Non più tardi di ieri l’Inps lanciava via agenzie a radio, tv e giornali la ferale notizia: in una anno in Italia le domande di disoccupazione hanno avuto un incremento del 52,2% salendo a quota 984 mila e 286 unità. Più qualcosina, se si contano anche gli accasati dalla Tribù – Missione India, il reality di Canale 5 morto sul nascere. E così, mentre Mediaset e Triangle, la casa di produzione di Silvio Testi in Cuccarini, si rimbalzano la patata bollente scrollandosi le colpe a vicenda (qui la nostra intervista al produttore), è il dramma per i tredici piccoli indiani del cast che hanno affidato al nuovo numero di Tv Sorrisi e Canzoni i loro sfoghi.
E’ il dramma per Emanuele Filiberto di Savoia: pensate, le petit prince ha rinunziato “ad andare a Miss Italia, da Salemme, e a uno spot perché alla Tribù ci credevo“. E’ il dramma per la sempre piacente Federica Moro che sta, dice, “come se mi fosse passato sopra un treno. Credevo a questo reality, per partire avevo rinunciato a una parte nella serie Don Matteo”. E’ “a terra” pure la soubrette Nena Ristic: “Ci sono rimasta malissimo. Avevo puntato molto su questo reality. E adesso che faccio?“; qualsiasi cosa facessi prima, Nena: confidiamo tu possa sopravvivere in qualche maniera.
E’ addirittura “un disastro” per Siria De Fazio – “Sono stata ferma per due mesi, annullato serate e ospitate. Il mio futuro? Frequenterò la scuola di acrobati di Moira Orfei” -, mentre tende al libro Cuore Elenoire Casalegno: “Ho detto no a serate, convention e a un programma che doveva partire su Sky a ottobre: speriamo di recuperarlo. È un bel danno, ho una figlia da mantenere“; ma gli alimenti te li passa Ringo? Deluso anche l’inviato sul posto Paolo Brosio che ha visto venir meno l’occasione per la sua grande rentrée: “Questa per me è una gran bella chance professionale persa. Fare l’inviato dall’India mi affascinava”. Ci sarebbe da chiedersi che ne pensano tutti quelli che fino a una settimana fa avrebbero dovuto lavorare dietro le telecamere dello show, ma vabbè.