Alberto Rossini



31
ottobre

ALBERTO ROSSINI (VP FOX ITALY) A DM: FOX COMEDY E FOX ANIMATION, DUE CANALI NELLA NOSTRA ANIMA. LAVORIAMO AD UNA COMEDY ITALIANA AL FEMMINILE

Alberto Rossini

Parto gemellare in casa Fox. Mentre il “canale padre” è stato ribattezzato la “casa delle prime“, domani sui tasti 127 e 128 del telecomando Sky nasceranno, rispettivamente, Fox Animation e Fox Comedy, dedicati a due generi amatissimi dal pubblico di Fox. Per parlarne abbiamo intervistato Alberto Rossini, da gennaio 2014 Vice President Entertainment and Factual di Fox International Channels Italy, dove sovraintende le squadre di Programming, Production, Research e Acquisitions per i canali National Geographic e per i canali di intrattenimento. La chiacchierata è anche il pretesto per parlare dell’intero bouquet Fox, prossimamente arricchito dal ritorno della fiction italiana e dall’arrivo di nuove produzione di intrattenimento.

Alberto, debuttano Fox Animation e Fox Comedy. Come nasce l’idea dei due nuovi canali?

I nuovi canali fanno riferimento a due generi di prodotto che ci appartengono da sempre. Ci siamo resi conto che, in uno scenario televisivo in cui l’offerta è sempre più confusa e vasta, avere dei canali verticali mono-genere può rappresentare un vantaggio soprattutto per il telespettatore che, sintonizzandosi, trova esattamente il tipo di prodotto che sta cercando. Animazione e comedy, oltretutto, hanno sempre funzionato bene sui nostri canali. Per quanto riguarda l’animazione siamo depositari di tutto il prodotto americano, mentre la comedy è un genere interessante perché è sparita, o quasi, dalla tv generalista, dove sopravvive solo in alcune fasce. Da noi, invece, negli ultimi anni ha funzionato sempre di più in maniera dipendente dalle performance registrate negli Stati Uniti. In America, l’anno scorso, tre posizioni su cinque nella top five delle serie più viste erano occupate da prodotti comedy.

La nascita dei due nuovi canali non indebolisce Fox?

No, in realtà Fox sta diventando sempre più forte. Parallelamente alla nascita dei due canali, infatti, Fox è stato rilanciato con una proposizione molto importante, direi unica al mondo, che prevede una prima tv tutte le sere.

I prodotti saranno proposti in maniera esclusiva da ciascun canale?

L’unico prodotto che vedrete su entrambi i canali saranno I Simpson, trasmessi però in orari differenti. Su Fox in daytime, su Fox Animation esclusivamente dalle 21 alle 22. Per il resto troverete prodotti completamente diversi.

Qual è l’obiettivo d’ascolto?




3
gennaio

PAGELLE DEL 2013: GLI ADDETTI AI LAVORI

marinella soldi

Marinella Soldi

10 a Marinella Soldi (Amministratore Delegato Discovery Italia e General Manager Southern Europe Discovery Communications). Il 2013 ha sancito definitivamente la consacrazione e l’ascesa di Discovery che, complice l’acquisizione di Switchover Media, è diventato il terzo editore italiano alle spalle dei colossi Rai e Mediaset. E nel 2014 gli obiettivi si fanno ancora più ambiziosi con l’arrivo di Amici su Real Time e il 6 Nazioni di Rugby su Dmax.

9 a Ilaria Dallatana (AD Magnolia). Fremantle incalza, Endemol è sempre là ma rimane Magnolia la miglior casa di produzione per l’intrattenimento, anche se costretta a rinunciare a format identitari (Isola dei Famosi e X Factor).

8 a Carlo Freccero (ex Direttore Rai4). Un doveroso saluto ad un eccellente professionista della nostra tv, pensionato dalla Rai, che ha dovuto dire addio al suo gioiellino Rai4. Lucide e condivisibili pure le sue analisi sul mezzo televisivo.

8 a Lorenzo Mieli (AD Fremantle Media Italia). Da X Factor a Ginnaste, passando per il sempreverde Un Posto al Sole, Fremantle sa come confezionare buoni prodotti. Manca però ancora la consacrazione nazionalpopolare (Italia’s got talent, coprodotto con Fascino, è un caso a parte).

