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DM DA INCUBO: DAVIDEMAGGIO.IT NEL PRIMO RISTORANTE VISITATO DA ANTONINO CANNAVACCIUOLO…

di Valeria Carola

15/05/2013 - 20:52

DM DA INCUBO: DAVIDEMAGGIO.IT NEL PRIMO RISTORANTE VISITATO DA ANTONINO CANNAVACCIUOLO…
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Cucine da incubo

Operazione in incognito per DM. Abbiamo provato Pane & Olio, il ristorante protagonista della prima puntata di Cucine da Incubo Italia. Andare a cena in un ristorante-pizzeria sapendo che solo pochi mesi prima è passato di lì Antonino Cannavacciuolo per girare la prima puntata di Cucine da Incubo, da stasera alle 21:55 su Fox Life, non è esattamente la stessa cosa che cenare nel posto in cui è stato Patrick Dempsey durante il suo passaggio a Roma. Psicologicamente, ovviamente. Anche perché il ristorante lavora solo di venerdì, sabato e domenica quindi viene qualche dubbio sul mancato successo dell’operazione risanamento. Vi diciamo subito che la nostra esperienza nella prima cucina da incubo non è stata un sogno. Ma andiamo con ordine…

All’inizio della cena, la speranza è che lo chef del ristorante sia un tipo facilmente impressionabile e che, mentre cucina, senta ancora la presenza di Canavacciuolo aleggiare nell’aria, magari con un coltello in mano. In cucina, almeno. Perché, a livello di marketing, è evidente che, qualcosa, nel processo di comunicazione tra il dare e ricevere consigli non ha funzionato. Pensate che siamo presuntuosi a dare giudizi sul marketing? E voi che direste se arrivaste in un ristorante il venerdì sera alle 21:30 e ci fosse solo un tavolo occupato e quel tavolo non fosse quello imperiale usato da Valeria Marini per i suoi 100 amici intimi ma un romantico tavolino da coppia? Ecco.

Il ristorante non si trova in quella che nel linguaggio comune viene identificata come una “strada di passaggio”. E sono proprio questi i casi in cui l’invenzione di Meucci risulterebbe particolarmente utile. E se non quella di Meucci, almeno quella del cellulare, che, se si lascia il numero sulla vetrina, poi, quantomeno, si dovrebbe tenerlo acceso. E va bene che il programma andrà in onda su un canale satellitare ma se pure un solo telespettatore romano si incuriosisse e volesse prenotare un tavolo, come farà?

Comunque, appena arrivati, ci guardiamo intorno. E’ evidente che ci sia stato un tentativo di “svecchiamento”. Certo riuscire a svecchiare, mantenendo i tavoli apparecchiati con il panno verde da poker, coperto da una tovaglia di carta plastificata gialla, allestita con una rosa rossa finta sopra, verrebbe difficile pure al chirurgo plastico di Ivana Trump, ma abbiamo apprezzato la grande parete con la lavagna per comunicare i piatti del giorno. Se li avessero pure scritti, avremmo apprezzato anche di più. Evidentemente però i proprietari hanno un problema con la forma scritta. Altrimenti avrebbero fatto stampare (o presentato) anche il menù e la carta dei vini. Ma d’altronde che bisogno c’è, visto che, ridotta l’offerta dei piatti, sia di carne sia di pesce, il cameriere può impararli a memoria? La scelta di vini bianchi è più o meno tra 4, quindi una carta per scriverli avrebbe solo gravato sul disboscamento della foresta amazzonica.

Per il resto, il passaggio di Antonino Cannavacciuolo ha portato i suoi frutti. L’accoglienza è stata gentile ed educata. Prosecco, frittura di verdure miste e focaccia bianca, come benvenuto offerto dalla casa. Si, forse il pizzaiolo si è un attimo distratto mentre la focaccia era in forno, ma questione di minuti. Più o meno 3, quelli in cui doveva toglierla prima dal forno. L’estetica dei piatti è curata e anche il loro contenuto non è affatto male. Spaziando tra terra e mare, abbiamo assaggiato tutto, senza nessuna manifestazione di disgusto alla Masterchef. Poi il servizio è stato veloce. D’accordo con 6 clienti la battuta che “gli piace vincere facile” ci sta come il cacio sui maccheroni.

