Centrovetrine



21
dicembre

BOOM! CENTOVETRINE CHIUDE

Centovetrine

Sino a qualche settimana fa era un rumor che aveva il sapore della possibilità. Adesso, invece, sembra (e sottolineamo, sembra) sia stata presa quella decisione che personalmente ci aspettavamo ma che in tanti scongiuravano.

Nel pomeriggio di ieri sarebbe stata sancita la chiusura della soap tutta italiana Centovetrine che, conseguentemente, non avrebbe una tredicesima stagione. Una scelta ricollegabile a questioni squisitamente economiche visti i buoni riscontri dal punto di vista Auditel.

Il nostro disappunto lo avevamo espresso qui, e tale rimane. Ora resta da vedere se e come lo slot verrà rimpiazzato (la soap rappresentava un ottimo traino per Uomini e Donne di Maria De Filippi). Tra i lavoratori di Telecittà, ‘teatro’ delle gesta dei protagonisti del Centro Commerciale di San Giusto Canavese, aleggia il malcontento, già manifestato con una missiva indirizzata al Vice Presidente di Mediaset che, tramite Mediavivere, produce la soap.

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5
gennaio

AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE: NATHALIE CALDONAZZO APPRODA A CENTROVETRINE

Nathalie Caldonazzo @ Davide Maggio .it

CentoVetrine non smette di stupire, seppur in senso negativo.

La soap opera italiana più amata, forte dei dati d’ascolto che ogni giorno ottiene e, ancor di più, del naturale “vincolo” che lega indissolubilmente gli appassionati del genere alla soap preferita, continua a fare scelte alquanto discutibili. Dopo averci proposto per mesi, una storia che poteva fare concorrenza solamente a Beautiful e dopo aver arruolato “attori” come Mirka Viola, Flavio Montrucchio, Elena Barolo e Francesca Rettondini, questa volta ha deciso di dare spazio a Nathalie Caldonazzo.

L’attrice impersonerà Margaret, una donna sensuale e senza scrupoli che interagirà con Stefano Della Rocca, interpretato da Danilo Brugia, ex Carramba Boys ed oggi attore e doppiatore.

Nathalie Caldonazzo, ricordata soprattutto per la sua storia con Massimo Troisi e per la partecipazione a due edizioni del varietà del Bagaglino, ha preso parte, in qualità di attrice, a film di “spessore” come Paparazzi, Le Faremo Tanto Male e Natale Due volte. Un curriculum tranquillamente paragonabile a quello di Loredana Lecciso, dopo tutto.

Ovviamente il problema non risiede nell’arruolamento della Caldonazzo in CentroVetrine ma, più in generale, nelle dirette conseguenze che scelte del genere, nel loro complesso, possono comportare. Sic et simpliciter,  una scarsa qualità per la serialità televisiva italiana, ormai in netto declino soprattutto sul versante soap opera.

E’ naturale, accettabile e persino implicito che il genere soap sia pervaso da storie e situazioni a dir poco surreali ma, al contrario, non è tollerabile che questo stesso genere continui ad avvalersi di attori che non possono assolutamente fregiarsi di questo titolo.

Sono lontani i tempi in cui Giovanni Minoli ha dato il via al progetto “Un posto al sole”, vera novità per l’Italia o quelli in cui “Vivere” era una realtà italiana addirittura apprezzata da alcune testate americane, specializzate nel genere.

E non va meglio alle fiction: tranne qualche raro caso in cui la qualità non è un valore aggiunto ma parte integrante del prodotto, in questa stagione televisiva ci sono stati proposti cattivi esempi di questo genere. Esempio illuminante in questo senso è senza ombra di dubbio costituito da “La Freccia Nera”, scandalosa rivisitazione dello sceneggiato Rai con Loretta Goggi.

E’ questa la competitività che l’Italia si propone di raggiungere? Quanti anni dovranno passare prima di riuscire ad accostarci (e non dico raggiungere perchè sarebbe troppo) alla professionalità americana?

Per chi ama la televisione così come per chi se ne occupa una riflessione in questo senso è doverosa.

Certe scelte dovrebbero essere eventi straordinari e non all’ordine del giorno. Già solo il fatto che non ci stupiscano più ci mostra quanto questo genere stia andando verso la direzione del non-ritorno. Forse è davvero arrivato il momento di dire basta.