Morgan

Viene quasi il rifiuto di scrivere dell’ennesimo malcontento di Morgan in merito alla sua partecipazione come giudice ad X Factor. Stentiamo a credergli oramai quando ammette di voler lasciare il programma, a causa delle dinamiche strettamente televisive che sottomettono l’eleganza musicale alle ben più appetitose logiche commerciali, per poi fare marcia indietro. Per dover di cronaca però dobbiamo farlo e quindi siamo qui ad informarvi sul nuovo capitolo della faida “Morgan vs Talent Show”.

Morgan è “vittima del meccanismo televisivo”?

Il momento dialettico, nel quale l’ex dei Bluvertigo si è nuovamente espresso, ha avuto luogo in una recente intervista che “La Repubblica” gli ha riservato in occasione della pubblicazione de “Il libro di Marco” (Einaudi). Qui il cantante ha colto nuovamente la palla al balzo per manifestare quanto il famoso talent show di cui è protagonista lo faccia sentire imprigionato (“X Factor mi imprigiona”) senza concedergli la possibilità di venire fuori al meglio. Afferma di essere vittima del meccanismo televisivo, motivo per cui non riesce ad uscire dal giro nonostante ci sia la voglia di farlo… e, nonostante sia insita in lui la consapevolezza di questo ingarbugliamento psicologico, ammette di non essere in grado di trovare la forza per venirne a capo (“capire non è guarire”). Inoltre aggiunge:

“Sono una persona shockabile in quanto uomo sensibile. Quando si è sottoposti a degli shock si è controllabili. Più shock ci sono intorno a me più controlli ci possono essere”.

Morgan e il futuro ad X Factor

Da qui il passo per la chiosa “me ne vado” è breve. Però, forse strategicamente, questa volta non lo fa in maniera esplicita come in passato, probabilmente per non risultare nuovamente contraddittorio. Con un colpo da maestri gioca al “te lo faccio capire ma non mi espongo più di tanto” e lascia intuire la sua volontà di andarsene da X Factor non prima di aver trovato un altro giudice che possa essere un degno sostituto.

“Quando non ci sarò più io, e sarà presto, spero che verrò sostituito da qualcuno che, come me, continuerà questo tipo di lavoro per evitare un’inutile omologazione”.

A questo punto appare quasi inutile corrergli dietro. Il pericolo di essere portati nella zona confusione, nella quale sentirsi presi in giro a causa delle sue manipolazioni dialogiche, è molto alto. Ragion per cui prendiamo con le pinze queste sue ulteriori dichiarazioni e lo invitiamo a comunicare, più che con il verbo, attraverso le note. In quanto a comunicazione autentica, quelle si che gli riescono bene senza dare allo spettatore la sensazione di essere sfottuto.

Inoltre siamo proprio sicuri che Morgan abbia tutto questo potere decisionale? Può davvero scegliere a proprio piacimento quando andare via da X Factor e quando farvi ritorno, così come vuol far credere? Oppure prima o poi, a causa di tutte queste dichiarazioni, la produzione deciderà di tagliarlo fuori perchè oramai stufa della sua continua opposizione nei confronti di uno show che, nel bene e nel male, gli ha dato tanto? Se fino ad ora non l’ha mai fatto probabilmente è perchè questo gioco ha portato attenzione sul programma, e questo è un dato positivo, ma come sappiamo il gioco non è bello quando viene portato troppo per le lunghe. Quindi Morgan, qualora le sue intenzioni fossero solo un modo per dirigere l’interesse del pubblico sul suo personaggio, farebbe meglio a stare in guardia. Il filo che fino ad ora ha tirato potrebbe spezzarsi.

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