Soap Opera



13
ottobre

CENTOVETRINE TAGLIA IL NASTRO DELLE 2000 PUNTATE

CENTOVETRINE 2000 PUNTATE

Era l’8 gennaio 2001 quando Canale 5, con una scelta che poteva apparire azzardata e rischiosa, decideva di spostare al mattino la sua prima soap autoprodotta, Vivere, che pur riscuoteva un discreto successo, per lanciare un nuovo prodotto: Centovetrine. Sempre una soap opera, è vero, ma dai sapori e dall’ambientazione molto diversi.

Da quel ramo del lago di Como, tutto locande, lavoro in fabbrica e parrucchiere, il Biscione aveva pensato di cambiare per affiancare al blockbuster straniero, Beautiful, un soap più affine: sempre ambientata in provincia (Torino, in questo caso), ma con maggiore attenzione al glamour ed agli intrighi di potere, con personaggi più in chiaroscuro e meno “casa e Chiesa”.

Il risultato? Dopo quasi nove anni, Centovetrine ha consolidato il suo pubblico e, in un turbinio di nuove entrate e continui uscite di scena e famiglie avvicendatesi continuamente (i Ferri, i Della Rocca ed i Castelli), ha raggiunto un successo davvero notevole:  ”Dall’8 gennaio 2001 a oggi, la soap ha ottenuto una media del 28,18% di share con 4.129.000 spettatori con picchi che hanno raggiunto anche il 36% con 5.208.000. In onda dal lunedì al venerdì su Canale 5 nella fascia pomeridiana (ore 14.10) ha consolidato il suo successo superando in termini di share e di ascolti  la veterana Beautiful. Eccellenti – continua il comunicato stampa - i risultati registrati in questi anni nei target più ricercati dagli inserzionisti pubblicitari. In particolare, la soap ha conquistato una media di quasi il 37% (36,82%) nella fascia di pubblico 25-34 anni e di oltre il 30% nei 35-44 anni“. E, con questi numeri da capogiro, la soap opera italiana di maggiore successo, quest’oggi, martedì 13 ottobre, si appresta a raggiungere quota 2000 puntate.

Dopo il salto, tante anticipazioni su cosa ci aspetterà nelle prossime settimane a partire da una “infuocata” puntata celebrativa e due video che la rete sta iniziando a trasmettere da pochi giorni.




23
agosto

TUTTO QUESTO E’… BEAUTIFUL

Beautiful @ Davide Maggio .it

Neanche il tempo di tornare dalle vacanze che si rinnova, da domani, l’appuntamento quotidiano con le puntate inedite della soap più famosa: Beautiful. Nulla di meglio per quattro e passa milioni di italiani che allietare il pranzo con gli incesti, gli adulteri, gli scandali e l’immoralità dei Forrester

E’ dal lontano 1990 che Beautiful imperversa sui nostri teleschermi, quasi un ventennio in cui la soap è diventata un vero e proprio fenomeno di costume in Italia (negli States The Bold and The Beautiful, titolo originale della soap, è una soap per casalinghe come tante). Capire i motivi di cotanta fama? Lasciate ogni speranza o voi che entrate.  E il perché é presto detto…

Le vicende si svolgono in un microcosmo senza né tempo e né spazio, in una Los Angeles probabilmente post-atomica, visto che i personaggi interagiscono solo tra di loro, come testimoniato dalle circolari relazioni di Brooke che si innamora di padre, figli, fratellastro e genero. Non c’è dimensione temporale: i bambini diventano miracolosamente adulti da un giorno all’altro e gli adulti, al contrario, continuano ad avere sempre la stessa età. Le trame, poi,  sempre ai confini della realtà, sfiorano il grottesco e l’assurdo: Taylor è morta e risorta tre volte, nel corso della soap, per poi diventare madre di uno e amante di un altro figlio di Brooke. Bridget si innamora di Ridge, quello che una volta credeva essere suo padre. Sheela, una pazza psicotica, ogni tanto riappare per rapire o sparare un Forrester. Poche righe (evitiamo di citare tutte le assurdità di Beautiful) bastano a racchiudere l’essenza di questa particolare soap che più che un feuilleton ricorda, per gli intrecci improbabili e le forti tinte, una tragedia greca. Ad onore del vero, però, l’ambientazione oltreoceano rende “accettabili” per noi italiani, con una distorta visione di America libera e libertina, molte delle vicende narrate.


