I Can Do That



21
dicembre

CARLO CONTI A MAGGIO IN PRIME TIME CON SI PUO’ FARE. SCETTICO SU C FACTOR

carlo conti

Carlo Conti

Il pubblico di Rai1, che ormai sembra non poter far più a meno di lui, dovrà aspettare qualche mese prima di rivederlo in prime time. Salutato L’Anno che Verrà, salvo repentini e improbabili cambi di rotta, Carlo Conti si riaffaccerà nella fascia oraria più prestigiosa a maggio. Ma, attenzione, in quell’occasione potrebbero essere ben due gli appuntamenti di prima serata nei quali il conduttore toscano potrebbe cimentarsi.

Carlo Conti condurrà il talent I Can Do That (Si può Fare)

Il primo è una novità assoluta: si chiama I Can Do That (titolo originale, Si può Fare quello italiano) e il suo arrivo su Rai1 è stato annunciato da Giancarlo Leone, ospite qualche settimana fa di Tv Talk. Trattasi di un celebrity talent d’origine israeliana, prodotto da Ambra-Banijay, in cui i vip sono chiamati a cimentarsi in esibizioni di vario tipo. Ancora non è stato deciso il grado di aderenza della versione italiana al format originale; ciò che, invece, ad oggi sembra certo è la messa in onda al venerdì per un totale di quattro puntate.

Carlo Conti: sì o no a C Factor?

Il secondo impegno è quel C Factor, di cui ormai si parla già da qualche tempo. Il talent comico, condotto da Gabriele Cirilli, inizialmente previsto per gennaio 2014, è slittato a maggio. Tre le puntate in cantiere che vedrebbero Carlo Conti alle prese con l’inedito ruolo di giurato. Il condizionale, in questo caso, è d’obbligo. La presenza dell’”uomo della melanina” al momento non è più così certa. La voglia c’è ma Conti è scettico sul da farsi: due impegni in prima serata nella stessa settimana – che vanno ad aggiungersi alla messa in onda 7 giorni su 7 de L’Eredità - sono troppi in considerazione altresì del “nuovo” lavoro di papà (ad inizio 2014 la nascita del suo primogenito). Alle valutazioni sulla sovraesposizione mediatica, poi, si aggiungerebbero problemi logistici legati alla collocazione del programma che se ravvicinata a quella di I Can Do That renderebbe quasi impossibile la presenza del conduttore.