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6
gennaio

AUGUSTO MINZOLINI ALL’ATTACCO: DA META’ GENNAIO IL TG1 MONITORERA’ FAZIOSITA’ E CANTONATE ALTRUI.

Augusto Minzolini

Chi di spada ferisce di spada perisce. E’ proprio il caso di dirlo. Capita infatti che Augusto Minzolini, il direttorissimo del Tg1, logorato dalle ripetute accuse di faziosità che gli piovono addosso da più fronti decida di prendere il toro per le corna. Anzichè in difesa, il Minzo d’ora in poi giocherà all’attacco. Santoro, Dandini, Floris, si salvi chi può perchè a sguinzagliare il Ruffia Radar ci penserà il TG1. Dalle pagine di Panorama il direttore annuncia la nascita di Media, una rubrica di 60 secondi che da metà gennaio, all’interno del tg, monitorerà faziosità e cantonate dei colleghi. La rubrica farà da vero e proprio contraltare alla Minzo Parade del Fatto Quotidiano e sarà la migliore risposta a tutte le critiche di parzialità mosse al TG1.

Un attacco frontale quello scatenato da Minzolini che, con ogni probabilità, solleverà un mare di polemiche. Un antipasto ci viene addirittura dall’Aiart, l’associazione di telespettatori cattolici, che si chiede: “Minzolini farà del Tg1 una sorta di clava mediatica? È questo il compito del principale Tg del servizio pubblico?“. L’intervista al settimanele diretto da Giorgio Mulè è l’occasione per Minzolini di fare alcune precisazioni. A cominciare dalle famose note spese, sulle quali precisa: “Non c’e’ alcuna inchiesta interna e comunque sono disposto a dimostrare che le mie spese sono sempre state in ordine”.

Sull’altra questione che scotta, ossia quella del reintegro di Tiziana Ferrario, il direttore dice: ”La sentenza e’ il frutto di un intreccio perverso fra politica, magistratura e baronati tv. Susanna Petruni e Francesco Giorgino, rimossi dalla conduzione da Giulio Borrelli e Clemente Mimun, non andarono dall’avvocato. Con questa logica un editorialista del Corriere della sera che non convince piu’ il direttore potrebbe imporre la sua firma in prima pagina rivolgendosi alla magistratura”.