Insomma, fino ai secondi piatti si è sentita la presenza di Cannavacciuolo “in the air”. Poi, al momento dei dolci è sparito. Non chiedeteci come fa un omone così grande a sparire nel nulla, ma fatto sta che la “sbriciolata” era costituita da  un cerchio di crema con sopra una spolverata di cacao e due savoiardi spezzati. Abbiamo apprezzato comunque che non sapessero di carne, perchè, vista la consistenza, solo con il coltello da agnello crudo devono essere riusciti a spezzarli.

Alla fine, dunque, niente incubi veri e propri per noi. Certo, se poi la vostra idea di sogno è quella di cenare nel ristorante di Carlo Cracco con lui che vi versa da bere vestito solo di un grembiule, allora c’è un problema. Ma questo è un altro programma.

[CLICCA QUI PER LA NOSTRA INTERVISTA AD ANTONINO CANNAVACCIUOLO]

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17 commenti su "DM DA INCUBO: DAVIDEMAGGIO.IT NEL PRIMO RISTORANTE VISITATO DA ANTONINO CANNAVACCIUOLO…"

  1. Ciao io vorrei darvi la mia esperienza, sono stato chiamato per fare il cliente del ristorante rimesso a nuovo il ristorante in questione deve ancora apparire nelle puntate, sinceramente è tutto montato tutto organizzato ecc... ma posso assicurarvi che gli interventi vengono fatti veramente conosco il cuoco del ristorante e sono stati una settimana intera a lavorare sulla cucina, sui lavori ecc.... a fine di tutto il lavoro di rinnovo ci sono eccome, ma come tutte le cose poi sta ai proprietari mantenere le cose, idem per la cucina ho mangiato piatti eccellenti e il cuoco non ha nessun motivo per non seguire la linea lasciata, per i dipendenti a volte capita che sono sotto organico e facciano cmq lavorare ex dipendenti o un paio di straforo per dare numero, morale della favola anche se nel'90% è tutto falso e costruito il ristorante subisce un vero rinnovo culinario ed estetico poi sta a loro mantenerlo.

  2. Trovato su TripAdvisor!! http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187791-d3650195-r149681043-Pane_e_Olio-Rome_Lazio.html

  3. Ciao Andrea, grazie! ti dico che, a parte il dolce, non abbiamo mangiato male. Il problema fondamentale del posto è che è in una posizione davvero scomoda. Devi decidere di andarci, per questo dovrebbero trovare un punto di forza su cui puntare per attirare clienti.

  4. DM Non posso giudicare perché non ho visto, ma lamentarsi per la velocità mi sembra assurdo visto che ci lamentiamo sempre dei brodi annacquati, per alzare lo share, che ci propina la TV italiana!

  5. Ahahah, articolo davvero divertente! Meno male che almeno il cibo era vagamente commestibile...! tv_b, quando mi capita di vedere Cucine da Incubo una delle prime cose che vado a vedere è se quei locali poi hanno chiuso. A volte si leggono storie tristissime... La percentuale di chiusure è comunque veramente altissima

  6. Sta di fatto che qualcosa mi sa che non è andato nel verso giusto: il ragazzo chef Mirko attualmente non lavora piu' li. Che sarà successo?! Ce lo sveleranno nelle ultime puntate, quando di solito tornano a vedere come sono andate le cose, o lasceranno l'enigma?! Zam zam zaaaam.

  7. Complimenti a chi ha scritto l'articolo, più divertente del programma, Cannavacciulo già nella prima puntata ha ripetuto una battuta di Gordon Ramsay ("non lo farei mangiare nemmeno al mio cane") e come lo chef britannico ha chiesto allo chef di preparare un piatto suo. Insomma posso dire che gli autori della versione italiana non mi sembrano avere molta fantasia o forse Cannavacciulo ha visto e rivisto in DVD più volte gli episodi Usa.

    1. DavBll: a me è piaciuto tanto anche se un po' troppo veloce!

  8. Peccato, in chiaro secondo me avrebbe potuto far bene questo programma, non è male! I tavoli non sono rimasti quelli nuovi però! xD Lui ha messo tovaglie bianche sostituendo quelle brutte verdi, chissà perchè sono tornati indietro... :/ Cmq dovete fare un articolo post puntata anche!! Vogliamo sapere le differenze ecc... Per forza!! :D

    1. @Luca 11 sono d'accordo poteva andare anche su una rete più ambiziosa.

  9. Beh, credo che sia normale che il ristorante non abbia adottato tutti i consigli dello chef (ammesso che siano stati validi)... Anche nella versione americana alle volte fanno vedere che dopo l'intervento di Gordon il ristorante ha chiuso. Per essere vinventi nel campo della ristorazione ci vuole talento e non te lo può insegnare la TV!!!