7 a Nils Hartmann (Direttore produzioni originali Sky Italia e canali cinema). Sky ha scelto di scelto di concentrarsi su pochi prodotti da eventizzare, cassando i progetti più piccoli, e il manager d’origine teutonica ha dimostrato di saperci fare. Grosso neo sono le troppe produzioni culinarie in cantiere (su cinque progetti ambiziosi, tre sono tra i fornelli). Proprio come la tv generalista il satellite sembra cedere al desolante mood di “battere il ferro finchè caldo”.

6 a Maria De Filippi (Comproprietaria Fascino pgt) e a Sabina Gregoretti (Produttrice Fascino pgt). Nel 2013 si è deciso l’epocale sbarco del daytime di Amici su Real Time; una scelta con cui il duo di Fascino mira a far di necessità virtù. Se Canale 5 non deve essere, piuttosto che rimanere nelle “paludi” dei canali tematici del gruppo, meglio il piccolo canale 31 che, oltre al denaro che fa felice Mediaset, potrebbe valorizzare a livello comunicativo e d’immagine il prodotto. Per il resto, opportuna la scelta di far riposare C’è Posta Per Te mentre l’ennesimo tentativo di affrancarsi dalla De Filippi conduttrice, con il Music Summer Festival, non si è rivelato proficuo. Tuttavia rimaniamo convinti che Fascino debba cercare di aprirsi al mercato e al confronto. Da rivedere anche l’operazione Witty.


2
maggio

ALBERTO ROSSINI (FOX ITALIA) A DM: SU FOX LIFE MENO TELEFILM E PIU’ FACTUAL

Alberto Rossini

Più factual per Fox Life. Se la serialità made in Usa non offre le garanzie di un tempo, il canale in rosa di Fox Channels Italy, prossimo al rebranding, pensa bene di “fare di necessità virtù” puntando sulle produzioni interne. L’ultima creatura in ordine di tempo si chiama Cucine da Incubo, adattamento tricolore dell’omonimo format portato al successo da Gordon Ramsay. Un programma ambizioso –  ci spiega Alberto Rossini, Vice president, Head of entertainment di Fox Channels Italy – il più costoso mai realizzato dall’emittente ma anche il primo di una lunga serie…

Perché avete scelto di puntare su Cucine da incubo?

Banalmente, perché è un format molto bello e di grandissimo successo che nessuno aveva mai osato adattare per l’Italia. E il motivo per cui ciò non era avvenuto è perché non è facile.

Non vi ha creato “tentennamenti” il fatto che la versione originale sia un programma leader della concorrenza?

Sì ma eravamo convinti che la versione italiana potesse essere molto italiana e non una semplice traduzione letterale di quella americana ed effettivamente è stato così. All’inizio ci siamo posti una serie di domande e di dubbi: “chi può reggere il paragone con Gordon Ramsay? La ristorazione italiana è davvero in queste condizioni?”. Abbiamo avuto il coraggio di farlo e abbiamo avuto ragione: lo chef all’altezza di Ramsay l’abbiamo trovato e la ristorazione italiana in questo momento storico versa in condizioni abbastanza precarie.

L’avete scippato a Real Time?

No, è in giro da tanto tempo. Se avessero voluto l’avrebbero prodotto. Non credo sia nella loro natura, loro viaggiano su produzioni di un livello medio, questo è di alto.

E’ un’esclusiva assoluta di Fox Life?

Sì, in questo momento lo è. Non abbiamo al momento interessi di altri broadcaster che arriveranno, credo, dopo aver visto il prodotto.

Nello stesso giorno del debutto di Cucine da Incubo ci sarà un rebranding di Fox Life… E’ sparito il rosa dal logo.





