Marco Mengoni



26
febbraio

THE WEEK AFTER

Dopo gli ascolti “Bulgari” (con la b maiuscola come il gioiellere) di uno scintillante Sanremo,  siamo tornati al solito  Marrazziano “trans  trans” della tv Italica. La Domenica, come al solito, ci ha riportato una nuova  puntata di Amici che, oltre ad aver giustamente celebrato il successo del figliol prodigo  tornato a casa con lo scettro del Vincitore, ci ha  finalmente  svelato (potenza degli  rvm) che la Celentano è la nipote del Molleggiato. E qui un amletico dubbio ci ha assalito: e se, in verità la Celentano  ballasse come lo zio? Proponiamo ufficialmente che la Fracci della Bovisa, la Pina Bausch della via Gluck si esibisca in tutù in una delle prossime puntate. Ti prego Maria, fallo per noi…

Lunedi cosa è successo al Grande Fratello? La destabilizzata  Veronica Cialis (nella casa ha fatto arrazzare anche il Confessionale e tutti i bonsai del salotto oltre che riuscire a far infoiare pure Maicol, roba da Guinnes dei Primati) è uscita con un dubbio: chi dovrà abbracciare per primo. Il totem pugliese, Max Scarsarella, o la S-coniglietta Sarah? Finalmente il “premio Nobel della saccenza”, George Leonard, ha potuto  riabbracciare, dopo “sofferenze inenarrabili”, l’armata ( una sorta di Corazzata Potemkin in gonnella) Carmela.

E il martedi poteva mancare  una meravigliosa e doverosa puntata di “Porta a Porta” di celebrazione dell’ Antonellona-ona ona  Clerici con tanto di Pupo de Pupis, Mengoni, Principe ballerino  in collegamento da Parigi, Mazza, Mazzi e mazzancolle, con annesse disquisizioni scandalose  sul meccanismo del  televoto? Manco per sogno…




21
febbraio

SANREMO 2010, GRAN FINALE: LA MUSICA IN TV DIVENTA LA MUSICA DELLA TV. TRIONFA VALERIO SCANU (E MARIA DE FILIPPI).

Anche quest’anno la fucina di “Amici” è riuscita a piazzare sul gradino più alto del podio del Festival di Sanremo uno dei suoi talenti, con buona pace della vecchia guardia musicale e dei concorrenti di X Factor. E’ stato, infatti, Valerio Scanu ad aggiudicarsi il 60esimo Festival della Canzone Italiana. Un’edizione dai successi inaspettati, nonostante le nefaste previsioni della vigilia, e per la quale va riconosciuto alla sua conduttrice il merito di essere riuscita a gestire con semplicità e veracità la difficile transizione post-Bonolis. La finale di ieri sera ha consegnato al pubblico due “campi di battaglia” e due risultati complementari e diversi: quello musicale e quello televisivo.

Sul fronte musicale, come al solito, la notorietà e la selezione naturale del pubblico che si siede davanti alla tv, hanno determinato un risultato per molti poco condivisibile ed accettabile. In gara molti artisti avevano infatti presentato diversi progetti validi o quanto meno orecchiabili, ma alla fine il pubblico sovrano e televotante ha riconsegnato alla finale proprio gli inizialmente esclusi Scanu e Pupo con Emanuele Filiberto, trascinandoli poi addirittura nel terzetto principale insieme al vincitore di X Factor Marco Mengoni. Il resto è quindi storia: rimangono escluse le favorite Noemi, Irene Grandi e Malika Ayane (per lei addirittura c’è stato un accenno di sciopero da parte dell’orchestra) e tra i tre finalisti, ha avuto la meglio proprio il giovane cantante sardo.

