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2 ANNI DI DAVIDEMAGGIO.IT

di Davide Maggio

20/02/2008 - 15:42

2 ANNI DI DAVIDEMAGGIO.IT

2 anni di davidemaggio.it @ Davide Maggio .it

Non ho mai incontrato tante difficoltà nello scrivere un pezzo come questa volta.

Un post che dovrebbe essere allegro e dovrebbe festeggiare un traguardo, ma che allegro e celebrativo non sarà.

Ogni compleanno mi porta a fare dei bilanci su ciò che è stato fatto negli anni precedenti e, potrà non sembrarvi vero, ma l’eccesiva severità che ho in primis nel valutare me stesso mi porta ad essere quasi sempre insoddisfatto di ciò che realizzo.

Da quel pomeriggio del 20 febbraio del 2006 sono passati due anni. Un pomeriggio nel quale decisi, chiudendo il mio libro di diritto processuale civile, di inseguire un sogno. E mai avrei pensato che quel libro non l’avrei riaperto mai più.

Purtroppo sono un passionale e sentivo che era arrivato il momento, nonostante la brillante carriera accademica, di impegnare tutto me stesso per realizzare ciò che sin da bambino avevo desiderato : fare televisione. Se non l’avessi fatto, avrei potuto richiudere il cassetto che custodiva questo sogno, gettando la chiave!

Vedevo nel blog lo strumento migliore per iniziare un’avventura, avvicinarmi ad un mondo che mi sembrava così distante da apparire quasi irraggiungibile. Ma non mi spaventava… le sfide, soprattutto quelle con me stesso, mi hanno sempre esaltato e fornito quella carica necessaria per affrontare anche la più ripida delle salite.

E a distanza di due anni, voltandomi indietro, dovrei dichiararmi assolutamente soddisfatto per il cammino intrapreso e per i risultati raggiunti. Ho avuto l’opportunità di entrare a mio modo in quel mondo tanto distante, di conoscerne i meccanismi e gli artefici, di condividere progetti in fieri con chi vedeva in me una giovane leva e, soprattutto, di poter condividere con tanti lettori, ai quali mi sono sinceramente affezionato, l’entusiasmo per un nuovo programma in arrivo o la delusione per un altro che invece chiudeva i battenti.

Ma felice e soddisfatto non sono.

La mia straordinaria capacità di “arrivare” è, probabilmente, la mia più grande rovina perchè purtroppo non riesco a nascondere l’orgoglio e la fierezza di aver raggiunto un traguardo. Un orgoglio e una fierezza che mi fanno apparire per ciò che non sono e mi portano ad attirarmi con esemplare maestria le antipatie di quelle persone con le quali vorrei condividere un successo.

Un orgoglio e una fierezza che nascono dalla consapevolezza di essere una persona sorprendentemente normale che vede ancora in uno studio televisivo, in una chiamata a colloquio da un produttore o in una serata mondana in qualche locale modaiolo un motivo di gioia e, se vogliamo, anche una fortuna per il semplice fatto di non rappresentare, nonostante le apparenze, la regola.

Da ingenuo quale sono, mi sono avvicinato alla televisione con la certezza che tutti quei luoghi comuni che vedono le carriere televisive in modo “distorto” fossero creazioni dell’immaginario collettivo e frutto dell’invidia di chi non riusciva a realizzare i propri desideri.

Ma mi sono dovuto ricredere. E di colpo, in alcune occasioni, tristi occasioni, mi sono bruscamente risvegliato da un sogno che dura incessantemente da due anni. Un sogno nel quale, però, ricado con incredibile facilità quando le emozioni prendono il sopravvento e l’irrazionalità scavalca la ragione. Emozioni come quelle che riescono a far illuminare i miei occhi all’avvicinarsi di quella torre che custodisce i miei sogni o altre che riescono a farmi sudare le mani e a far contrarre il mio cuore quando, durante l’apertura di un grande show, il conduttore fa il suo ingresso trionfale in studio. Emozioni che difficilmente le parole possono rendere, simili a quelle di un bambino che guarda per la prima volta i fuochi d’artificio.

Tante, troppe volte in questi due anni mi è stato fatto assaporare il gusto d’avercela fatta.

Con mio stupore, si sono succedute proposte lavorative che mi avrebbero dovuto veder debuttare come un lavoratore dello spettacolo e sono arrivate, direttamente o indirettamente, da quel luogo in cui, come scrivo io, un tempo sorgevano degli studi cinematografici e che successivamente si trasformò in uno dei più fertili CPTV d’Europa.

