Le protagoniste di Desperate Housewives

Si è sempre tristi quando si deve dire addio anche se si tratta di una serie tv, che inevitabilmente se ne va con tutte le sue storie e tutti i protagonisti. Dopo 8 stagioni e 180 episodi, è arrivato il momento di salutare, anche in Italia, Bree, Lynette, Gabrielle, Susan, ovvero le protagoniste di Desperate housewives. Questa sera, infatti, alle 21.10 andrà in scena su Rai4 il finale della serie (domani in replica alle 19.40) in prima visione free. L’ottava e ultima stagione chiude il cerchio narrativo della serie che ha sempre coniugato brillantemente commedia, con delle scene irresistibili, e dramma.

Se nella prima stagione le amiche di Wisteria Lane cercavano di scoprire la verità sulla morte di Mary Alice, nell’ultima si sono trovate nella situazione opposta: coprire un delitto con tanto di cadavere da occultare. Le casalinghe si sono spalleggiate l’un l’altra e hanno trovato forza nell’amicizia, che fin dall’inzio è stato il cardine della serie, più delle vicende familiari e sentimentali quasi sempre dolorose e spesso destinate a frantumarsi. Il nuovo peso di una colpa da nascondere ha messo a dura prova Bree e le altre, insieme all’ultima arrivata Renee (interpretata da Vanessa Williams) e ai compagni delle protagoniste.

I legami che superano una prova del genere, però, diventano più forti e quale miglior finale di serie che una rinsaldata amicizia prima dell’addio a Wisteria Lane? Negli ultimi due episodi scopriremo se Bree (Marcia Cross) finirà in carcere dopo aver affrontato una crisi profonda, se Gabrielle (Eva Longoria) riuscirà a ritrovare suo marito, un inedito Carlos dalla coscienza ferita e se Lynette (Felicity Huffman) sarà in grado di lasciarsi Tom alle spalle. La più provata è sicuramente Susan (Teri Hatcher), la cui tortuosa relazione con Mike Delfino ha toccato esiti tragici.

Non più in vetta agli ascolti come ai tempi delle prime stagioni (nel 2005 debuttò su Rai2 con oltre il 15% di share), Desperate Housewives ha cercato di reinventarsi persino con un salto temporale di cinque anni, tra la quarta e quinta stagione. Ma quel che conta è la soddisfazione di un finale riuscito, normalmente poco frequente per eccessivo sfruttamento dell’idea iniziale e per la perdita per strada dei protagonisti. Quando invece i pezzi rimangono al loro posto è possibile una chiusura memorabile, che cancelli i momenti più bui e lasci agli spettatori un ricordo che, proprio perché raro, risulta indelebile.

Piange il cuore, comunque, vedere una delle serie più brillanti degli ultimi anni relegata su Rai4, come un prodotto di serie b dopo anni di “maltrattamenti” da parte di Mamma Rai. Come consolazione rimangono i risultati di tutto rispetto totalizzati in questi mesi al sabato sera, attorno al 2% di share.

E per chi ha seguito fedelmente in questi otto anni le vicende delle casalinghe disperate non resta che preparare i fazzoletti, pronti per un finale che, comunque vada, per i fan sarà sicuramente commovente.

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