
4
novembre
Lionsgate+ chiude in Italia

Lionsgate+
Che l’avventura di Starzplay non fosse partita bene era chiaro già dal fatto che il servizio streaming aveva assunto dopo appena tre anni dal lancio il nuovo nome di Lionsgate +. Ma evidentemente il rebrand non è bastato a salvare la situazione, dal momento che entro la fine dell’anno fiscale cesserà di essere disponibile nel nostro Paese così come in Francia, Germania, Spagna, Benelux, Paesi nordici e Giappone.
Come si legge su ScreenDaily, a scrivere la parola fine sui progetti di espansione di Lionsgate + è stata una perdita operativa di 1,75 miliardi di dollari – con una perdita netta per azione di 7,95 dollari – registrata nel secondo trimestre del 2022. Tale mossa, come dichiarato dal CEO di Lionsgate Jon Feltheimer, è stata decisa per permettere alla sua società di dedicarsi ai Paesi nei quali il servizio ha maggiori possibilità di “vincere“, come Regno Unito, Canada e America Latina.
Lionsgate – casa di produzione e distribuzione americana che include i servizi streaming Lionsgate+, Starz e Starzplay Arabia – ha effettivamente chiuso il trimestre con un aumento degli abbonati del 52% e tra le prossime strategie annunciate da Feltheimer ci sono il direct to streaming e il cinema esclusivo. Da sottolineare che Lionsgate + già nel 2016 chiuse i battenti in patria, riunificandosi con Starz.
Tra le serie originali o esclusivi presenti nel catalogo italiano: Normal People (forse una delle migliori serie degli ultimi anni), il nuovo Queer as Folk, Dr Death, Heels, Spartacus, The Great.


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