Ben diverso e plebiscitario invece il responso televisivo sulla kermesse e la sua padrona di casa, entrambe promosse a pieni voti sotto molti aspetti (ma non tutti). La finale di ieri è stata probabilmente la conferma nonchè la consacrazione definitiva di questo successo. La Clerici completamente a suo agio nel ruolo di unica condottiera, ha portato avanti con leggerezza una serata variegata e ben architettata: la sigla iniziale con Daniel Erzalow (anche lui volto noto di “Amici”… toh guarda!), la gara dei dieci cantanti e poi tanto ballo e tanto musical, a cominciare dal cast della fiction “Tutti pazzi per amore 2” in versione Bollywood, fino al coreografo di Michael Jackson, passando per una desnuda e modernissima Lorella Cuccarini cha ha dato un assaggio davvero avveniristico ed interessante del suo “Pianeta proibito”.


21
febbraio

VALERIO SCANU VINCE IL SESSANTESIMO FESTIVAL DI SANREMO

Valerio Scanu trionfa al Festival di Sanremo 2010. Lanciato nel mondo dei big (?) della canzone italiana dalla passata edizione di “Amici“, il giovane cantante sardo si è aggiudicato il primo premio della kermesse canora.

Quando alle 23.30 la Clerici ha iniziato ad elencare i nomi degli esclusi, era difficile credere che il podio della sessantesima edizione di Sanremo sarebbe stato composto proprio da: Marco Mengoni, Valerio Scanu e il duo Pupo e Emanuele Filiberto (più Luca Canonici), portato sul podio dal pubblico ma criticato dall’orchestra (in subbuglio) e dal pubblico del teatro Ariston. 

Il primo ad esibirsi nella tranche finale è stato un emozionato Marco Mengoni con “Credimi ancora“, poi il rappresentante di Amici Valerio Scanu con la sua “Per tutte le volte che“ e infine i Raccomandati di Raiuno Pupo e Emanuele Filiberto con “Italia amore mio“. Sulle esibizioni poco da dire: la macchina del televoto era oramai avviata e quindi il risultato finale sarebbe sato determinato più dalla notorietà dei protagonisti che dalle canzoni in sè e per sè. Alla fine vince Scanu  il suo carico di televoti e se sarà vera gloria, lo diranno i posteri.





20
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2010: LA RIVOLTA DEGLI ORCHESTRALI ACCOMPAGNA I FINALISTI

Come volevasi dimostrare è volata tra talent, più un outsider terrificante, per lo scettro di canzone regina del Festival. Tra i dieci finalisti, tutti ottimi interpreti che hanno reso molto bella la gara in queste sere, il televoto e l’orchestra hanno determinato i tre che si contenderanno la vittoria: Valerio Scanu, Marco Mengoni e il trio composto da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici.

L’orchestra però si è dissociata apertamente appallottolando gli spartiti e gidando allo scandalo, supportata dalla galleria che qualora vincesse la canzoncina del Prinicipe potrebbe far venire giù il teatro Ariston.

Non era mai accaduta una rivolta così eclatante. Ma come dar torto al pubblico che si rifiuta di credere che il pensierino da seconda elementare del savoiardo Filiberto sia stato preferito alle altre canzoni, decisamente più belle per arrangiamento, testo ed interpretazione?

La retorica patriottica o il talento? Questo stavolta è il problema. Chi vincerà? 


20
febbraio

SANREMO 2010: VINCERANNO GLI “AMICI” DEL FESTIVAL O CHI HA L’XFACTOR?

Attenzione Sanremo-dipendenti: qui tutti tifano Mengoni! Dopo la vittoria del baby-cantante-neomelodico-partenopeo Tony Maiello, nella sezione “Nuova Generazione”,  (della scuderia discografica di Mara Maionchi), si prospetta una doppietta incredibile targata X-Factor. Sui social networks è guerra tra talent: gli Amici di Maria (De Filippi) da una parte e i fan dell’X Factor di Morgan-Maionchi dall’altra.

Ma se il giovane-gothic-singer-daicapellisparati è il favorito, quali sono i pronostici dell’ultimora?