20
luglio

CHI NON MUORE SI RIVEDE: COME USCIRE DAL COMA SIA PIÙ CONVENIENTE NELLE SOAP CHE NELLA VITA REALE

Coma da soap

Se Seneca predicava anni or sono un’arte come imitazione della realtà, l’ideale a cui ammiccano gli sceneggiatori americani si rifà piuttosto agli stereotipi dell’arte cubista: come la pittura abbandona l’imitazione della natura, e la realtà rappresentata diventa una sequenza indefinita di immagini e forme sovrapposte, la soap opera americana si sta sempre più astraendo dai canoni realistici e sobri che dichiara di perseguire (talvolta).

Il British Medical Journal nel 2005 ha condotto un’inchiesta approfondita sul numero di casi di coma che hanno coinvolto personaggi di soap nella finzione per più di 24 ore, dal 1995 al 2005, in 9 soap campione, tra cui Beautiful, Febbre d’amore, Sentieri e General Hospital, la fonte più accreditata (“Epidemiology and prognosis of coma in daytime television dramas”). Con un totale di 73 personaggi in coma in quest’arco temporale e con una media di 8 malcapitati in coma per soap, la ricerca ha in seguito definito l’evoluzione dello stato incosciente, o vegetativo in alcuni casi, sottolineando come le cose procedano diversamente rispetto a quanto non succeda nella vita ordinaria.

In media, il coma dei personaggi da soap dura 13 puntate, ma i dati più interessanti sono altri: l’86% degli attori che per esigenze sceniche finisce in coma si ristabilisce perfettamente, mentre soltanto l’8%, pari a 5 pazienti, non sopravvive. Ma attenzione. In realtà, di questi cinque casi, secondo l’inchiesta, solo 3 personaggi sono stati dichiarati realmente morti dopo il coma: le altre due erano morti inscenate, per far credere allo spettatore che il personaggio fosse morto, e per dargli la possibilità di ritornare dopo un po’ di tempo nella soap (il noto effetto “resurrezione” tanto caro a Beautiful).





9
luglio

LE SOAP SONO SEMPRE PIU’ GAYE. MA GLI ATTORI NON PRESTANO IL… FIANCO!

Otalia

Le soap operas statunitensi stanno morendo (ne discutevamo pochi giorni fa). Ma, nonostante questa lenta agonia, che, in alcuni casi, ha avuto degli esiti mortali (leggasi Sentieri, che ha appena festeggiato le 57 primavere televisive; in totale 72, se contiamo gli esordi alla radio), tutte le produzioni del settore, seppur ancora alle prese con serial killer e improvvisi ritorni dalla tomba, stanno rinverdendo il genere love-story declinandolo in chiave omosex.

In realtà, l’origine di questa che oggi è diventata una dilagante moda risale a quasi trenta anni fa. Già nel 1981, con Dynasty, la saga petrolifera con protagonista la grande Joan Collins, nasceva il primo, popolarissimo, ruolo gay: Steven, figlio del patriarca Blake Carrington. Fiumi di parole e grande impatto su tutta l’opione pubblica, ma il destino fu simile a quello di Luca, il protagonista della canzone di Povia: lo stesso Steven rinnegò la propria originaria natura diventando, col tempo, bisessuale.

Per gli altri, invece, il percorso è inverso: sempre più frequente capita di imbattersi in una coppia gay all’interno della televisione americana. Da tempo, gli Stati Uniti hanno imparato ad amare l’eroina lesbo Bianca Mongomery, figlia di Erika larger than life Kane (interpretata in La Valle dei Pini dalla regina delle attrici di soap, Susan Lucci), nonché a seguire la supercoppia formata da Luke & Noah (Così Gira il Mondo). Ma c’è dell’altro.


