Fabio Fazio



4
settembre

DM CHARTS: QUAL E’ LA MIGLIORE SIGLA TV DEL NUOVO MILLENNIO? VOTAZIONI CHIUSE

DM CHARTS - Vota la sigla

Rappresentano il fischio d’inizio sul piccolo schermo, sono quelle che aprono ufficialmente le danze e danno il via allo show. Alcune hanno virato verso l’arte del “rinnovamento”, tra giochi di luce ed effetti scenici decisamente al passo coi tempi; altre, invece, hanno mantenuto quell’atmosfera da sabato sera vecchia maniera, con musiche e balletti degni di un vero e proprio spettacolo. Sono le sigle tv degli anni 2000, quelle che hanno “condito” i programmi di maggior successo del nuovo millennio, le protagoniste della nuova DM Chart. Quale vi fa emozionare? Quale canticchiate? E quale correte spesso a rivedere sul web? Insomma, qual è la migliore sigla tv?

DM ve ne propone dieci (in ordine alfabetico): guardate, ascoltate e… votate! (le votazioni che, partiranno adesso sulla nostra pagina facebook, e domani su queste pagine, si chiuderanno domenica alle 23.59)

Amici – La sigla tv del talent di Maria De Filippi, che da anni segna il debutto di ogni puntata del Serale, è ballata su un mix di canzoni che si apre con una versione riarrangiata di Papa don’t preach di Madonna. L’orchestra, i cantanti e i ballerini rendono lo spettacolo un misto tra passato e presente, senza però abbandonare quell’anima giovane che, da format, contraddistingue il programma. Il video selezionato ci riporta all’era pre-Carta (siamo nel 2006).

Ballando con le Stelle“Ho voglia di ballare con te, ballando con le stelle io e te…”. Alzi la mano chi non ha mai canticchiato l’ormai storica sigla dello show ballerino di Milly Carlucci. Si tratta di Ho voglia di ballare di Paolo Belli. Nel video selezionato, il cantante dà il via all’ultima edizione. L’atmosfera che si respira, anche da casa, è quella di una vera e propria sala da ballo.




28
agosto

VICTORIA CABELLO E IL RITORNO DI QUELLI CHE IL CALCIO AL ‘FAZIO STYLE’

Victoria Cabello

18 settembre 2011. E’questa la data di partenza (in corrispondenza della terza giornata di campionato, la seconda dopo lo sciopero) di Quelli che il calcio, una delle trasmissioni più attese della nuova stagione televisiva. Si potrebbe anche parlare di ritorno al passato per il programma della domenica pomeriggio di Rai2: alcuni dettagli, svelati dal numero di Sportweek dedicato alla nuova padrona di casa Victoria Cabello, fanno pensare ad un vero e proprio restyling nello stile di quella che fu la versione di Fabio Fazio.

Il ritorno alla regia di Paolo Beldì, storico regista delle edizioni 1993-2009 di Quelli che, è un chiaro segnale in tal senso e la mancata conferma di Aldo Biscardi, inviato di punta dagli stadi delle edizioni targate Simona Ventura, e Stefano Bettarini (anche e soprattutto per le note vicende relative allo scandalo del calcio scommesse) non fanno altro che confermare l’indiscrezione secondo la quale i dirigenti Rai avrebbero detto a Victoria: “Vogliamo una Cabello in stile Fazio“.

Confermatissimi i comici Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele (quest’ultima torna a lavorare in coppia con la Cabello dopo aver vestito i panni dell’annunciatrice elettronica nella seconda edizione di Victor Victoria) mentre alcuni rumors parlano del possibile ingresso nel cast del Trio Medusa. Se la parte ‘divertente’ della trasmissione appare di buon livello, c’è molta curiosità per capire chi affiancherà Massimo Caputi nel commento dei match giornalieri.


27
agosto

GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.

Giovanni Stella

Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.

Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:

Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.

E continua:

(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.

Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:





6
agosto

PAOLO RUFFINI LASCIA LA RAI. APPRODERA’ A LA7 COME DIRETTORE DI RETE

Paolo Ruffini

Allora è ufficiale: Paolo Ruffini lascia la Rai ed approda a La7. Dopo giorni di colloqui privati coi piani alti della tv pubblica, l’ormai ex direttore di Rai3 ha concordato con il DG Lorenza Lei il suo addio all’azienda di Viale Mazzini. Come annunciato da Telecom Italia Media, il passaggio all’emittente terzopolista si concretizzerà all’inizio della prossima stagione tv,”a partire dal 10 ottobre 2011. A La7 Ruffini assumerà l’incarico di direttore di rete. Dunque, a nulla sono serviti gli appelli dei volti noti della terza rete – Giovanni Floris a Fabio Fazio in primis – che nella mattinata di ieri avevano implorato i vertici dell’azienda pubblica di adoperarsi affinchè Ruffini restasse a Viale Mazzini. 

