Fabio Fazio



20
giugno

PIERO CHIAMBRETTI ATTACCA FABIO FAZIO: IL RE DEL NULLA

Piero Chiambretti

Anche (e soprattutto) nella prossima stagione Fabio Fazio giocherà un ruolo di primo piano sul piccolo schermo, dal prime time del lunedì di Rai 3 con Che tempo che fa (in coppia con Roberto Saviano) alla conduzione del suo terzo Festival di Sanremo, a distanza di oltre dieci anni dai fasti del biennio 1999/2000.

Un successo professionale decisamente invidiabile, per qualcuno addirittura esagerato e immeritato. Quel qualcuno è Piero Chiambretti che, intervistato dal settimanale A, non risparmia un duro attacco al conduttore savonese:

“L’hanno definito il re del nulla. Il suo successo è di relazioni, non di talento acquisito. Dovrebbe essere studiato dai sociologi negli anni a venire. Fazio è un caso più unico che Fazio. Lo dice uno che non ha mai avuto una tessera di partito, non ha una famiglia importante, non frequenta salotti e non conosce sottosegretari. Ce l’ho fatta con fortuna e talento. Ma per uno che ce la fa, migliaia stanno a casa”.




19
giugno

FABIO FAZIO CONDURRA’ IL FESTIVAL DI SANREMO 2013

Fabio Fazio conduttore di Sanremo 2013

“Non c’è due senza tre” vale anche nella riviera più calda del piccolo schermo italiano: Fabio Fazio, dopo ben tredici anni dall’ultima apparizione, torna al Festival di Sanremo per l’edizione del 2013. Il conduttore di Che tempo che fa si rimette in gioco però con una nuova immagine, consacrata da una nuova aurea di validazione culturale da parte dell’intellighentia italiana, dopo i successi radical chic del suo programma del week end e il lavoro in tandem con Roberto Saviano.

Sarà quella sua sobrietà un po’ montiana, saranno i numeri fortunati di Vieni via con me, o forse il suo volto pulito, di certo c’è che la Rai, nella tradizionale presentazione dei palinsesti autunnali, ha messo nero su bianco l’indiscrezione che circolava già da giorni. Con largo anticipo rispetto all’ultima travagliata annata di organizzazione del Morandi bis già a giugno possono cominciare i lavori per il prossimo festival della canzone.

Un motivo in più perché all’Ariston batta la musica del cantautorato, tornato a corteggiare i lidi liguri negli anni della gestione del cantante di Monghidoro? Il primo interrogativo è proprio questo: riuscirà Fazio – che  ha rivelato di non sapere ancora se ricoprirà anche la carica di direttore artistico - a farsi coccolare anche su Raiuno dalla folta schiera di amici colti della canzone che non gli fanno mancare mai il proprio appoggio nelle serate evento di Raitre?


11
giugno

FABIO FAZIO AL TIMONE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2013

Fabio Fazio

Fabio Fazio sul palco dell’Ariston. Ad ascoltare i ben informati, è cosa ormai fatta: il volto noto della tv pubblica condurrà il prossimo Festival di Sanremo. La voce circola da giorni facendosi sempre più insistente ed ora – stando a quanto apprende l’Adnkronos – mancherebbe solo la conferma. L’ufficialità dovrebbe arrivare il prossimo 18 giugno a Milano, quando i palinsesti Rai di recente approvazione verranno presentati agli inserzionisti pubblicitari.

Per Fazio sarebbe un ritorno a Sanremo, visto che il conduttore aveva già fatto gli onori di casa nelle edizioni 1999 e 2000 della kermesse. In quelle occasioni, il buon Fabio si era fatto affiancare da Laetitia Casta e dal premio Nobel Renato Dulbecco, ma anche da Luciano Pavarotti, Ines Sastre e Teo Teocoli. Personaggi che avevano attirato l’interesse del pubblico. Fazio era stato innovativo anche nella scelta degli ospiti: tra gli altri, invitò infatti anche Jovanotti e Bono degli U2 per promuovere la  campagna per la cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo.

A distanza di tredici anni, il presentatore sarebbe stato nuovamente chiamato alle armi dal direttore dell’Intrattenimento Rai Giancarlo Leone, che in tempi non sospetti aveva auspicato un trasferimento di Fazio sulla prima rete. Nei giorni scorsi, lo stesso Leone non aveva confermato né smentito le indiscrezioni a riguardo, mentre Fiorello era stato ben più esplicito sul Festival di Sanremo 2013. “Lo condurrà Fazio me lo ha detto Lorenza Lei“, aveva detto il comico. Adesso, le voci di corridoio vanno tutte in tal senso, e si attendono solo le conferme ufficiali.