29
giugno

DAI DETERSIVI ALL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA: ECCO I VERI MOTIVI DEL DECLINO (PROVVISORIO) DELLA SOAP OPERA NEGLI STATES

Soap Opera DigestIn una soap che si rispetti e che sia degna di questo nome, le trame contorte e spesso avvizzite sono all’ordine del giorno, soprattutto quando sono previste spettacolari uscite di scena degli interpreti principali.

La soap americana “Days of our lives” ha recentemente visto ben quattro coppie di attori estromessi dalla storyline principale; in “The Young and the restless”, meglio nota in Italia come “Febbre d’amore”, attualmente in onda nel mattino di Rete 4, Brad Carlton, interpretato da Don Diamont, è morto annegato in un lago ghiacciato prima di riunirsi con la sua fidanzata, Sharon Newman (l’attrice Sharon Case); la stessa Susan Lucci, popolarissima star americana di “All my children”, conosciuta in Italia come “La valle dei pini”, trasmessa da Canale 5 fino al 1992, ha dovuto dire addio dopo ben 38 anni di carriera al suo personaggio, Erica Kane, accoltellato dalla psicotica Annie.

Il destino di queste e molte altre soap americane è a rischio. Ascolti in calo, eccessive pretese contrattuali e stipendi da capogiro. Il vero colpevole? La crisi americana. Volendo essere più precisi, la crisi dell’industria automobilistica. General Motors, Ford, Chrysler e altri rivenditori locali hanno tappato la fonte di accesso dei finanziamenti alle soap di daytime. Se un tempo, infatti, erano i detersivi e i saponi a pubblicizzare queste produzioni tv dal target tipicamente femminile, ora sono i colossi industriali automobilistici a fare la parte più grossa. Ma se in passato i costi di produzione erano trascurabili, quasi a voler dare l’impressione di un prodotto artigianale confezionato alla meno peggio, oggi la qualità e quindi il budget sono aumentati considerevolmente. Basti pensare che le stesse “Febbre d’amore” e “General Hospital” sono girate in alta definizione.





10
settembre

AGRODOLCE, IL NUOVO ROMANZO POPOLARE DI RAITRE

Agrodolce @ davidemaggio.it

Non chiamatela soap opera ma romanzo popolare, altrimenti si arrabbiano. È con questa premessa che lunedì ha debuttato sul piccolo schermo Agrodolce, la nuova fiction di RaiTre ambientata in Sicilia. Si tratta di un format tutto italiano, voluto fortemente da Giovanni Minoli, qui in veste di responsabile editoriale.

La storia sembra ripetersi. Come avvenne per Un posto al sole, che debuttò nel lontano 1996, anche per Agrodolce troviamo Minoli a metterci lo zampino. Chissà se anche stavolta l’esperimento si trasformerà in un successo.

Certo l’esordio di lunedì non è stato dei migliori (un milione circa di telespettatori e il 5.41% di share) anche e soprattutto a causa di un competitor non trascurabile (la più rodata Tempesta d’amore, in onda su Rete 4) ma la qualità del prodotto è innegabile: bravi attori, belle scenografie, ottime le ambientazioni in esterna e piacevolissime le musiche di Andrea Guerra.


26
ottobre

TEMPESTA D’AMORE: AL VIA LA SECONDA STAGIONE

 

Tempesta D’Amore

 

Questa sera imperdibile appuntamento su Rete 4. La terza rete Mediaset ospiterà infatti la puntata chiave della prima stagione di Tempesta D’Amore. Un preludio del gran finale che i fan del programma rivelazione attendono da più di un anno: Laura che era stata rapita, verrà finalmente liberata e potrà così ricongiungersi al suo grande amore, Alexander.