Dato il record di ascolti, si presume che anche il pubblico televotante sia più agguerrito che mai. Eliminati cantanti decisamente popolari come Toto Cutugno, che non è riuscito a volare con la sua “Aeroplani” nonostante la presenza di Belen Rodriguez, e fatto fuori anche Enrico Ruggeri con la sua “La notte delle fate”, nonostante la riesumazione dei Decibel, è facilmente ipotizzabile che a portare a casa il primo premio sia un talento dei talent. 

A seguire il figlioccio di un altro Marco, Castoldi, in arte Morgan, con la sua “Credimi Ancora”, c’è indubbiamente Valerio Scanu, ripescato nella serata di giovedì e autore di una bella interpretazione della canzone di Pierdavide Carone “Per tutte le volte che” (“duettata” anche con l’amica-collega Alessandra Amoroso). Basta visitare la pagina ufficiale su Facebook del cantante sardo, con i suoi 55.383 iscritti, per capire il perché del suo ripescaggio. E’ amato dalle ragazzine, ma anche da mamme e zie incallite: la famosa armata Scanu. Si tratta di un talento innato, pochi lo ricordano ancora poppante a “Bravo Bravissimo”, premiato da Mike Bongiorno che lo ha battezzato sul palcoscenico. Gli scommettitori se lo sono già giocato vincente su “Better” come se fosse un puledro appena svezzato. 

Sondaggio sul vincitore dopo il salto:





20
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO: VINCE TONY MAIELLO PER LA “NUOVA GENERAZIONE”. IL PUPO E IL PRINCIPE VOLANO IN FINALE TRA I FISCHI, ELIMINATI RUGGERI E MORO.

I understand French but no speaking”: questa è solo una delle disarmanti frasi che la Clerici ha detto durante la serata ai suoi ospiti (nello specifico questa faceva parte della veloce intervista fatta a Bob Sinclair).  Del suo stile e del suo modo di fare è stato oramai già detto tutto: le sue frasi sono semplici, i suoi modi di fare sconfinatamente normali e la sua goffaggine, anche se a volte studiata e meditata, rimane un’arma perfetta a sua disposizione. Per la prima volta in questa edizione è salito sul palco un comico che risponde al nome di Giovanni Vernia (il Jhonny Groove di Zelig) e soprattutto il primo sketch tra il caratterista e la conduttrice, è stato decisamente simpatico.

La serata è piacevole e scorre via ritmata. Ad imprimere il ritmo sono ovviamente le canzoni: 4 nuove proposte in finale, 12 duetti per esaltare gli Artisti in gara, e poi gli ospiti Bob Sinclair e Jennifer Lopez.   Televoto e Orchestra di Sanremo incoronano reuccio della “Nuova GenerazioneTony Maiello, mentre sul fronte “Artisti” il pubblico da casa non supporta abbastanza Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro che vengono definitivamente eliminati dalla gara. Una volta calato il sipario rimangono però almeno “tre zone d’ombra”, “tre misteri sanremesi” senza apparente soluzione e di cui vi facciamo un breve sommario.

Il primo è il fenomeno “li fai uscire dalla porta e rientrano dalla finestra”  e nello specifico ci riferiamo al duo Pupo-Emanuele Filiberto (più Luca Canonici). Eliminati già la prima sera e subissati di fischi ad ogni piè sospinto, non solo sono stati salvati ieri nel ripescaggio a cinque, ma hanno anche staccato il ticket per la finalissima di stasera. A questo punto  le alternative sono due: o il pubblico in sala è stranamente affollato di militanti anti-monarchici che hanno problemi di udito (e quindi non apprezzano il capolavoro messo in scena dai due presentatori), oppure il pubblico a casa ha frainteso il meccanismo del televoto e si è convinto che bisogna votare Emanuele Filiberto per la simpatia e la tenerezza suscitata, e non per la musica di cui si fa ambasciatore. Mistero.