6
giugno

FESTIVAL DI SANREMO 2013: ANCHE FABIO FAZIO IN LIZZA PER L’ARISTON. VOI CHI VORRESTE?

Fabio Fazio

Dopo la tormentata approvazione dei palinsesti autunnali avvenuta lunedì scorso, a Viale Mazzini hanno tirato un bel sospiro di sollievo: il CdA se l’è cavata pure stavolta. Tuttavia, in Rai ci sono alcuni importanti spazi televisivi ancora da assegnare e non c’è tempo da perdere. Il primo di essi riguarda il prime time del giovedì di Rai2, che al momento resta scoperto e senza conduttore, il secondo interessa invece la prossima edizione del Festival di Sanremo. Chi lo presenterà? Domanda delle domande.

Come ogni anno, il toto-conduttore imperversa con mesi d’anticipo ed ecco spuntare la prima rosa di candidati alla guida della kermesse 2013. Secondo Repubblica, al momento i nomi più gettonati sarebbero quelli di Fabrizio Frizzi, Antonella Clerici e Carlo Conti. Il conduttore dell’Eredità, in particolare, è sempre stato considerato uno dei favoriti, ma solo pochi giorni fa il diretto interessato aveva lasciato intendere che gli impegni televisivi già fissati (a settembre tornerà Tale e quale show, ndDM) non gli avrebbero consentito di prepararsi adeguatamente all’Ariston. Vedremo.

Nell’elenco dei papabili si fa strada anche Fabio Fazio, che non è certo nuovo alla rassegna canora. Il conduttore, infatti, presentò con successo i Festival del 1999 (con Laetitia Casta e il premio Nobel Renato Dulbecco) e del 2000 (affiancato da Luciano Pavarotti, Ines Sastre e Teo Teocoli). Stando alle indiscrezioni, il presentatore potrebbe tornare a Sanremo nella prossima edizione della kermesse, e proprio per questi giorni sarebbe stato programmato un suo incontro con il direttore dell’intrattenimento Rai Giancarlo Leone.


15
maggio

QUELLO CHE (NON) HO, SAVIANO: “LA PAROLA CONTRO LE MAFIE”. LITTIZZETTO PARLA DI STRONZI

Quello che non ho - Roberto Saviano - seconda puntata

Anche stasera Fabio Fazio e Roberto Saviano ci faranno sognare. Ad occhi aperti, si spera. La seconda puntata di Quello che (non) ho è iniziata con le parole, vero leitmotiv del programma ‘letterario’ in onda su La7. A pronunciarle è stato lo scrittore antimafia, che ha esordito con un monologo dedicato ad una lettera inviata al boss della ‘ndrangheta Michele Zagaria, detenuto in carcere.

Spiegando il linguaggio in codice usato dai camorristi per comunicare, Saviano ha affermato l’importanza del “difendere la parola per difendere il territorio. La cultura come arma potente.

Le organizzazioni criminali hanno saccheggiato le nostre parole, come onore, famiglia, amico, parole magnifiche, mascherate come sinonimi di segmenti militari, organizzazioni, strutture…”

ha denunciato lo scrittore. A seguire, Vinicio Capossela ha proposto una rivisitazione del brano di Fabrizio De André che dà il titolo al programma. Nell’hangar delle Officine Grandi Riparazioni di Torino sono poi risuonate le parole di Francesco Guccini, il quale ha offerto al pubblico le sue suggestioni legate al vocabolo “aiuto”. Tra una riflessione e l’altra, si sono fatte spazio le note delicate di Elisa, una delle presenze più discrete e piacevoli dello show.





15
maggio

QUELLO CHE (NON) HO: FAZIO E SAVIANO REPLICANO SU LA7 IL LORO FORMAT DI SUCCESSO. EFFETTO DÉJÀ VU

Roberto Saviano e Fabio Fazio, Quello che (non) ho

Vieni via con me, ti mostro Quello che (non) ho. Così capisci che mettere in piedi un evento televisivo non è mica difficile: basta trovare la formula giusta e il gioco è fatto. Fabio FazioRoberto Saviano, che sanno stare al mondo, hanno capito il trucco e infatti ieri sera, all’esordio su La7, hanno proposto un “remake” del programma che li consacrò come reucci della tv per bene. Sì, in pratica hanno rifatto Vieni via con me, apportando giusto qualche modifica al format di proprietà Rai. Tra monologhi, canzoni e ospiti, va da sé che l’effetto déjà vu sia stato fortissimo.