Il conduttore di Ballarò, in particolare, aveva definito “assurdo e autolesionista” il fatto che la Rai si lasciasse scappare il direttore di Rai3. Dello stesso parere Fabio Fazio, il quale aveva elogiato Ruffini (“un grande direttore che ha un rispetto assoluto non solo per il lavoro, ma anche per la libertà degli altri“) chiedendosi con toni polemici “come si fa a privarsi con leggerezza di professionisti che portano risultati, che svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi“. Appelli accorati, che forse sono arrivati troppo tardi rispetto ad una decisione che il dirigente Rai maturava da diverso tempo. 

Infatti, alcuni sono convinti che Ruffini volesse anticipare l’eventualità di vedersi destinato presto ad un altro incarico, e che si fosse stufato di lavorare sempre ‘in trincea’, in condizioni sfavorevoli. Ora, a babbo morto, ai piani alti di Viale Mazzini non resta che prendere atto dell’illustre abbandono. In un comunicato di queste ore, “la Rai nell’esprimere il proprio rammarico per la decisione del direttore di Raitre, augura a Paolo Ruffini i più brillanti successi professionali e lo ringrazia per il lavoro svolto in questi anni“. Parole che a qualcuno sono parse come lacrime di coccodrillo. L’abbandono di Ruffini è stato accolto in modo polemico anche da Loris Mazzetti che già ieri sera dava conferma della clamorosa notizia sulla sua pagina facebook.


5
agosto

MAURIZIO MILANI SPARA A ZERO: IN TV SOLO COMICI DI SINISTRA. DA SANTORO ALLA DANDINI FANNO TUTTI LE VITTIME

Maurizio Milani

La sua ultima apparizione televisiva risale al maggio 2009. Poi boh, il nulla. A memoria d’uomo, da quel momento nessuno ricorda di aver più visto Maurizio Milani davanti ad una telecamera. Come se si fosse eclissato. In verità, l’originale comico lombardo ha deciso di abbandonare il piccolo schermo spontaneamente e con l’amaro in bocca, dopo sei anni trascorsi a Che tempo che fa come spalla di Fabio Fazio. L’addio alla terza rete Rai, si capisce, non deve essere stato dei più sereni. E infatti solo oggi, a distanza di tempo, l’attore racconta le motivazioni ed i retroscena del suo allontanamento da Rai3 e dall’ambiente che gravita attorno ai cosiddetti ‘programmi di sinistra’.

Ho fatto sei edizioni su otto di Che tempo che fa, poi ho abbandonato. Non avevo rivendicazioni di carattere economico, ma di spazio sì“, spiega Milani in un’intervista al Giornale. L’attore, in particolare, ricorda che il suo spazio in apertura di programma disponeva di un tempo sempre più risicato, nonostante ricevesse un milione di spettatori e ne consegnasse un milione e cento alla pubblicità. Poi, proprio in merito all’attenzione che lo show di Fazio presterebbe ai suoi comici e allo share, polemizza: “lo sanno tutti, Che tempo che fa sta in piedi per la Littizzetto, che lo prende al 10 per cento di share e lo porta al 30. Poi loro fanno la media e dicono 20, ma la realtà è questa“.

Col passare del tempo Milani sarebbe stato sempre più ‘confinato’, nonostante il pubblico apprezzasse le sue gag surrealiste velatamente anti-sistema. E sulle reali motivazioni dell’atteggiamento riservatogli a Rai3, ora ipotizza: “potrebbe essere una mia disorganicità con l’ambiente della comicità italiana“. Traduzione, prego: per come sono messe oggi le cose, il borsino della satira televisia potrebbe essere regolato da motivazioni squisitamente politiche. E infatti rincara la dose, precisando: “quasi tutti i comici italiani sono di sinistra e la cosa che più gli preme è metterti il cappello il prima possibile, sapere che sei dei loro. Tanto valeva iscrivermi al PC trent’anni fa, adesso lavorerei di più…“.





3
agosto

CDA RAI: LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI. VIA LIBERA A FABIO FAZIO, MENTRE RUFFINI PENSA A LA7

Serena Dandini

Ora la Dandini è più Serena. L’allarme rosso per la chiusura del suo programma sembra essere rientrato, e la conduttrice di Parla con me si prepara a tornare in onda anche nella prossima stagione televisiva. Secondo quanto si apprende in queste ore, il direttore generale della Rai Lorenza Lei avrebbe infatti informato il Cda di viale Mazzini che la trasmissione si farà. Dunque si sarebbero dissolte le obiezioni tecniche che costituivano un ostacolo alla riconferma dello show serale di Rai3. Oggi il Consiglio della tv pubblica ha anche dato l’ok definitivo alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, votando favorevolmente la proposta del DG.

Via libera a Parla con me (?). Il nodo che teneva in sospeso il programma di Serena Dandini riguardava  il fatto che una società esterna (Fandango) producesse un format di cui la Rai detiene il 100% dei diritti. Sebbene la trasmissione fosse già prevista dai palinsesti della terza rete, durante il tira e molla della trattativa si era paventata l’ipotesi che lo show della Dandini potesse non tornare in onda. Apriti cielo. I Consiglieri d’opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten si erano subito mobilitati, chiedendo al DG Rai di impedire che ciò accadesse. Oggi Lorenza Lei ha dichiarato ogni contesa risolta per quanto riguarda la sua competenza ed ha rimandato la firma del contratto alla riunione del Cda fissata per mercoledì 7 settembre.

