Diffide



24
giugno

DIRITTI TV SERIE A 2015-2018: SKY DIFFIDA LA LEGA CALCIO MA MEDIASET NON CI STA

Diritti tv Serie A

Volano gli stracci ed ora anche le diffide nella querelle per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2015-2018. Ieri la Lega Calcio si è riunita in consiglio dopo aver ricevuto una diffida da Sky; la pay tv di Rupert Murdoch, infatti, ha espressamente contestato nero su bianco quello che considera un mancato rispetto delle regole (l’asta dei diritti – sostengono i vertici Sky – deve andare a chi offre di più). La decisione finale è stata nuovamente rinviata (il consiglio si riunirà domani), mentre da Mediaset arriva una controdiffida per evitare che tutte le partite finiscano alla concorrenza.

Diritti tv Serie A 2015-2018: Sky diffida la Lega…

La questione diffide è partita da Sky con una lettera inviata alla Lega Calcio:

“Non possiamo accettare l’idea che l’assegnazione dei diritti della Serie A avvenga secondo principi e ipotesi non regolari e non previste dal bando, le cui linee guida sono state preventivamente approvate dalle Autorità indipendenti – si legge nella nota diramata ieri – E’ un passo a cui siamo stati costretti: noi abbiamo fatto le offerte più alte.

… e Mediaset replica con una controdiffida

Il nodo da sciogliere sono sostanzialmente i pacchetti A e B, ovvero le partite di otto squadre (di cui quattro big) rispettivamente sul satellite e sul digitale. Sky ha fatto l’offerta più alta per entrambi, ma Mediaset contesta che sia un unico operatore a garantire i due pacchetti. E, temendo di restare a mani vuote, lancia una controdiffida a poche ore dall’”appello” che Sky ha inviato alla Lega Calcio.

“Inutile far finta di non capire: assegnare a un unico operatore pay le 248 partite delle otto squadre di Serie A che da sole rappresentano oltre l’86% dei telespettatori tifosi italiani è esattamente quello che la Legge, le autorità regolamentari e la stessa Lega Calcio Serie A hanno sempre voluto impedire a difesa dei consumatori e della concorrenza”




5
novembre

SLITTA LA FICTION SU VIA POMA. FAENZA: RICEVIAMO UNA VALANGA DI DIFFIDE

Astrid Meloni è Simonetta Cesaroni nel tv movie Via Poma

Inizialmente previsto su Canale 5 il 23 novembre, ovvero un giorno prima dell’inizio del processo d’appello nei confronti di Raniero Busco, il tv movie Via Poma è stato rinviato alla serata del 30 novembre. La fiction prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi, potrebbe però slittare ulteriormente. A dichiararlo, a margine della presentazione al Festival del Cinema di Roma del film Un giorno questo dolore ti sarà utile, il regista Roberto Faenza:

“Dovrebbe andare in onda il 30 novembre, ma stiamo ricevendo una valanga di diffide. Speriamo di farcela. Via Poma è interessante perché è una tipica storia italiana: vent’anni di misteri, nessuno risolto. Un caso emblematico dell’incapacità di scoprire la verità”.

Ad ostacolare per primi la messa in onda della fiction dedicata all’ormai tristemente noto delitto di Simonetta Cesaroni i legali di Raniero Busco, preoccupati dal fatto che il film tv possa in qualche modo influenzare i giudici popolari. Anche Roberta Milletarì, moglie di Busco, che ricordiamo è stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione, non sembra vedere di buon occhio il film tv, considerandolo non solo una mancanza di rispetto nei confronti delle persone coinvolte, ma soprattutto un’inutile spettacolarizzazione che non aiuterà certo a trovare la verità.