Franco Ferraro



27
ottobre

RAI, ANNULLATO IL CDA DI DOMANI CON LE NUOVE NOMINE. E GARIMBERTI MINACCIA LE DIMISSIONI

Nomine Rai: Mauro Masi, Paolo Garimberti

A Viale Mazzini tira un’arietta pesante e la colpa non è certo di Bruno Vespa che crea corrente tra Porta e Porta. Tutt’altro. I nuvoloni di tempesta sono addensati ai piani alti e non promettono nulla di buono. La prima notizia, giusto per assaggiare il clima, è che il Consiglio d’amministrazione di domani è stato annullato e fatto slittare a giovedì prossimo 4 novembre. Al centro della riunione ci sarebbe stato un pacchetto di nuove nomine molto criticato dai consiglieri d’opposione, che già si erano dichiarati pronti a non partecipare al voto per fare scudo. Un’ennesimo strappo col DG Mauro Masi a seguito del quale – secondo il Corriere- martedì sera il Presidente della Rai Paolo Garimberti avrebbe minacciato le dimissioni. Chiamalo se vuoi, tsunami.

Il nuovo giro di nomine messo a punto da Masi prevederebbe innanzitutto lo spostamento di Corradino Mineo da Rainews24. Il giornalista (considerato una delle voci di sinistra dell’informazione Rai) potrebbe essere spedito in ‘grande madre’ Russia come corrispondete da Mosca, oppure a dirigere la Rai Parlamento attualmente guidata da Gianni Scipione Rossi.  Al posto di Mineo, come si vocifera ormai da mesi, dovrebbe andare Franco Ferraro, caporedattore di Sky in area Lega. A sostegno delle battaglie di Masi potrebbe arrivare la nomina di Guido Paglia, tecnico stimato da Berlusconi, a quinto vicedirettore generale dell’azienda pubblica.

Raidue sotto i riflettori. La direzione della seconda rete Rai potrebbe passare da Massimo Liofredi a Susanna Petruni. Indiscrezioni a riguardo si susseguono ormai da mesi, ma anche ora c’è chi sostiene che la giornalista sia già pronta al nuovo incarico e chi invece è convinto che si debba ancora aspettare. Di certo quello di Raidue è un nodo delicato infatti Liofredi potrebbe anche far causa alla Rai qualora, dopo l’eventuale rimozione, non gli fosse affidato un ruolo di egual peso.




28
luglio

RAI: LE NOMINE SLITTANO A DOMANI. IN FORSE LA CONDUZIONE DI “IN MEZZ’ORA” DELL’ANNUNZIATA

Lucia Annunziata nello studio di In mezz'ora con Berlusconi

Siamo in piena estate ma in Rai si lavora alacremente per preparare la prossima stagione tv. Dopo molto rinvii, oggi era il giorno fissato dal Cda per stabilire le nuove nomine. Ma tutto è nuovamente rimandato a domani mattina. Tra le nominepiù attese quelle relative ai nuovi direttori di Raidue e Rainews, con Susanna Petruni e Franco Ferraro rispettivamente al posto di Massimo Liofredi e Corradino Mineo, secondo le proposte che sarebbero state formulate dal direttore generale. Domani quindi potrebbeero essere annunciati i nuovi direttori.

Nomine a parte, in Rai si apre un nuovo caso, dopo i precedenti illustri di Santoro e Dandini. Questa volta tocca a Lucia Annunziata che afferma: “Anche il mio caso è aperto, non so se tornerò a condurre ‘In mezz’ora’ in Rai”. Fino ad ora nessun dubbio era trapelato riguardo la sua conferma alla guida della trasmissione nel pomeriggio domenicale di Rai3, ma stando alle sue parole (“Non si sa se vedremo ancora ‘In mezz’ora’. Almeno con me”) il programma di approfondimento politico potrebbe tornare in onda senza l’Annunziata.

Per il momento nessuna replica, ma un nuovo grattacapo si aggiunge sul groppone dei vertici Rai. A questo punto, solo col caldo agostano verranno svelati gli ultimi tasselli.


27
luglio

RAI, DOMANI MASI SUONA IL VALZER DELLE POLTRONE TRA LE POLEMICHE. ECCO LE NOMINE PIU’ ATTESE

 

Il Direttore Generale della RAI, Mauro Masi

UPDATE: (ANSA) – ROMA, 28 LUG – Slittano ancora le nomine Rai. A quanto si apprende, la questione – prevista oggi all’ordine del giorno del Cda – e’ stata rinviata a domani. Il voto domani alle 11. A quanto si apprende da fonti di Viale Mazzini, il dg Mauro Masi avrebbe chiesto il rinvio per approfondimenti tecnici. Masi non e’ presentato oggi in Vigilanza: uno schiaffo al Parlamento, insorge l’opposizione. Nelle nomine occorre il rispetto della dignita’ professionale, ribadisce il presidente della Commissione Zavoli.

Le nuove nomine sono pronte, le eccellenti sostituzioni pure: ormai a Mauro Masi non resta che sparare il colpo, è solo questione di ore. Il Consiglio d’Amministrazione Rai di domani darà il via al valzer delle poltrone e all’assegnazione di nuovi incarichi, alcuni dei quali già discussi da tempo e annunciati anche da DM. Il Direttore Generale della tv di Stato ha infatti compilato un pacchetto di ‘nominations’ contro quello che aveva già definito il “conservatorismo in Rai”, una soluzione per rendere più dinamici gli organigrammi dell’azienda o forse (come insinuano alcuni) un  modo per dare una sterzata filo-governativa a Viale Mazzini dopo gli inefficaci sgambetti a Ruffini, Santoro e Dandini. I triumviri della sinistra (ma ce ne sono altri) stanno ancora lì: Masi deve darsi una mossa sennò lo zio Silvio, dicono i ben informati, gli darà presto lo sfratto.

Ecco i principali cambiamenti che si attendono. Le poltrone più calde destinate, da tempo, a una sostituzione sono quelle di Rainews 24 e Rai2. Corradino Mineo, sotto pressione da qualche settimana, lascerà la direzione del canale di informazione ‘no stop’ e andrà con tutta probabilità al Gr Parlamento. A sostiturlo, pare ormai certo, Franco Ferraro di Skytg24. Traballa anche la poltrona di Massimo Liofredi che, come anticipato da DM, dovrebbe lasciare il posto a Susanna Petruni del tg1 (amica di Paolo Bonaiuti). Silvio Calandrelli, vice direttrice di Raitre, viaggia in direzione Rai Educational e Pasquale d’Alessandro, che attualmente si occupa di marketing, punta a Rai5. Il valzer delle poltrone non è finito, Masi ci ha dato dentro: Alessio Rocchi sarà promosso a vice di Minzolini al Tg1, Gianni Scipione Rossi (di area finiana) dovrebbe andare a Rai Parlamento e Gianvito Lomaglio sarà il braccio destro di Mauro Mazza a Raiuno.

Le nomine, c’era da aspettarselo, hanno già suscitato alcune polemiche. Tra i più critici, il Consigliere Nino Rizzo Nervo che ha accusato il DG di essere affetto da una “bulimia di nomine”. Dalla parte degli “epurati” (ormai il termine è gettonatissimo in Rai) ha fatto sentire la propria voce Corradino Mineo che ai microfoni di Radio 24 ha dichiarato di comprendere le motivazioni di quei colleghi che si sono detti pronti a ricorrere al magistrato per tutelare il loro posticino (leggi Liofredi, contagiato dalla “moda Ruffini“).