Dunque, mancherebbe solo il via libera ufficiale. Lo stesso che oggi si è guadagnato Fabio Fazio, grazie al voto del Cda. Il suo programma Che tempo che fa, dunque, tornerà regolarmente in onda nella prossima stagione di Rai3. Stando a quanto riferisce l’AGI, la proposta di voto avanzata da Lorenza Lei avrebbe ottenuto sette pareri favorevoli (il presidente Paolo Garimberti, Nino Rizzo Nervo, Antonio Verro, Giorgio Van Straten, Rodolfo De Laurentiis, Alessio Gorla, Guglielmo Rositani) ed una astensione (Giovanna Bianchi Clerici). I termini dell’accordo,  che frutteranno al conduttore un guadagno totare di circa 5,5 milioni di euro, sono su base triennale.


11
luglio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (4-10/07). PROMOSSI NCIS E LA RAI1 “SPERIMENTALE”, BOCCIATI IL “SUCCESSO” DI ANGELI E DIAMANTI E IL CONTRATTO DI FAZIO

Serena Dandini

10 a NCIS. La serie, campione di ascolti in Usa, si conferma seguitissima in Italia anche in replica su Rai2. In onda su Fox Crime, invece, grazie ai dati differiti, si è portata alla cifra record per la piattaforma satellitare di 900.000 spettatori.

9 alle D’urso Interviste. Senza entrare nel merito della tipologia di intrattenimento offerto, va segnalata la capacità di Barbara d’Urso di accattivarsi il pubblico e creare fidelizzazione tramite le sue interviste. Inoltre, i momenti “cuore a cuore” hanno il merito di aver sostituito i troppo spesso chiassosi talk di Pomeriggio Cinque.

8 agli ascolti di Sei più bravo di un ragazzino di 5a?. Lo show condotto da Riccardo Rossi, in onda su Cielo, venerdì 8 luglio ha ottenuto lo 0.77% di share con 72.000 telespettatori a fronte di una media settimanale del canale pari allo 0.44%.

7 a Rai1 che, malgrado abbia già pronte due alternative di game per access (I Soliti Ignoti e Affari tuoi) e preserale (L’Eredità e Reazione a Catena), continua a sperimentare (Colpo d’occhio e Un Minuto Per Vincere). L’unico neo è che per entrambi i nuovi progetti il conduttore designato, al momento, sia lo stesso: Max Giusti.

6 a Raffaella Carrà. La regina del Tuca Tuca è tornata in tv nelle vesti di Isabella di Castiglia in uno spot di una nota compagnia telefonica. Il risultato non è dei migliori (anche se “molto meno peggio” dell’altro spot con cui è in onda) e l’unica consolazione per Raffa è quella di aver oscurato la bella Bianca Balti.


7
luglio

CDA RAI, PARODOSSO SU FABIO FAZIO: CONFERMATO IN ESCLUSIVA MA ‘REGALATO’ A LA7 CON SAVIANO

Fabio Fazio, Roberto Saviano

Fabio Fazio si fa a pezzi per la tv. Metà in Rai, metà a La7. A realizzare il fantasmagorico numero del conduttore dimezzato è stata una magica delibera del Cda di Viale Mazzini. Il Consiglio, riunitosi oggi pomeriggio, ha infatti approvato a maggioranza il contratto del giornalista della terza rete per il programma Che Tempo che fa, concedendo però una deroga alla clausola esclusiva che gli consentirà di portare il successo di Vieni via con me sulla tv del terzo polo. Bella trovata.

Da una parte la tv pubblica rinnova la sua fiducia a Fazio e stipula un accordo in esclusiva per tenerselo stretto ancora tre anni, dall’altra lo lascia migrare su una tv concorrente. Stando alla decisione votata oggi e presa a maggioranza (astenuto il consigliere Antonio Verro, contrario Giovanna Bianchi Clerici), il conduttore tornerà quindi su Rai3 con la sua trasmissione Che tempo che fa, in onda nell’access prime time di sabato e domenica. A maggio, tuttavia, gli sarà concesso di spostarsi a La7 per presentare assieme a Roberto Saviano una sorta di Vieni via con me che verrà sfornato per il terzo polo.

Sì, parliamo di un programma direttamente ispirato al super show che nella scorsa stagione televisiva ha regalato alla terza rete degli ascolti da capogiro. Come se nulla fosse, la Rai fa uno strappo al contrattone esclusivo con Fazio e rinuncia ad una trasmissione che aveva tenuto incollati allo schermo quasi 8milioni di telespettatori. Sulla lungimiranza della decisione stanno già indagando squadre di affermati psichiatri. Come è possibile che un’azienda conceda ad un ’suo’ conduttore di andarsene indisturbato su una rete concorrente con un prodotto televisivo tenuto a battesimo sulle proprie frequenze?