in Campidoglio, alla cerimonia di trascrizione dei matrimoni gay.