Christian Duguay



30
ottobre

CENERENTOLA: CON VANESSA HESSLER E FLAVIO PARENTI RIVIVE SU RAI1 LA CELEBRE FIABA

Vanessa Hessler in Cenerentola

Creare un momento di riaggregazione per tutta la famiglia, farla sentire coinvolta e in grado di riconoscersi e rispecchiarsi in un racconto capace di parlare da sempre sia ai bambini che agli adulti. E’ questo l’obiettivo di Cenerentola, la coproduzione Rai Fiction –Lux Vide – Beta Film, in onda oggi e domani in prima serata su Rai1. La fiction diretta da Christian Duguay, già regista di miniserie di successo come Coco Chanel e Sotto il cielo di Roma, farà rivivere in tv una favola senza tempo, ambientata per l’occasione tra le magiche atmosfere di una Roma anni ’50.

Una commedia sentimentale in cui le atmosfere tipiche della fiaba si fondono con il mito del cinema in stile Vacanze Romane. La miniserie in due puntate, con soggetto e sceneggiatura di Agatha Dominik e Lea Tafuri, vede la bella Vanessa Hessler rivestire il ruolo di Aurora, una moderna Cenerentola, e Flavio Parenti quelli del suo “principe” Sebastian. Nel cast anche l’attrice Ruth-Maria Kubitschek (Mrs. Cooper/Fata), Natalia Worner (la matrigna), Giulia Andò e Elisa di Eusanio nel ruolo delle sorellastre.

Aurora è una giovane e bella ragazza con la passione della musica. Suo padre è un famoso e apprezzato direttore d’orchestra che, alla prematura morte della moglie, decide di convolare a seconde nozze con Irene, la governante. Ma il matrimonio non si rivela una soluzione felice per Aurora che si ritrova ben presto a fare i conti con una matrigna cattiva e due sorellastre “degne” della madre. Le cose peggiorano drasticamente con la morte del padre. Irene si appropria, infatti, di tutti i beni di famiglia. Una volta in possesso del cospicuo patrimonio dei Montefoschi, la matrigna decide di apportare significativi cambiamenti nella gestione delle finanze e, neanche a dirlo,  di usare la mano pesante con Aurora.




31
gennaio

SANT’AGOSTINO: STASERA E DOMANI LA FICTION DI QUALITA’ SFIDA NUOVAMENTE TALENT E REALITY SHOW

Raiuno prova a riprendersi la serata del lunedì con le fiction del “talismano” Lux Vide. Se infatti la concorrenza di Amici della domenica sera non ha intimorito le ultime fiction “Lo scandalo della Banca Romana” e “Gli ultimi del paradiso”, il transatlantico “Grande Fratello” rimane un osso duro da battere soprattutto ora che il gioco è in pieno svolgimento. Oltre al “Medico in famiglia“, nell’impresa anti-reality era riuscito “Pinocchio” e nella stessa impresa si cimenta Sant’Agostino (prodotte entrambe dalla Lux Vide appunto).

Fiction di altissima qualità, “Sant’Agostino” è stato creato con grandi budget e  un cast importante, per imbastire nella maniera migliore possibile un racconto che è al contempo storico, religioso e filosofico. A rivestire i panni del Doctor Gratiae Alessandro Preziosi e Franco Nero (Agostino anziano), stasera e domani nel prime time di Raiuno.

Era il 24 agosto del 410, quando si concluse l’assedio di Roma da parte dei Visigoti: l’impero romano si piegava all’ondata barbarica e iniziava così la fine di un lungo e glorioso impero. Alla notizia che la città eterna era stata oramai violata, il mondo rimase sconvolto e senza guide, ma la voce di un uomo si levò alta a sostegno di una nuova civiltà da ricostruire. La voce era quella di Agostino,  ex “avvocato di grido” che si convertì al Cristianesimo e venne eletto a furor di popolo, vescovo di Ippona, città sulle coste dell’Africa settentrionale. Da qui il benestante avvocato accolse i profughi provenienti da Roma ed iniziò a raccontare con la fede e la meditazione una nuova via da seguire.


18
luglio

COCO CHANEL SUL RED CARPET DEGLI EMMY AWARDS: PER LA PRIMA VOLTA UNA NOMINATION ITALIANA AGLI OSCAR DELLA TV AMERICANA

Coco Chanel - Shirley MacLaine

In Italia è stata vista da 6.614.000 di telespettatori (24,10% di share), riuscendo nell’impresa di superare sia Zelig che l’Isola dei famosi; negli Stati Uniti, dove è andata in onda sul network Lifetime, è stata seguita da 6 milioni di abbonati della tv via cavo, diventando la seconda miniserie nella classifica degli ascolti della tv via cavo della passata stagione.

Forte del doppio successo, in patria e all’estero, la fiction Coco Chanel, prodotta dalla italianissima Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei per Rai Fiction con partnership francese e americana, approda sul red carpet degli oscar della Tv made in USA, i celeberrimi Emmy Awards. La categoria che accoglie questo debutto del Bel Paese nelle celebrazioni del tubo catodico a stelle e strisce è quella dedicata ai film tv, “Outstanding made for television movie“, in cui compaiono anche Grey Gardens, Into the Storm, Prayers for Bobby e Taking Change, titoli che diranno poco al pubblico italiano, ma contro i quali dovrà gareggiare la nostra fiction dedicata alla stilista parigina, ancora oggi icona incontrastata di stile ed eleganza. E così, se la critica italiana fu poco clemente con la storia di Gabrielle Bonheur Chanel, questo il vero nome di Cocò, che dovette anche subire un pesante rimprovero dal poco clemente Aldo Grasso, che bollò il film come “noioso“, gli Stati Uniti premiano il prodotto e lo candidano ai loro oscar tv, la cui cerimonia si terrà il prossimo 20 settembre a Los Angeles.

Ma questa non è l’unica nomination che la fiction si è aggiudicata grazie all’Academy of Television Arts and Sciences: diretta interessata è anche l’attrice Shirley MacLaine, che nel film tv intepreta il ruolo della protagonista da anziana, nominata nella categoria “Miglior Attrice Protagonista in una Miniserie o Film tv“. La MacLaine, che si è sempre detta molto affine allo spirito ribelle di Chanel, e affascinata dalle sue mille contraddizioni, nella corsa per la statuetta dovrà vedersela con Sigourney Weaver (Prayers for Bobby), Drew Barrymore (Grey Gardens), Jessica Lange (Grey Gardens) e Chandra Wilson (Accidental Friendship). L’attrice, premio Oscar nel 1983 come miglior attrice con il film Voglia di tenerezza, in Cocò Chanel era affiancata da Barbora Bobulova (Chanel da giovane), Malcolm McDowell, Cosimo Fusco, Sagamore Stévenin, Brigitte Boucher, Anny Duperey, Simone Spinazze, Valentina Lodovini, Olivier Sitruk, Gea Lionello e Manuel Casella.