Emanuela Aureli
E’ una delle imitatrici più simpatiche e sapide del panorama televisivo italiano. Reduce dal successo di Tale e Quale Show, tornerà sull’ammiraglia Rai sabato 12 gennaio con una puntata speciale sui duetti del programma di Carlo Conti. Parliamo di Emanuela Aureli, volto della storica Buona Domenica targata Maurizio Costanzo e costantemente impegnata sui fronti dell’arte e della comicità sia televisiva che teatrale…
Cara Manuela, si torna sul luogo del ‘delitto’. Cosa vedremo?
Vedrete degli artisti che si supereranno. Lavorando con un’altra persona, ciascuno attinge inevitabilmente dall’altro. Pensate a un Montrucchio che si cimenterà nel ruolo di Al Bano e una Pamela Camassa che interpreterà Romina.
Perché le imitazioni non conoscono crisi?
Semplicemente perché scimmiottare, ricreare un gesto o una voce è bello. Imitare vuol dire rendere visibile quel particolare che tu decidi di mettere in evidenza e la gente vuole ridere di quello che conosce. Per me l’imitatore è avvantaggiato rispetto al comico perchè il pubblico è più attivo, partecipe e, soprattutto, ti riconosce. Quando un comico propone un monologo c’è il rischio che la gente non si riconosca subito in ciò che dice, non avendo la possibilità di toccare con mano quell’ironia.
Nessuna punta di sana competizione con Loretta Goggi?
Un’icona, per me è un’icona! Loretta sta sull’Olimpo e io la guardo dal basso, è un modello da imitare. Non so lei come mi guardi ma credo che ci sia anche un profondo affetto. Per me lei è unica, irripetibile, mi sento molto sua allieva. C’è riconoscenza perché ha sempre speso delle belle parole nei miei confronti e continuo a seguirla e venerarla.
Su quali personaggi nuovi ti stai concentrando ultimamente?
Adesso sto studiando Adele, Madonna, l’ex Ministro Elsa Fornero; poi voglio rispolverare Armstrong e concentrarmi anche un po sul mondo del calcio e dei politici.
Vieni da una palestra forte come la Buona Domenica di Maurizio Costanzo. Se si riproponesse un programma del genere, avrebbe successo?