19
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO: QUARTA SERATA CON LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE DELLA “NUOVA GENERAZIONE”. ZILLI E MAIELLO I FAVORITI PER NOI DI DM.

Sanremo 2010: è tempo di proclamazioni. Questa sera infatti oltre agli attesi duetti degli “Artisti” ancora in gara, ci sarà l’elezione del vincitore di “Sanremo Nuova Generazione. Partita come autentico fenomeno del web con migliaia di visualizzazioni per tutti i cantanti in gara (quasi 1000 in principio), al “momento del dunque” la sezione “giovani” è stata relegata come sempre al ruolo di manifestazione minore. Ne è la dimostrazione l’atteggiamento autorale di ieri sera, che ha confinato i 5 finalisti al post-mezzanotte, preferendo i big-superospiti in promozione alle nuove leve e rischiando addirittura di eliminare una cantante (Jessica Brando), senza che questa potesse avere l’occasione di esibirsi dal vivo.

Questa sera la sfida finale tra i quattro reduci e l’elezione del preferito da parte del voto congiunto di pubblico e orchestra: divertitevi anche voi a fare la vostra personale classifica tra:

 

Noi di DM abbiamo ovviamente la nostra idea in merito e l’ordine dei quattro nomi non è del tutto casuale ma, come si suol dire: “Non vogliamo influenzare nessuno”. Più complicata invece è la questione relativa ai “Big“, anche perchè stasera ci saranno tra i 12 “sopravvissuti” altre due eliminazioni definitive: un duetto “azzeccato” potrebbe giocare un ruolo molto importante sul passaggio del turno alla finalissima di domani.


18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2010, II ATTO: E’ CACCIA AGLI AUTORI DELLE DOMANDE AL CIOCCOLATO PER RANIA DI GIORDANIA. CLAMOROSAMENTE FUORI VALERIO SCANU.

Sanremo è (dovrebbe essere) nella sua essenza una gara canora tra artisti che si mettono in gioco e, tolte alcune fisiologiche “variazioni sul tema”, la seconda puntata di ieri sera ha confermato proprio questo: 17 esibizioni e una massiccia e monolitica sequenza di note, che a volte farebbe sbuffare anche il fan più accanito e indolente alle critiche (soprattutto considerato che mancano ancora due serate alla finale). Dei dodici “Artisti” in gara, la giuria demoscopica elimina a sorpresa Valerio Scanu e i Sonohra, mentre il giudizio combinato del televoto e dell’orchestra dell’Ariston fa fuori dalla “Nuova Generazione: Jacopo Ratini, Broken Heart College e Mattia De Luca.

La serata scivola senza imprevisti e sussulti e più che ad un atteso evento annuale, sembra di assistere ad un pacato show infrasettimanale e la conduzione della Clerici ne è la riprova. Finalmente più sciolta e disinvolta, la conduttrice si è liberata della zavorra emotiva (ma ahinoi, non dei vestiti di Gai Mattiolo) della prima puntata riuscendo nell’intento di essere più coinvolta e coinvolgente con i cantanti e con lo spettacolo in generale. A proprio agio sul palco, la Clerici ha ringraziato le colleghe/amiche solidali con il suo successo, si è cimentata in un can can da Moulin Rouge, e ha dato sfogo a tutta la sua materna simpatia proprio quando si è trovata ad interagire con il “Trio” di tenori, lanciati dal suo “Ti Lascio una canzone”.

Rimangono i limiti di una conduzione poco aggressiva e a volte poco carismatica, ma Sanremo quest’anno è così: un po’timido e rassegnato al suo destino di “edizione minore”, ma forse per alcuni aspetti meno isterico e più sereno. A tentare il tutto per tutto per rientrare in gara, troveremo questa sera: Valerio Scanu, Toto Cutugno, i Sonohra, Nino D’angelo e la premiata ditta Pupo/Savoia.