Perchè ogni favola, si sa, prima o poi, giunge al lieto fine e proprio questo andrà in scena a partire da lunedì 29 ottobre, per concludersi nella prima serata del 30.

I due protagonisti, Laura e Alexander convoleranno finalmente a giuste nozze, non senza dover vivere altri imprevisti che garantiranno l’alta tensione. E così tra continui colpi di scena, i due innamorati partiranno per il viaggio di nozze in mongolfiera per non fare più ritorno nel paradiso bavarese.

Finirà così il primo ciclo di un progetto, partito come telenovela e diventato nel tempo una vera e propria soap opera, simile per l’impostazione al nostro Incantesimo.

Ed infatti già nel corso della puntata successiva che andrà in onda sempre nella stessa serata, vedremo l’attenzione spostarsi completamente ed in maniera definitiva su Miriam e Robert interpretati rispettivamente da Inez Björg David e Lorenzo Patanè.

Su di loro si sono recentemente accesi i riflettori dal momento che i giornali e la tv si sono finalmente accorti delle potenzialità di questo prodotto tedesco, su cui nessuno sembrava credere all’inizio.

Programmi come Sipario del Tg4 e riviste specializzate come Di Più Tv e Tv Sorrisi e Canzoni hanno preso ad occuparsi dei protagonisti della soap opera e di ciò che accadrà nei prossimi mesi.

Anche DM (il titolare tra breve farà ritorno da Milano) non poteva rimanere indifferente a questo fenomeno, come del resto dimostra l’intervista recentemente realizzata a Lorenzo Patanè.


11
ottobre

LE INTERVISTE DI DM : LORENZO PATANE’

Lorenzo Patanè @ Davide Maggio .it

Siamo andati virtualmente sul set di Tempesta d’Amore a Monaco di Baviera per fare qualche domanda al nuovo protagonista della soap tedesca che sta riscuotendo un notevole successo anche nel nostro paese.

Nato a Catania, da anni vive e lavora in Germania dove ha portato con sè tutta la sua italianità.

Felice della sua popolarità acquisita nel suo paese, Lorenzo Patanè ha fatto quattro chiacchiere con DM e ha scelto di prender parte alla TVina Commedia.

Eccolo tutto per Voi in attesa di una sorpresa che ha promesso ai lettori di questo blog nei prossimi giorni.

  • Caro Lorenzo, iniziamo con una domanda a bruciapelo. Cosa ci fa e soprattutto cosa fa in Germania Lorenzo Patanè?

Sono italianissimo ma scelte lavorative dei miei genitori mi hanno portato in Germania, paese in cui lavoro, vivo e cerco di mangiare bene.

  • Proprio a proposito di mangiar bene, sembra che il cibo sia una vera e propria passione.

Si, ritengo la cucina siciliana la migliore del mondo e questa passione ha portato me e mia mamma ad aprire un negozietto di prelibatezze culinarie a Stoccarda in cui vanno letteralmente a ruba i prodotti biologici di Marco Columbro.

  • Nonostante la lontananza, in Italia sei diventato in pochissimo tempo un vero divo grazie a Tempesta d’Amore . Ti saresti aspettato mai un riscontro del genere nel tuo paese?

Mai. Sono molto concentrato nel mio lavoro e molto spesso non mi rendo conto di ciò che accade intorno e della popolarità a cui può portare l’essere il protagonista di un soap opera così amata.

  • In Italia si sta aprendo la storia che ti incoronerà protagonista maschile di Tempesta D’Amore. Come è stato lavorare senza Gregory B. Waldis e Henriette Richter-Röhl (Alexander e Laura Saalfeld) con i quali sei molto amico? Ed è stato difficile raccoglierne il testimone?

Fortunatamente no. Il team e tutto l’ambiente lavorativo sono favolosi e mi hanno aiutato a superare ogni difficoltà.

  • Inutile negare che parte del tuo successo sia dovuto all’aspetto. Piaci molto alle donne ma sei anche un’icona gay. Come vivi quest’ultimo aspetto della tua popolarità?

