Coppa Italia
Rai1, ore 21.25: Meraviglie | Ultima puntata
Documentario. Quarto e ultimo appuntamento del viaggio di Alberto Angela attraverso le bellezze del Paese. La partenza sarà da Padova, da uno dei luoghi simbolo della città: Palazzo della Ragione, un gioiello dell’arte e dell’architettura medievale. Poi la Basilica di Sant’Antonio, con le sue cupole in stile bizantino, e la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto e di recente inserita nell’elenco dei siti Unesco. Sempre a Padova, protagonisti alcuni dei luoghi più celebri dell’università, come il Teatro Anatomico a Palazzo Bo e l’orto botanico, realizzato in epoca rinascimentale e ancora importante centro di ricerca. La campionessa di nuoto Novella Calligaris, originaria di Padova, racconterà aspetti nascosti della vita nella sua città, mentre l’attore Mariano Rigillo farà rivivere uno dei più famosi professori dell’Università patavina: Galileo Galilei. Il viaggio proseguirà tra le meraviglie del Miglio d’Oro nel Golfo di Napoli, partendo da Ercolano, a Villa Campolieto, uno degli esempi più rappresentativi delle ville vesuviane edificate in questa zona nel Settecento. Ultima tappa è il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, con alcuni dei reperti più belli legati alla storia della ferrovia italiana. L’attore e regista Lello Arena racconterà alcuni aneddoti su villa Campolieto, mentre l’attore Remo Girone farà rivivere il celebre architetto Luigi Vanvitelli. Dai tesori campani all’Umbria: il percorso comincia nella Cattedrale di Spoleto e dagli stupendi affreschi di Filippo Lippi. La notte spoletina vedrà quindi l’incontro con Uto Ughi, con cui Angela dialogherà sugli incanti senza confini della musica. Il famoso violinista proporrà inoltre le note di Beethoven. Altra tappa sarà Todi con la sua piazza Del Popolo e la perfetta armonia tra palazzi laici e religiosi. Qui, con l’attore Giulio Scarpati, prende vita il suo poeta contestatore, Jacopone, mentre si potrà ammirare, dall’alto, la chiesa di Santa Maria della Consolazione, un meraviglioso fiore di pietra che per la sua perfezione architettonica ha fatto pensare a un intervento del Bramante. Sarà Spello, infine, a rivelare le sue mura romane con la monumentale bellezza della Porta Venere e poi la Cappella Baglioni, affrescata nel 1501 nella chiesa di Santa Maria Maggiore, un capolavoro assoluto del Pinturicchio, il pittore reduce dalla Cappella Sistina che a Spello volle raggiungere una dimensione intima della propria arte.