18
dicembre

FOX ANIMATION: IL TEMPORARY CHANNEL PER SORPRENDERE E COINVOLGERE GLI SPETTATORI

Fox Animation

Partner strategico di Sky, Fox ha presentato durante la conferenza stampa di presentazione del palinsesto natalizio di Sky Cinema, Fox Animation, il temporary channel, regalo di Natale per tutti gli abbonati Sky appassionati delle serie di animazione. Dal 15 dicembre il canale Fox+2 (canale 113 di Sky) si è trasformato in Fox Animation. Tre settimane (dal 7 gennaio ritorna il canale time shift) dedicate alle serie tv di animazione diventate ormai un cult per il pubblico appassionato del genere. Nel prime time verranno trasmessi gli episodi più celebri di serie di animazione quali Simpson, The Cleveland Show, Futurama, Bob’s Burger e American Dad, mentre i giorni di festa verranno dedicati alle puntate a tema natalizio.

Il primo gennaio invece i telespettatori potranno riguardare i primi episodi di alcune di esse, tra cui quello dei Simpson andato in onda negli Stati Uniti il 17 dicembre 1989 con il titolo “Un Natale da cani“. Non mancheranno serate tematiche dedicate ai personaggi piu’ amati, tra cui Peter Griffin, Ned Flanders, il vicino di casa de I Simpson, il signor Burns, multimiliardario proprietario della centrale nucleare di Springfield e Roger, l’alieno di Futurama.

Alberto Rossini, Vice President Entertainment di Fox International Channels Italy, è apparso sicuro del successo di questa idea che “e’ un ulteriore esempio della nostra capacita’ di sviluppare contenitori e contenuti che si differenziano all’interno dell’offerta televisiva con l’obiettivo di sorprendere e coinvolgere i telespettatori

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16
novembre

ALBERTO ROSSINI (VICE PRESIDENT FOX CHANNELS ITALY) A DM: ABBIAMO REALIZZATO 13 PILOT IN SEI MESI PER FOX LIFE (IN ARRIVO ‘AIUTO STIAMO INGRASSANDO’) E A DIFFERENZA DELLE ALTRE RETI METTIAMO AL CENTRO LA PERSONA

Alberto Rossini

Con un passato recente da direttore dei canali Digicast, Alberto Rossini è approdato nel gennaio 2012 a Fox Channels Italy dove ricopre attualmente il ruolo di vice president, head of entertainment. A lui fanno capo le strategie di produzione, programmazione, messa in onda e acquisizione per i canali Fox, Fox Life, Fox Crime e Fox Retro. DM l’ha incontrato, nel corso della conferenza stampa del nuovo docureality del canale 114, Cambio Cane, e ha cercato di conoscere qualcosa in più sul mondo Fox.

Come mai Fox Life ha deciso di puntare su Cambio Cane?

Fox Life è la rete che in qualche modo ha lanciato in Italia il docureality, un genere che ci chiedono i nostri telespettatori ed è complementare con il core del canale. Quello che dico sempre è che un format di successo deve essere twittabile, ossia essere riassumibile nel titolo. Nel caso di Cambio Cane è così, anche se poi il format è meno semplice di quello che sembra. Il programma si sposa con Fox Life perchè mette al centro il nucleo familiare, storicamente essenziale in tutte le nostre produzioni originali.

Perchè mettere al centro il nucleo familiare in un canale al femminile?

Io credo ci siano due modi in cui le donne vedono la televisione: uno è quello che i sociologi chiamano la “coccola ego riferita”  per cui ti ritagli quell’ora di tv solo per te, l’altro modo è condiviso ed è tipico di fasce come il prime time. Di conseguenza noi proponiamo sia programmi prettamente femminili, sia, in fasce come la prima serata, prodotti che, pur strizzando l’occhio alla donna, siano più larghi possibili. Diciamo che puntiamo ad un prodotto con uno sguardo femminile ma con una fruizione familiare.

Oltre agli annunciati Cambio Cane e School of Glam, ci saranno nuove produzioni in arrivo su Fox Life?

A febbraio ritorna Marco Bianchi con Aiuto stiamo ingrassando, un’evoluzione di Tesoro Salviamo i Ragazzi. La novità è che mentre prima chiamavano i genitori perché i loro figli erano grassi, ora sono i bambini, che l’hanno conosciuto, a chiamarlo perché i genitori sono “ridotti male”. Il programma lavorerà su due binari quello nutrizionale, rappresentato da Marco, e poi  quello legato alla forma fisica con un personal trainer.

Per quanto riguarda le produzioni originali c’è un obiettivo d’ascolto?

