
29
maggio
Conduttrice tv veneta al piccolo tifoso del Cosenza: «Anche voi verrete qui a cercare lavoro» – Video

Sara Pinna e Andrea Ceroni
Brutto episodio in occasione della partita di Serie B tra Cosenza e Vicenza, che ha decretato la salvezza dei calabresi e la retrocessione dei veneti. Il fattaccio, però, non è avvenuto allo stadio – come spesso, purtroppo, accade – ma in tv, sulla locale veneta TvA nel corso del programma Terzo Tempo. Protagonista è la conduttrice e giornalista Sara Pinna, alla prese con un piccolo tifoso cosentino.
Nel post partita (giocata lo scorso 20 maggio), la trasmissione si è collegata con lo stadio Marulla di Cosenza. L’inviato Andrea Ceroni era impegnato a testare l’umore dei tifosi, tra i quali c’era Domenico, un bambino calabrese che, accompagnato dal padre, si è avvicinato al microfono e con una certa timidezza ha affermato:
“Lupi si nasce“
riferendosi all’animale simbolo del Cosenza. La conduttrice dallo studio ha subito risposto, in maniera piccata e decisamente fuori luogo:
“E gatti si diventa, sai?! Non ti preoccupare che venite anche voi qui in Pianura a cercare qualche lavoro“.
Una perla di rara ignoranza, alla quale l’inviato aggiunge: “Non male Sara”. Perché il fondo, evidentemente, non era stato raschiato a dovere!
La replica del papà del bambino
Il papà di Domenico, che in diretta non aveva sentito l’infelice uscita, è ritornato sull’accaduto con un duro attacco nei confronti della giornalista veneta di TvA. Ecco il suo post su Facebook:
“Lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare. In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo. La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso”.
L’imbarazzante risposta razzista della conduttrice veneta al bambino tifoso del Cosenza #spiazzante pic.twitter.com/m70CqDu750
— Fabio Fabbretti (@fabiofabbretti) May 29, 2022


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8 Commenti dei lettori »

Sempre più trash queste tv locali…


2. Paolo ha scritto:
e dire che lei ha pure un cognome SARDO, come fatto notare da molti.


3. Sergio ha scritto:
Ignorante da licenziare immediatamente, una così non può stare in televisione


4. Marco Cappuccini ha scritto:
L’acidità di una donna che conduce un programma in sottoveste. Poveretta.


5. AbbiDubbi ha scritto:
Se hanno avuto il coraggio di licenziare uno stimato giornalista per la sola “colpa” di essersi trovato in studio mentre alla collega inviata allo stadio davano una pacca là dove non batte il sole, per questa “signora” quali provvedimenti andrebbero presi? Ma poi prendersela con un bambino, perdipiù … ! Inqualificabile.


6. andrea ha scritto:
le tv commerciali prendono contributi dallo stato, quindi pagati anche dai contribuenti di altre regioni…altro che AUTONOMIA VENETA…
Che paese sempre più provinciale.


7. Luigi ha scritto:
Cmq sia la conduttrice, subito dopo questo fattaccio, si è subito scusata per l’accaduto e la conferma arriva anche da un articolo del Corriere del Veneto…


8. AbbiDubbi ha scritto:
Luigi vorrei pure vedere. Facile però scusarsi dopo che sei finita su tutti i giornali. Preciso che io sono uno che trova assurde per non dire ridicole il 99,99% delle gogne mediatiche, e non sto quasi mai dalla parte di chi la gogna la mette in atto. Leggo addirittura di minacce di morte alla giornalista, e vabbè, sono cose che si commentano da sè.
Ma: viviamo in un tempo dove sono state chiuse trasmissioni per molto meno. Nell’episodio a cui facevo riferimento nel precedente commento un giornalista ha perso il posto per non essere riuscito a teletrasportarsi istantaneamente allo stadio con la forza del pensiero per sfidare a duello il “molestatore” della collega. Qui mi dispiace ma non trovo attenuante alcuna. C’è un bambino in braccio al padre, felice per la sua squadra e anche intimidito dalla telecamera, ma cosa può mai giustificare che di fronte a questo quadretto sereno e anche tenero te ne esci con una cattiveria del genere? Lei e il suo degno collega inviato, che sembravano Giovanni e Giacomo che sghignazzano di fronte ad Aldo/Dracula che non sa cos’è la cadrega, li manderei istantaneamente a zappare la terra, magari proprio in Calabria. E tanto di cappello a quel padre per l’eleganza della sua risposta, io al suo posto sarei stato certamente meno educato.

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1. TRASH TV LOCALI ha scritto:
30 maggio 2022 alle 00:14