Boris Il Film



17
marzo

BORIS, LA ‘FUORISERIE ITALIANA’ SBARCA AL CINEMA: RIUSCIRA’ A MANTENERSI SU ALTI LIVELLI?

Boris - Il cast

Renè Ferretti, il regista di titoli indimenticabili come ‘Gli occhi del cuore’, ‘Medical Dimension’ e ‘Libeccio’ ha deciso di saltare il fossato. Dopo una carriera spesa a dirigere fiction di infima qualità, utili solo a piazzare attricette raccomandate, il regista più idealista della tv italiana tenta la carta cinematografica con un film d’autore. Non riuscite ancora a capire di cosa stiamo parlando? Vuol dire che non avete mai visto una puntata di Boris, la (fuori) serie italiana.

Boris è sicuramente una serie tra le più sottovalutate del panorama televisivo tricolore: nonostante la messa in onda sui canali Sky (Fox nelle prime due stagioni, FX nella terza), i passaggi in chiaro su Cielo e l’ostracismo dei canali generalisti, questo gioiellino può contare su un vasto seguito di appassionati. Dopo i favori del pubblico e della critica specializzata, ecco il passaggio cinematografico che promette di svelare ipocrisie e approssimazioni del grande schermo

L’occasione per abbandonare lo scalcinato ambiente televisivo è l’ennesima fiction “a cazzo di cane” (uno dei tormentoni di Boris) proposta al protagonista, al quale viene ordinato di girare una scena orrenda con protagonista un giovane Ratzinger che corre felice su un prato della Baviera dopo la scoperta di un vaccino. E’ la goccia che fa traboccare il vaso, troppo anche per un regista la cui carriera è improntata all’insegna dell’orrido. Renè decide di mollare tutto e di lanciarsi nella nuova avventura con un film ‘alla Gomorra’ (il cui autore viene nuovamente citato come il paladino della qualità, ricordiamo i molteplici riferimenti presenti nella terza serie quando perfino lo stesso Ferretti viene definito “il Roberto Saviano della fiction italiana“).