E la mia ingenuità mi ha portato ad illudermi con troppa facilità, senza considerare che probabilmente dietro “quelle proposte”, alcune allettanti, altre meno, potevano esserci motivi diversi. Motivi che non conosco perchè non mi sono propri ma che ben appartengono a chi lavora in un mondo per il quale forse non sono tagliato perchè portatore di “valori” che disconosco e che credevo fossero frutto delle elucubrazioni mentali di chi non riusciva a farcela.

Ma in questi due anni, ho capito la rabbia e la disperazione di tutti coloro i quali non riescono a farcela e la stima nei confronti di chi è destinato a rimenere nell’ombra pur valendo cresce.

E per quanto mi riguarda sono stanco. Stanco di portare avanti una guerra piuttosto che una condivisione. Stanco per dover combattere per il semplice fatto di aspirare a lavorare in un ambiente in cui, per “contratto”, si devono sferzare colpi bassi. Stanco di incattivirmi per dover cercare di districarmi in un “sistema anomalo” e deluso per non avere il sostegno di chi mi legge quotidianamente.

Speravo almeno che chi sceglieva di avvicinarsi a questo blog potesse esser pronto a gioire per un progetto che, anche grazie a loro, ha assunto dimensioni che mai avrei immaginato. Persone disposte a far proprio un piccolo grande successo. Ma al “coraggio” di leggere davidemaggio.it, non sempre corrisponde il “coraggio” di far sentire la propria “voce” tramite un commento. Su queste pagine, si avvicendano quotidianamente migliaia di visitatori, una gran parte dei quali proviene da quei luoghi dei quali parliamo quotidianamente ma che preferisce fare le proprie considerazioni in privato. Altri, invece, sono pronti a dire la propria per il fatto d’essere su posizioni differenti e per il gusto recondito di poter smentire considerazioni che dovrebbero semplicemente dar luogo ad un confronto e non a piccole battaglie mediatiche. Resta poi quel piccolo gruppo di “aficionados parlanti” che fortunatamente mi dà lo stimolo a proseguire. Uno stimolo che, sarò sincero, tantissime volte negli ultimi mesi è venuto meno e che mi ha fatto pensare più volte a mettere un punto fermo.

Un punto fermo che forse arriverà presto.

Concludo facendomi un regalo e ripetendomi, questa volta egoisticamente, una frase che difficilmente scorderò, arrivata del tutto inaspettatamente da una persona che stimo profondamente proprio in quel luogo in cui i miei occhi si illuminano :

“Se non lavori tu in televisione, chi ci deve lavorare”.

Tanti auguri a me!

Perdonate la parentesi personale, e se volete… entriamo nel terzo anno.

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46 commenti su "2 ANNI DI DAVIDEMAGGIO.IT"

  1. Auguri,basta la parola!

  2. Volevo farti una sorpresina tipo come ha fatto CO2, ma mi ha preceduto, quindi ti dico solo che DM più che essere un blog è veramente una persona, sembra proprio di parlare con te Davide, come se non ci fosse la rete che ci separasse!!! Spero di incontrarti un giorno!!! Auguri ancora!!!! P.S: CO2 quanti anni ha Andreotti circa 700 giusto o sbaglio?

  3. Anche io sono capitato qua la prima volta per caso. Era uno dei primi ""blog"" di Internet, vi ricordate? Io ancora non avevo, pensate, la TV digitale e mi accontentavo di un 28 pollici. Incredibile. Tutta preistoria. Beh in 25 anni ne sono cambiate di cose. All'epoca c'era ancora Berlusconi in politica e Prodi o Veltroni mi pare (credo che di quella classe politica non sia rimasto più nessuno in attività, eccetto Andreotti). Oggi questo Blog continua ad essere un punto fermo ed è bello che Davide lo segua sempre da vicino, soprattutto ora che è diventato un Senior della TV con mile impegni da assolvere. A proposito di punti fermi, ricordo anni e anni fa - agli inizi, quando Davide era sàun blogger di successo ma non ancora noto alla grande platea televisiva - un momento di ""sconforto"" in cui pensava di mollare tutto...bè, quella fu una delle poche volte in cui steccò una delle sue anticipazioni. Infatti di làa poco ne ha fatta di strada. Buon 25° anniversiario DM Blog.

  4. In questo momento ""creativo"" del blog, con tante menti impegnate a eleborare format, questo post ci ha un pò spiazzati. Con maggior convinzione, quindi, Buon Compleanno.