Noi abbiamo obiettivi d’ascolto legati al canale e poi alla singola produzione, altresì siamo molto meno legati alla premiere del programma. Ormai quello è un risultato assolutamente parziale. Tra repliche, My Sky, Sky go, noi guardiamo al dato nel complesso. In più lavoriamo sui target.





1
settembre

ALBERTO ROSSINI (DIGICAST) A DM TV: UN FORMAT DI SUCCESSO DEVE STARE IN UN MESSAGGIO TWITTER. SU LEI, AL VIA CAMBIO CUOCO.


9
maggio

PERCHE’ A MEDIASET SONO COSI’ LIBERI CON I BONOLIS E I POMERIGGI E CON I TELEFILM SONO MORALISTI? AL TELEFILM FESTIVAL SI DISCUTE DELLA CRISI DEI TELEFILM SULLE GENERALISTE

Telefilm Festival - Buscaglia-Freccero-Grasso-Leonardi

E’ già finita la Golden Age dei telefilm in Italia? Se lo chiedevano ieri Giorgio Buscaglia (Responsabile Programmazione Cinema e Fiction RaiDue), Laura Corbetta (Amministratore Delegato YAM112003), Carlo Freccero (Direttore Rai4), Marco Leonardi (Direttore contenuti Mediaset Premium), Carlo Panzeri (Vice Direttore Rete4), Alberto Rossini (Direttore editoriale Canali televisivi – Digicast spa), Fabrizio Salini (Vice Presidente Fox Channels Italy) e Luca Tiraboschi (Direttore Italia 1), ospiti del dibattito moderato da Aldo Grasso nel corso del Telefilm Festival. Alla base della domanda gli ascolti in calo della produzione telefilmica sulla tv generalista, passati dall’11.09% di share di due anni fa all’attuale 9.81%. La kermesse ha provato ad analizzare, con l’aiuto del CERTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano), le ragioni che hanno determinato la flessione negli ascolti. Un calo generalizzato che, però, come la ricerca ha evidenziato, non ha colpito il genere procedural.

A tal proposito, Giorgio Buscaglia non può che ammettere il buon funzionamento dei polizeschi, frutto altresì del lavoro di Cbs che ha deciso di puntare sul genere riscuotendo notevoli successi. “I polizieschi – continua Buscaglia – si concludono in una puntata; il pubblico non ne può più ed è difficile far capire che la serie continua. Lost su Raidue ha perso audience dalla prima puntata della seconda stagione cioè da quando si è scoperto che c’era una botola”. Alle affermazioni di Buscaglia fanno eco quelle di Fabrizio Salini, convinto che il procedural sia un genere capace di catturare più pubblico; ciò malgrado nel caso di Fox e della sua molteplice offerta il problema della supremazia di un genere non si pone. Sullo stesso argomento, Freccero ritiene che il procedural sia un genere da sempre radicato nei gusti del pubblico: “credo che ci sia un consumo stabile della tv generalista di alcuni generi. Tutti questi telefilm della Cbs hanno preso il posto di Derrick”. Chiamato a rispondere, invece, sulla crisi dei telefilm in generale, il guru di Rai4 parla di mancanza di editorialità delle generaliste e, lanciando una frecciatina a Tiraboschi, aggiunge: “Chi vede il telefilm nella generalista è un disgraziato, perchè glielo spostano continuamente. Rabbrividisco con Dr. House, prima su Italia 1, poi su Canale 5, poi ancora su Italia 1. Dicono che ci sia il coordinamento palinsesti, e chi fa tv sa che chi ci lavora è gente che non fa nulla”.

Non coglie la provocazione, però, il direttore di Italia 1 che si limita ad individuare le tre cause alla base della crisi. Queste sono individuabili nel mutuato scenario competitivo (“una volta Italia 1 era la matrice da cui uscivano le grandi serie televisive, oggi i telefilm sono trasmessi da tutti”), nell’usura del prodotto e nel download (“alle generaliste il prodotto arriva per ultimo; inoltre la differenza tra un successo di una serie e l’insuccesso è di circa 400 mila telespettatori, gli stessi - pressapoco – che seguono il telefilm sulle altre piattaforme”) e nella sceneggiatura (“negli ultimi anni non ho visto niente di forte, solo scimmiottamenti”).