Come io adoro guardare la gente che mi circonda e mi piace leggere biografie di personaggi che ritengo interessanti, mi fa piacere che la gente sia interessata a me e, perchè no, anche al mio aspetto. Vi assicuro però che se mi vedessero dopo una serata sballata o dopo 13 ore di lavoro magari cambierebbero idea, ne sono sicuro.

  • Nonostante tu viva da molto tempo in Germania non hai perso abitudini tutte italiane. Cos’è rimasto in te dell’Italia e che cosa invece ti ha regalato la Germania?

Di sicuro la gioia di vivere, l’umiltà e la passione per le cose semplici sono qualità tipiche italiane ma la disciplina, la serietà e il sapersi sacrificare per il lavoro sono doti tedesche. Quando ho iniziato a lavorare in Germania mi sono in un certo senso autodisciplinato soprattutto in relazione alla puntualità. Non voglio più sentire certe cose sul conto degli italiani.

  • Prima di entrare nel cast di Tempesta D’amore, hai sostenuto il provino per ottenere la parte di Dino nella soap Rai Sottocasa (ispirata al soap tedesca Marienhof). Visto e considerato lo scarso successo che ha avuto la soap sei contento che sia andata così?

Contentissimo

  • A proposito di progetti italiani, si vociferava di una tua partecipazione a Vivere. Purtroppo la soap è stata chiusa nei giorni scorsi. Possiamo svelare se si trattava di una bufala oppure la tua partecipazione era probabile?

Il tutto è iniziato per scherzo. Poi sembrava che qualcosa potesse realmente concretizzarsi ma è andata a finire così.

  • Altri progetti futuri nel belpaese?

Sarò in Italia dopo la fine delle registrazioni di Tempesta d’Amore e mi aspettano un paio di provini nel nostro paese.

  • In Italia tutti ti acclamano e hai addirittura un fans club a te dedicato. Secondo te a che cosa è dovuto il tuo successo presso il nostro pubblico?

Prendo sul serio il mio lavoro e cerco di trasmettere i valori di una persona difficile e divertente ma allo stesso tempo sempre sincera. Magari sono anche bravo ma la verità è che con il ruolo che interpreto tutti avrebbero potuto fare una buona figura.
E’ come una squadra di fuoriclasse. Se la sai mettere in campo e motivarla, ti saprà dare un sacco di soddisfazioni.

  • Ti sei mai innamorato sul set?

Succede spesso. Le donne con cui lavoro, per il ruolo che devono interpretare, sono “donne dei desideri”. Molto carine, sempre ben truccate e curatissime. Alla fine trascorri più tempo con loro che con la tua donna. Quando torni a casa, però, ti lavi la faccia e ti rendi conto che era una specie di innamoramento surreale dovuto alla confusione tra fiction e realtà. Un’eventuale storia d’amore con una mia partner sul lavoro sarebbe difficile per il lavoro stesso.

  • E la tua vita sentimentale come va? Le tua fans fremono…

Sono single da 5/6 mesi. Il momento più brutto, però, fortunatamente è passato.

  • Rivela il nome di un attore/attrice italiano che stimi profondamente ed uno/una che proprio non sopporti.

In realtà non riesco a rispondere alla seconda parte della domanda perché vivendo in Germania non riesco ad avere una conoscenza così ampia del settore relativamente all’Italia. Posso dirti che mi piace tantissimo Roberto Benigni e che adoro Vincenzo Salemme.
La commedia è infatti la mia passione. Anzi… VINCENZO CHIAMAMI PERCHE’ GLI INCASSI SARANNO INCREDIBILI!

  • Per concludere, Lorenzo Patanè vuole tornare a vivere e lavorare in Italia?

Certo. Lavorativamente non ho problemi a spostarmi. Ritengo di appartenere ad un’Europa unita e i confini non sono un problema. Ma il desiderio di una bella casetta in Sicilia con arancini e cannoli a volontà è forte. Le radici non le puoi mai dimenticare.