  5. Prima di tutto, AUGURI per il tuo blog, Davide! Secondo: @alessandra: Grande! Una canzone di Mango!! Il mio cantautore preferito!;) Anche io, come tanti altri, l'ho conosciuto un po' per caso... stavo cercando informazioni su ""1 contro 100"" prima di parteciparvi, nella primavera dello scorso anno (è già passato cosàtanto??) e da allora non sono più riuscito a staccarmi. Sono uno a cui fin da piccolo è sempre piaciuto guardare la tv ma che ha sempre sognato di poterla in qualche modo vivere. Ma da piccolo ero timido e introverso e non sarei mai riuscito ad andare nemmeno dietro una telecamera... Non che adesso sia diventato spigliatissimo, ma mi faccio meno problemi... Devo dire che, da qualche anno, da quando in pratica lavoro, non dedico più molto tempo alla tv, ma il tuo blog mi ha ridato quella voglia di televisione che avevo perso da tempo. Penso di capire cosa intendi quando parli delle emozioni che provi e, se hai questa grande voglia di fare tv, non posso che essere d'accordo sul tuo atteggiamen

  6. Allora, questo è uno di quei momenti che odio.. davvero! E' il momento in cui sento di dover dire qualcosa ma, a differenza di molte altre persone che invidio e ammiro moltissimo, non riesco mai a trovare quelle paroline magiche che possano riassumere la sensazione e risolvere il problema che arrovella la mente di chi ha bisogno di queste parole.. Mi affido quindi a Emily Dickinson, che nel 1870 ha scritto questa poesia: Non conosciamo mai la nostra altezza finchè non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura. L'eroismo che allora recitiamo sarebbe quotidiano, se noi stessi non ci incurvassimo di cubiti per la paura di essere dei re. Non mi sono mai appassionato alla letteratura in generale, ma queste righe mi sono rimaste impresse e volevo condividerle con te e con tutti i lettori del blog.. un blog che non è un semplice ritrovo digitale di persone, ma una vera comunità di persone speciali!! ( ho forse esagerato? :P )

  7. Si usa fare gli auguri a un blog? Vabbè io li faccio a te poiché il sito porta il tuo nome. Io sono contento di essere arrivato tempo fa su questo sito per caso, perché da quel momento non l'ho più abbandonato. E mi fa piacere aver conosciuto una persona come te, con cui ho in comune molti valori e molte passioni. Io voglio ancora sognare e illudermi di riuscire ad arrivare a lavorare in questo mondo. Sai quanta passione ci metto, i corsi che seguo, le persone con cui sono in contatto e il coraggio che ho, e tu sei una persona che mi da la carica a perseverare nel mio intento. Mentre scrivo queste poche parole, mi accorgo che è difficile far capire a tutti i visitatori, che davidemaggio.it non è un sito, ma è “una persona”. Una persona con cui si può discutere, si può scherzare e, infatti, le persone che ti definiscono arrogante non ti conoscono veramente. Io sono una persona generalmente un po’ diffidente ma so che Davide è cosàcom’è e non nasconde niente di sé. Ti auguro tanta fortuna

  8. Sai Davide io ho scoperto il tuo blog perchè un mio amico, e non sto scherzando fidati, si chiama Davide Maggio come te!!!! L'ho subito chiamato dicendogli che cosa aveva combinato, lui rispondendomi mi ha detto: aa l'hai scoperto anche tu è, be non so sarà un mio amonimo, comunque ti consiglio di leggerlo perchè è un bellissimo blog!!! Be sai che io è già da un po' che commento, lui ancora no, ma posso assicurarti che aveva proprio ragione!!! Auguri Davide per il tuo sogno, che tra l'altro è anche il mio, e non mollare dai!!!!! Auguri da Teo e da Davide Maggio!!!!!!

  9. Ho iniziato a leggere questo blog quasi dall'inizio...sarà stato marzo o aprile...non ricordo con piacere quel periodo, dato che una serie di fallimenti personali e di conseguenza accademici mi avevano spinto sull'orlo di un baratro, dovevo decidere: allontanarmi dal baratro o buttarmici dentro. Beh...non mi son buttata...( comunque vi tranquillizzo: potrebbe risuccedere, non perdete le speranze!) Cosa c'entra tutto ciò con Davide? Semplice... partecipare al suo blog mi ha spronata a rivalutarmi, a mettermi in gioco. Ho scritto qualche post, e l'averlo fatto mi ha reso molto felice, un po' come per Davide quando entra in uno studio televisivo. Purtroppo non ho la stessa vocazione artistica di Davide, ( nonostante sia veramente stra-gnocca!!! :-) )e non ho più tempo materiale per guardare la tv, perciò partecipare alla vita del blog è diventato un po' più difficile. Anzi, colgo l'occasione per chiedere scusa al Boss di questa mia poca partecipazione. Posso dirti Davide che l'impegno, la professionalità

  10. ottimo post...all’‘altezza dell’‘ottimo blog...complimenti e auguri al titolare! :-) vai daviduzzo...continua cosÃ!! :-)