Sky



18
marzo

DM LIVE24: 18 MARZO 2011. SOTTILE RINGRAZIA, L’EMISSIONE SBAGLIA, SKY CRIPTA.

Diario della Televisione Italiana del 18 Marzo 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Sottile ringrazia

Salvo Sottile sulla candidatura di Quarto Grado ai Premi TV 2011: “Mi onora e molto la candidatura a questo premio. Ringrazio la giuria e tutti quelli che mi hanno votato. Sono contento soprattutto perché a Quarto grado, nato da poco più di un anno, si sono affezionati milioni di italiani che ci seguono ogni settimana. Io sono il volto di questo programma, ma il merito di questo successo va soprattutto alla straordinaria squadra che lavora dietro questo programma. Tutti indispensabili. Il mio grazie va anche a loro”

  • Beh va beh

Domy-paolaperego ha scritto alle 18:09

Oggi durante la replica della prima parte della fiction “Non smettere di sognare”, è apparso un serpentone che recitava così: “Danza, amicizia, amori, rivalità… Non smettere di sognare, PROSSIMAMENTE su Canale5!”. E se lo dicono loro…

  • Sky cripta




2
marzo

HALLMARK SI ATTEGGIA DA ‘DIVA’ MA LE NOVITA’ SONO BEN POCHE.

Logo di Diva

Cambia il contenitore ma i contenuti restano sostanzialmente immutati: vi abbiamo già parlato di Hallmark, visibile al canale 128 della piattaforma Sky. Il canale “per le donne di oggi con il buon gusto di ieri” (come recitava lo slogan) è oggetto di un restyling  deciso da NBC Universal, per un rinnovamento che – a dire il vero – sembra più formale che reale. Nonostante il comunicato di lancio del network parli infatti di “palinsesto vario e stimolante“, a scorrere i titoli prossimamente in onda sugli schermi di Diva – questo il nuovo nome scelto dalla proprietà – resta in bocca un sapore di già visto.

Così trovano posto nella programmazione di Diva serie come Dallas, Radici, Il commissario Rex, Poirot e Miss Marple, già viste sul “vecchio” Hallmark e se il ruolo della novità più curiosa viene ricoperto dalle repliche di “Una donna alla Casa Bianca” – telefilm trasmesso con scarso successo da Rai1 nell’estate del 2006 – vuol dire che non stanno messi tanto bene.

La verità è che anche la programmazione di Diva risentirà clamorosamente dell’accordo che la Universal ha sottoscritto con Mediaset alla quale viene concessa la programmazione in esclusiva di tutte le serie più recenti e con maggiore appeal. Allo stato attuale sembra difficile che il nuovo canale possa superare quello scarno 0.04% di share fatto registrare da Hallmark nelle 24 ore durante il mese di gennaio 2011.

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26
febbraio

DAHLIA TV CHIUDE I BATTENTI, A CHI ANDRANNO I DIRITTI DEL CALCIO PER IL DTT?

Dahlia TV

Che Dahlia Tv fosse in fin di vita era cosa già nota da tempo, un paio di mesi di trattative per la ricerca di nuovi finanziamenti non sono bastati per rianimare un paziente tenuto in vita artificialmente, privo delle risorse adeguate (leggasi quattrini) per poter quantomeno arrivare alla fine del campionato di calcio, il principale contenuto di quello che – fino a ieri – era il secondo operatore a pagamento sulla piattaforma digitale terrestre.

Il fallimento della pay tv apre un problema di successione: quale piattaforma si accaparrerà i diritti di quelle otto squadre di Serie A che non appartengono a Mediaset Premium e dell’intero campionato di Serie B? La Lega Calcio era ritornata in possesso del pacchetto rimasto vacante ed aveva dato vita ad un’asta alla velocità della luce: le offerte dovevano pervenire entro le 15 di ieri e l’assegnazione sarebbe avvenuta entro le 19.

Tre le proposte d’acquisto pervenute in Lega: Mediaset Premium, Europa 7 HD di Francesco Di Stefano e la “sconosciuta” agenzia Imove avevano mostrato interesse per l’acquisizione dei diritti di trasmissione delle partite (solo quella della Serie A, però, per Imove). L’offerta più conveniente era quella presentata dalla pay tv digitale di Cologno Monzese intenzionata a mettere a disposizione dei suoi abbonati un pacchetto completo, comprendente la totalità dei match disputati ogni sabato e domenica (Mediaset Premium possiede già i diritti delle principali dodici squadre di Serie A). Ma l’assegnazione è stata bloccata dal ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. presentato da Sky al Tribunale di Milano che ha fissato l’udienza per il 4 marzo.





