cacao meravigliao



26
luglio

AMARCORD : QUANDO LA TV ERA… INDIETRO TUTTA!

Indietro Tutta @ Davide Maggio .it 

Satira televisiva, un termine oggi abusato e spesso utilizzato per giustificare qualsiasi scelta di cattivo gusto (o discutibile) venga fatta da questo o quel guru tv-comico-predicatore. C’era un tempo in cui invece la satira sapeva davvero colpire nel segno, senza mai trascendere nella volgarità e farsi corrompere da scopi strumentali.

Quel tempo è stato scandito da un programma chiamato Indietro Tutta.

Lo show andato in onda su Rai Due in seconda serata dal 1987 al 1988, sulla scia dell’amatissimo Quelli della Notte, ha avuto un successo strepitoso che ha sfiorato quasi la “mania collettiva”.

Al timone del programma Renzo Arbore affiancato da Nino Frassica, che per l’occasione vestiva i panni del “Bravo Presentatore”.

Ogni particolare di Indietro Tutta era mirato a prendersi gioco dei fenomeni che stavano dilagando nella tv di allora, quasi tutti creati dalla neonata tv commerciale e dalle più modeste tv locali.

Lo studio a forma di nave capitanato da Arbore ospitava di volta in volta, personaggi ora surreali, ora divertenti che attraverso le loro battute creavano continui tormentoni, ancora oggi in voga.

Come dimenticare Nando Murolo nei panni del Notaio Pignolo, le ballerine brasiliane del Cacao Meravigliao, prodotto inesistente e per assurdo richiestissimo dai telespettatori e ancora Mario Marenco ed il suo bambino in grembiule.

Non solo comicità ma anche musica grazie allo stesso Arbore ma anche al Maestro Mazza e alla sua band Mamma Li Turchi nonché a piccoli intermezzi comici che si presentavano in maniera inconsueta. Indimenticabili gli interventi di Alfredo Cerrutti nei panni del Professor Pisapia, impegnato anche insieme ad Arnaldo Santoro nella mitica gag dei poliziotti.

Non solo uno show ma la rappresentazione di un Paese solare, cialtrone e pieno di contraddizioni. Non un programma strillato ma in continua lotta con se stesso.

Indietro Tutta infatti si presentava come un quiz: una gara tra Nord e Sud. Un pretesto naturalmente, per stigmatizzare una televisione sempre più intenta a spogliare vallette sempre più procaci e disinibite e  a distribuire milioni, giocando su contenuti banali e di basso livello culturale.

A rappresentare questo spaccato anche le Ragazze Coccodè che si impegnavano a promuovere il Cacao Meravigliao nelle versioni “Delicassao”, “Spregiudicao” e “Depressao”.

Una rivoluzione non solo a livello di contenuti ma anche di stile. Indietro tutta infatti è stato il primo programma ad abolire la classica soglia esistente in tv tra “scena” e “retroscena”. Arbore, vestito da Capitano di Marina (vedi Colpo Grosso) dirigeva la trasmissione come se si trattasse di una grande prova generale, destinata a non andare in onda.

Interferenze, collegamenti fasulli, vallette vestite da galline, quiz palesemente truccati erano il leit-motiv di questo grande contenitore che divertiva, facendo anche riflettere.

Perfino i testi d’apertura e di chiusura del programma (rispettivamente Sì, la vita è tutto un quiz e Vengo dopo il tiggì), raccontavano il riflesso della televisione sulla società. Lo strapotere di quest’ultima e soprattutto la capacità di influenzare e condizionare la scansione del tempo della famiglia italiana. Un “gran tutto” che stava sensibilmente piegando l’individuo fino a “lobotomizzarlo”.

Una parabola considerata eccessiva e spiritosa all’epoca ma oggi di grande attualità. Perché Indietro Tutta più di qualsiasi altro programma è stato il precursore di tutto ciò che era ancora impossibile prevedere e che forse poteva anche essere evitato, rivelando  verità scomode sulla televisione del domani. Verità che oggi sono sotto gli occhi di tutti. E le eccezioni sono sempre più rare.

CURIOSITA’:

  • Tra le vallette del programma ricordiamo: Marcia Sedoc, Amina Fofana, Linda Udine, Thel Montenegro, Elfbert e Maria Grazia Cucinotta;

  • Ad Indietro Tutta hanno partecipato tra gli altri il Mago Forest e l’immancabile Marisa Laurito;

  • La canzone Cacao Meravigliaio era cantanta dall’allora quattordicenne Paola Cortellesi.

  • Tra le canzoni presenti nel programma ricordiamo anche la surreale Grazie dei Fiori Bis.