Per carità: nessuno si aspettava chissà quali stravolgimenti, anche perché il conduttore e lo scrittore antimafia sono ormai vincolati a una liturgia televisiva di successo che li costringe a ruoli ben definiti. Però uno sforzo di fantasia lo potevano pur fare. Su Rai3 c’erano gli elenchi e gli ospiti si esibivano davanti ad un microfono retrò, su La7 ci sono invece le parole ed i protagonisti parlano dinanzi ad un leggìo. Differenze minime. A cambiare sono stati piuttosto gli argomenti, stavolta ispirati all’attualità economica e sociale del Paese, anche se non sono mancati riferimenti ai ‘burlesque’ berlusconiani.

Roberto Saviano ha punzecchiato la Lega Nord sui presunti legami con la ‘ndrangheta e ha dedicato il suo primo intervento al dramma dei suicidi causati dalla crisi. Lo scrittore ha poi ricordato il massacro dei bambini di Beslan, avvenuto nel 2004 in Ossezia, proponendo uno dei momenti più toccanti ed intensi della serata. Sui contenuti nulla da eccepire: peccato solo che la narrazione di Quello che (non) ho sia risultata troppo lenta, priva di un ritmo adeguato alle quasi tre ore di diretta.


14
maggio

QUELLO CHE (NON) HO: FAZIO INIZIA DALLE PAROLE “CRESCITA” E “INTERLOQUIRE”. SAVIANO CONTRO LA LEGA

Quello che (non) ho

E’ la filastrocca Le parole, scritta da Gianni Rodari e decantata da Fabio Fazio, ad inaugurare quello che si è annunciato come un evento. Si capisce sin da subito che Quello che (non) ho mette al centro della scena proprio il verbo e i significati soggettivi che possono essere attribuiti all’una o all’altra parola.

Il conduttore di Rai3 fa subito l’esempio dei termini “crescita“ - un tempo usato dalle madri per sottolineare la maturazione dei propri figli e oggi strettamente legato all’attualità economica – e interloquire per presentare il compagno d’avventura Roberto Saviano accolto incondizionatamente” da La7. Ecco, proprio questo “incondizionatamente” è il termine più rumoroso di questo primo scorcio di trasmissione.

Lo scrittore antimafia ricorda di aver suscitato le ire della Lega Nord per aver denunciato nel corso di Vieni via con me che la ‘Ndragheta aveva cercato di interloquire col partito di Bossi. La storia recente, ricorda Saviano, ha dimostrato come le accuse lanciate all’interno della trasmissione di Rai3 erano fondate:

“Dicemmo che la ‘ndrangheta cercava di interloquire con tutti i partiti, anche con la Lega. Si arrabbiarono tutti. Ci dissero che era inammissibile pensare una cosa del genere. Invece il tesoriere della Lega interloquiva e come, conosceva benissimo i broker del clan De Stefano(…)”


14
maggio

QUELLO CHE (NON) HO: QUALE RESPONSO AUDITEL ATTENDE IL RITORNO DI FAZIO E SAVIANO?

Quello che (non) ho - Fabio Fazio e Roberto Saviano

Il senso delle parole unito alla forza della musica e all’idea che la modernizzazione dell’Italia debba cominciare dai diritti delle persone e da un più diffuso senso di laicità. Presupposti sui quali regge l’atteso ritorno in tv di Fabio Fazio e Roberto Saviano con Quello che (non) ho, in onda stasera (leggi qui le anticipazioni della puntata), domani e mercoledì su La7 alle 21.10.

Una tre giorni in stile Sanremo, a distanza di quasi due anni dal clamoroso successo riscosso dalla coppia con Vieni via con me su Rai 3. Un programma che ricevette la meritata palma di evento televisivo dell’anno, capace di portare la terza rete della tv di Stato a numeri mai toccati prima nella sua storia: 7.632.000 spettatori (con uno share del 25.48%) al debutto, che diventano 9.671.000 (31.60%) alla terza puntata, per una media -nei quattro appuntamenti trasmessi- pari a 8.751.000 (29.12%).

A quale responso auditel andrà incontro Quello che (non) ho? Impossibile, per diverse ragioni, che il “seguito” di Vieni via con me possa anche soltanto eguagliare l’”originale”. Su tutti c’è la rete: La7 non è certo paragonabile a Rai 3, ma la doppia cifra è comunque d’obbligo, oltre a rappresentare una manna dal cielo per la tv del terzo polo. E poi c’è un precedente (persino recente) da prendere in considerazione…