Non lo dite in giro ma lui, eroe di quattro Olimpiadi con tre ori, un argento e un bronzo conquistati, finora non ha mai messo piede a Londra. La sua prima volta nella City però sarà speciale perché, assieme ad altri superbig dello sport, vestirà i panni di commentatore dei Giochi Olimpici per Sky. Il campione di canoa Antonio Rossi si accinge a preparare le valige con una certa emozione. Lui che sa cosa vuol dire lottare per una medaglia, per la prima volta si troverà a raccontare le gesta degli atleti azzurri sulla piattaforma satellitare a partire dal 27 luglio.
Sky ti ha inserito nel “dream team” di commentatori. Che atmosfera si respira fra voi?
Siamo davvero una “squadra”, anche perché con alcuni colleghi come il “Signore degli anelli” Juri Chechi, la leggenda del salto in lungo Fiona May e l’ex maratoneta Stefano Baldini mi vedo spesso. Poi ci sarà anche il mito della boxe Patrizio Oliva e tanti altri campioni che seguiranno i loro sport. Penso a Cipollini, a Rosolino, alla schermitrice Diana Bianchedi. Insomma credo che oltre che una squadra professionale siamo un bel gruppo di amici, si respira una bella atmosfera e penso che sarà un’esperienza divertente e allo stesso tempo impegnativa. Sky ha 2200 ore da seguire, dovremo lavorare molto non solo sulle telecronache, ma anche sulle sintesi e gli approfondimenti.
Il tuo compito non sarà quello del giornalista sportivo in senso classico…
Assolutamente no. Più che altro avremo la funzione di dare al pubblico qualche informazione in più sul nostro sport, commentando le emozioni che si provano prima della partenza e durante la gara e poi fornendo informazioni sulla tecnica e sullo stile dei vari atleti. Vogliamo davvero fare una bella figura, per me sarà un’emozione nuova, diversa da quelle provate nelle gare, ma comunque molto forte, perché l’atmosfera che si respira durante le Olimpiadi è unica.
Invece qual è il tuo rapporto con la città di Londra?
Mi vergogno a dirlo ma sono stato dappertutto tranne che a Londra. Per me si tratterà della prima volta. Conosco alcune zone del Regno Unito ma non sono mai stato nella City. Il fatto di stare un mese mi darà modo di recuperare. Quando sei atleta purtroppo non vivi a pieno le città in cui ti trovi e non metti piede fuori dal Villaggio Olimpico. Stavolta sarà sicuramente diverso.
Toto-medagliere. Senza dover utilizzare la sfera di cristallo, in quale discipline credi che l’Italia abbia più possibilità?