29
dicembre

LEI: IL NUOVO CORSO DEL CANALE 125 DI SKY METTE DA PARTE I TELEFILM E PUNTA SU LORY DEL SANTO E MARIA LATELLA

Missione Seduzione

Raro esempio di canale dal nome totalmente identificativo con il target di riferimento, Lei è quella più “in vista” tra le cinque emittenti satellitari (Jimmy, Caccia e Pesca, DoveTv, Yacht&Sail) che fanno capo a RCS Mediagroup. Nata il 25 gennaio 2009, il primo giugno di quest’anno, Lei ha subito un processo di restyling che ha coinvolto logo, grafica e ovviamente contenuti consentendo altresì un salto di qualità del palinsesto: prima del rinnovamento, infatti, tante (troppe) serie tv in rosa coprivano gran parte delle ore di messa in onda del canale.

La vecchia programmazione ha lasciato il posto ad un nuovo corso caratterizzato dalla massiccia presenza di produzioni originali italiane al 100% (ricordiamo le parole del direttore editoriale Alberto Rossini: “a Lei non rimangono che i telefilm scartati dalle altre reti, meglio allora abbandonarli e puntare sul factual decisamente meno costoso”) che si avvalgono della collaborazione di prestigiose firme del gruppo RCS come Maria Latella o Umberto Brindani.

Tra i programmi più interessanti, segnaliamo Missione: Seduzione in onda il martedì in prime time con la maliziosa – ma al tempo stesso ironica – conduzione dell’ex girovaga dei reality Lory Del Santo, nei panni di una “professoressa di fascino” che ha il compito di insegnare a donne di età compresa tra i 25 e i 55 anni (prive dell’avvenenza dell’ex bigliettaia di Drive In) come conquistare l’uomo dei sogni sfruttando al meglio le frecce che ogni rappresentante del gentil sesso possiede.


22
dicembre

COLPACCIO MEDIASET: ACQUISTATI I DIRITTI PER TRASMETTERE IN ESCLUSIVA ASSOLUTA LA PARTITA PIU’ IMPORTANTE DEI MERCOLEDI’ DI CHAMPIONS.

Uefa Champions League

Come un pugile che, dopo aver subito un colpo violento, barcolla ma si riprende e riesce a sferrare l’attacco all’avversario, possiamo dire che Mediaset ha assestato un bel gancio alla concorrenza (in chiaro e via satellite) sul versante dell’acquisto dei diritti tv per la Champions League. Infatti, dopo aver perso l’asta per l’acquisizione del pacchetto pay, con conseguente depauperamento dell’offerta digitale terrestre, il Biscione si è appena accaparrato un’importantissima esclusiva.

Per la prima volta, infatti, la partita più importante del mercoledì - quella attualmente mandata in onda da Rai2 – verrà trasmessa in esclusiva assoluta da una tv free. La situazione cambia radicalmente rispetto allo status attuale: fino ad oggi il match del mercoledì sera era visibile (oltre che sui canali Rai) anche su Mediaset PremiumSky. Nel triennio 2012-2015, invece, per la prima volta questo tipo di incontri potranno essere trasmessi soltanto da Canale5 (o Italia1, a seconda delle strategie di programmazione e dell’appeal dell’incontro).

Si prospettano dunque grandi ascolti per i canali del gruppo Mediaset: la partita in chiaro ottiene sempre una media di 4,5/5 milioni di spettatori sulla Rai nella fase a gironi (che arrivano a 6,5/7 milioni se si considerano anche gli ascoltatori che guardano l’evento sulle piattaforme a pagamento) per poi aumentare man mano che le squadre italiane arrivano nelle fasi più calde della competizione. La redazione di Sport Mediaset, inoltre, coprirà l’evento con la preparazione dei classici approfondimenti di seconda serata con highlights, interviste e moviole.





10
dicembre

CHAMPIONS LEAGUE: IN ATTESA DEL RICORSO MEDIASET NON SI ARRENDE E SI PREPARA ALL’ASTA CON LA RAI PER I DIRITTI IN CHIARO.

Sandro Piccinini

Trapelano dalle pagine delle Corriere nuove indiscrezioni sull’acquisizione da parte di Sky dei diritti della Uefa Champions League per il periodo 2012-2015: sembra che l’offerta del team di Murdoch abbia superato addirittura i 130 milioni di euro annui per la trasmissione di tutta la competizione in modalità pay. Una cifra davvero considerevole (che suscita le ire degli abbonati appassionati anche di altri sport) se si pensa che, proprio a partire dalla prossima edizione, il numero delle squadre italiane impegnate in Champions diminuirà da quattro (tre sicure più una attraverso in preliminari) a tre (con la formula 2+1).

Come vi avevamo già detto, la UEFA non vede di buon occhio che sia soltanto una pay tv a trasmettere l’evento: diversi sponsor, per una questione di visibilità dei loro marchi, spingerebbero affinchè anche in Italia almeno un match a settimana fosse mandato in onda in chiaro. Ed è proprio in questo contesto che Mediaset potrebbe inserirsi e decidere di tornare a trasmettere la Champions in chiaro dopo sei anni.

