Dunque, siamo alla fine della quinta stagione di Castle – Detective tra le righe. (l’ultima puntata stasera alle 21 su Fox Life). La squadra di Beckett (Stana Katic) ha portato avanti indagini complicate, risolto omicidi, affrontato difficoltà, vissuto situazioni di pericolo e anche rischiato di morire. Comunque, sono tutti vivi. Lo sappiamo: anni di Ris, di Distretto di Polizia, di Grey’s Anatomy, di Private Practice, ci hanno abituato a dipartite stagionali, verosimilmente concomitanti con scadenze di contratti non rinnovati. In Castle, no. Evidentemente il sindacato degli attori fa bene il suo lavoro. 5 stagioni e una sola morte rilevante.
Archiviata la parte poliziesca, passiamo a quella sentimentale. E’ vero, noi vogliamo sempre scoprire l’assassino, ma, allo stesso modo, c’è sempre la curiosità di scoprire cosa succederà tra Beckett e Castle (Nathan Fillon). A questo riguardo è sicuramente da apprezzare la capacità degli sceneggiatori di aver saputo mantenere vivo l’interesse sulla coppia, una volta annullata la tensione che c’era tra i due, sempre attratti l’uno dall’altra ma mai dichiarati fino all’ultima puntata della quarta stagione. Gli scambi di battute tra i due riescono a evitare sempre il rischio banalità. Quando uno dice che c’è una buona sceneggiatura.
Comunque, alla fine il detective Beckett che tutti conosciamo come donna indipendente, forte e ribelle, alla fine della quinta stagione ha iniziato a mostrare qualche segno di insofferenza e non perchè non riesca a sparare con la precisione che vorrebbe, ma perchè sta iniziando a pensare di volere qualcosa di più dal suo rapporto con Castle. Insomma, ci è cascata anche lei. Vorrebbe un impegno serio dallo scrittore, che, eterno Peter Pan, sembra non afferrare questa esigenza. Abbiamo detto “sembra”, quindi valutate voi se continuare a leggere dopo il salto.