Infatti, il governo del calcio Europeo non ha ancora venduto il pacchetto della partita in chiaro del mercoledì sera (quella attualmente trasmessa da Rai2): l’offerta di Rai Sport è stata troppo bassa, solo 17 milioni (10 in meno di quelli sborsati per il triennio 2008-2011) e non sembra che, per motivi di budget, possa essere aumentata. Mediaset potrebbe così cautelarsi, in attesa dell’esito del ricorso all’Antitrust, e acquisire i diritti free con la soddisfazione dell’Uefa – che corre il rischio di non riuscire a piazzare questo pacchetto – e di tutti i calciofili italiani che non hanno ancora deciso di cedere alle avances delle pay tv e che rischierebbero così di rimanere “scoperti”.


9
dicembre

COLPACCIO SKY: CHAMPIONS LEAGUE IN ESCLUSIVA (ANCHE SUL DIGITALE TERRESTRE) FINO AL 2015. MEDIASET PREMIUM, ESCLUSA, PREPARA IL RICORSO.

Uefa Champions League

Naturalmente uno spot del genere non andrà mai in onda perchè toccherebbe vette di puro masochismo ma immaginate la faccia dell’ “uomo Mediaset Premium” (si, stiamo parlando di quello del famoso spot comparativo) che – dopo aver dileggiato “l’uomo pay tv satellitare” per l’assenza sulla piattaforma alla quale è abbonato di Europa League, Mondiale per club e persino del Grande Fratello – riceve dal “dirimpettaio” la notizia del giorno: Sky ha acquistato in esclusiva per 100 milioni di euro annui i diritti televisivi di tutti i match di Champions League per il triennio 2012-2015.

La parola più importante è proprio “esclusiva“: un termine che comprende anche (ed è questo il corollario clamoroso della notizia) i diritti per la trasmissione delle gare in digitale terrestre, con conseguente esclusione di Mediaset Premium dal novero dei soggetti legittimati a mandare in onda la competizione calcistica per club più importante.  E a questo punto la palla passa ai responsabili delle strategie di marketing di Sky, ai quali si palesa una duplice possibilità.

Infatti, da un lato, la pay tv satellitare potrebbe sub-cedere (probabilmente a caro prezzo) al concorrente i diritti delle gare di Champions League per la trasmissione in digitale terrestre, considerando anche il fatto che il team di Murdoch non può trasmettere sulle frequenze digitali fino al 2013 per una decisione dell’Unione Europea datata 2003 correlata alla situazione di monopolio che si era creata (e che perdura tuttora) sul mercato del satellite. In alternativa, Sky potrebbe (come ha già fatto in occasione dei Mondiali di Sud Africa 2010) decidere di trattenere la totalità dell’offerta, con la conseguenza che qualsiasi italiano che abbia voglia di vedere un incontro di Champions dovrà sottoscrivere un abbonamento e munirsi di parabola e decoder.


27
novembre

CHAMPIONS LEAGUE: LA RAI POTREBBE PRESENTARE UN’ OFFERTA (AL RIBASSO) PER I DIRITTI IN CHIARO. UNO SPIRAGLIO CONTRO L’EGEMONIA DELLE PAY TV?

L'ambita Uefa Champions League

Non raggiungerà più gli stratosferici ascolti di qualche anno fa (almeno nelle partite della fase a gironi) ma anche quest’anno i match della UEFA Champions League hanno permesso alla Rai di avere la meglio sulla concorrenza  nella serate del mercoledì. Il merito è anche di un intelligente programmazione, pensata per dirottare i calciofili su Rai2 e catalizzare sull’ammiraglia – dove impazzava il baby talent della Clerici – bambini, anziani e pubblico femminile. Così anche una partita importante ma non di cartello come Inter-Twente del 24 novembre ha ottenuto un ragguardevole 16,35% con quasi 5 milioni di spettatori a vedere le fatiche della squadra di Benitez.

Si è parlato in queste settimane dell’intenzione del Cda della Rai di rinunciare alla presentazione di un’offerta per l’acquisizione dei diritti televisivi in chiaro per il triennio 2012-2014. Per il periodo che si concluderà con l’edizione della Champions 2010/2011, i diritti free sono costati a Viale Mazzini 27,5 milioni di euro annui, ben ripagati anche dal fatto che nella scorsa stagione la finale tra Inter e Bayern Monaco ha raccolto davanti a Rai1 ben 11.509.000 spettatori. La notizia di queste ultime ore è il ripensamento dei vertici della tv pubblica che sembrano aver deciso di partecipare all’asta (da presentare entro martedì 30 novembre) offrendo una cifra più bassa rispetto a quella sborsata finora.

E non è detto che Viale Mazzini non ottenga i diritti risparmiando qualche milioncino: l’ Uefa, che vorrebbe mantenere lo “status quo”, spinge per la conferma della soluzione attuale (italiana, ma adottata anche in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna) con 2/3 dei match riguardanti le squadre “indigene” a pagamento e 1/3 in chiaro. D’altronde, la messa in onda di una partita free contribuisce a dare visibilità agli sponsor del torneo e una connotazione non elitaria al prodotto ma le leggi di settore statuiscono che soltanto la finale – e le semifinali qualora dovessero vedere impegnata una squadra italiana – possano essere viste anche da chi non possiede un decoder satellitare o digitale terrestre.